Obiettivi Circa il 50% delle recessioni gengivali è associato a difetti della superficie radicolare esposta, tipicamente dovuti alla presenza di lesioni cervicali non cariose o NCCL (Non Carious Cervical Lesion). In tali casi, quando la giunzione smalto-cemento non è identificabile a causa della presenza di una NCCL, il trattamento richiede una ricostruzione pre-operatoria dei tessuti duri del dente e l’esecuzione di un CAF con innesto connettivale. L’obiettivo del presente studio è valutare i risultati clinici del trattamento di recessioni singole associate alla presenza di NCCL mediante approccio conservativo-parodontale.
Materiali e metodi Per poter ricostruire correttamente la porzione di smalto coinvolta nella NCCL è stata determinata la posizione originale della CEJ. Il restauro è stato eseguito utilizzando una resina composita nano-riempita e il margine apicale è stato posizionato 1 mm apicale alla posizione della CEJ stimata. La chirurgia muco-gengivale è stata eseguita una settimana dopo il restauro in composito. La tecnica chirurgica adottata consiste in un lembo spostato coronalmente con innesto connettivale. Il disegno del lembo è trapezoidale, con due incisioni orizzontali bisellate di 3 mm per lato, mesiale e distale al difetto, e due incisioni di rilascio verticali. L’elevazione del lembo è a spessore misto in direzione coronoapicale: parziale delle papille chirurgiche, totale dalla base del solco alla linea muco-gengivale e quindi ancora parziale profondo (del periostio) e superficiale (delle fibre muscolari). Le papille anatomiche vengono disepitelizzate per creare il letto vascolare che riceverà le papille chirurgiche. Il posizionamento coronale risulta adeguato quando il margine coronale del lembo rimane senza tensione oltre la CEJ dell’elemento con la recessione. La superficie radicolare esposta con perdita di attacco clinico viene trattata meccanicamente con curette. L’innesto di tessuto connettivo, ottenuto dal palato, è posizionato al limite apicale del restauro in composito e suturato al connettivo presente a livello delle papille. Le incisioni di rilascio vengono eseguite con suture singole in senso apico-coronale e le papille chirurgiche e anatomiche vengono sovrapposte e fissate con suture sospese.
Risultati Lo studio ha incluso 6 pazienti (4 femmine, 2 maschi), che presentavano una recessione singola con presenza di NCCL. Nonostante i limiti dello studio, relati al disegno dello stesso e alla numerosità campionaria, i risultati riguardo la variazione della profondità di recessione e l’ampiezza del tessuto cheratinizzato riportati sono in accordo con quelli presenti in letteratura. Tutti gli elementi trattati hanno raggiunto la copertura radicolare completa (CRC) a 1 anno di follow-up, mostrando un aumento dell’ampiezza del tessuto cheratinizzato. Inoltre, la valutazione degli indici parodontali (PPD, BoP, IP) durante le visite di follow-up ha mostrato assenza di infiammazione gengivale e di placca e valori di profondità di sondaggio fisiologici.
Conclusioni In presenza di recessioni gengivali singole associate a lesioni cervicali non cariose, è importante saper identificare il livello di massima copertura radicolare ottenibile con la tecnica chirurgica per poter prevedere il limite apicale dei restauri in composito. Il trattamento combinato ha permesso il raggiungimento di un ottimo risultato estetico e il ripristino di una corretta anatomia degli elementi trattati. Ulteriori studi clinici randomizzati controllati si rendono necessari al fine di validare e confermare i risultati riportati.
Significato clinico Un approccio combinato che prevede in una prima fase il restauro conservativo e successivamente la chirurgia muco-gengivale permette di trattare efficacemente i casi di recessioni singole associate alla presenza di NCCL.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.07.2019.07
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