01 Ottobre 2021

Il trattamento di una parodontite stadio III grado C tramite chirurgia ossea resettiva

Rubrica SIdP

Fabio Mazzocco

La parodontite è stata recentemente de­finita come una malattia infiammatoria multifattoriale cronica, associata a bio­film dentali disbiotici e caratterizzata dal­la progressiva distruzione dell’apparato di supporto del dente. La perdita di tes­suto osseo alveolare e/o di tessuti molli rappresenta la caratteristica clinica prin­cipale della parodontite.

La diagnosi parodontale con la valutazione dell’eventuale estensione e gravità delle lesioni èdecisiva nella pratica clinica. È infatti dimostrato che la progressione della malattia parodontale non adeguatamente trattata rappresenta la principale causa di perdita dentaria nei soggetti adulti.

La parodontite, comprese le sue forme più lievi, risulta molto diffusa e colpisce circa il 50% degli adulti. L’impatto della parodontite nei pazienti è, inoltre, au­mentato dalla potenziale associazione con diverse malattie sistemiche. Negli ul­timi anni, infatti, numerosi studi hanno ri­portato una relazione fra la parodontite e diverse malattie sistemiche fra cui l’arte­riosclerosi e le sue complicanze, il diabe­te e le nascite di neonati sottopeso.

Lo scopo di questo caso clinico, con fol­low-up di 10 anni, èquello di presentare la stabilità del trattamento parodontale classico che ha consentito al paziente di mantenere tutti gli elementi dentali, alcu­ni dei quali caratterizzati da una severa perdita di attacco.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2021.09




 
 
 
 
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