La parodontite è stata recentemente definita come una malattia infiammatoria multifattoriale cronica, associata a biofilm dentali disbiotici e caratterizzata dalla progressiva distruzione dell’apparato di supporto del dente. La perdita di tessuto osseo alveolare e/o di tessuti molli rappresenta la caratteristica clinica principale della parodontite.
La diagnosi parodontale con la valutazione dell’eventuale estensione e gravità delle lesioni èdecisiva nella pratica clinica. È infatti dimostrato che la progressione della malattia parodontale non adeguatamente trattata rappresenta la principale causa di perdita dentaria nei soggetti adulti.
La parodontite, comprese le sue forme più lievi, risulta molto diffusa e colpisce circa il 50% degli adulti. L’impatto della parodontite nei pazienti è, inoltre, aumentato dalla potenziale associazione con diverse malattie sistemiche. Negli ultimi anni, infatti, numerosi studi hanno riportato una relazione fra la parodontite e diverse malattie sistemiche fra cui l’arteriosclerosi e le sue complicanze, il diabete e le nascite di neonati sottopeso.
Lo scopo di questo caso clinico, con follow-up di 10 anni, èquello di presentare la stabilità del trattamento parodontale classico che ha consentito al paziente di mantenere tutti gli elementi dentali, alcuni dei quali caratterizzati da una severa perdita di attacco.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2021.09
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