Lo prevede un emendamento al Milleproroghe che ripristina le scadenze del triennio formativo ma concede 12 mesi per recuperare i crediti non raccolti. Dal primo gennaio è iniziato il nuovo triennio formativo
Niente anno sabbatico per chi ha raccolto tutti i crediti ECM previsti per il triennio 2020-2022, dal primo gennaio 2023 dovrebbe iniziare il nuovo triennio formativo che terminerà il 31 dicembre 2025 data entro la quale si dovrà raccogliere i 150 cediti formativi previsti, salvo abbuoni e deroghe.
A riportare tutto come prima rispetto a quanto previsto nel Decreto Milleproroghe licenziato dal Governo a fine anno, che aveva prolungato di un anno il triennio formativo trasformandolo in quadriennio (si veda il nostro approfondimento), un emendamento approvato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato. La necessità di ritornare al triennio formativo era stata richiesta anche da FNOMCeO.
L’emendamento riporta la scadenza del triennio formativo al 31 dicembre 2022, ma offrirà a chi non aveva raccolto i crediti ECM necessari, 12 mesi in più per mettersi in pari, raccogliendo però anche i crediti per il nuovo triennio 2023-2025.
Ma non solo, l'emendamento introduce anche una ulteriore proroga che consente di recuperare i crediti formativi mancanti dei trienni precedenti (2014-16 e 2017-19), anche se, per recuperare questi crediti, la Commissione Nazionale ECM dovrà definire le modalità con un provvedimento ad hoc.
La proroga solleva anche i presidenti di Ordine che non “saranno più costretti” a convocare quei medici e odontoiatri (rispettivamente 70% e 30%, stando alle dichiarazioni di presidenti di Ordine dati in questi mesi, ma solo ad aprile si potranno avere i dati definitivi) non in regola con i crediti ECM, per valutare possibili sanzioni.
Nuovo triennio che, salvo retromarce sempre possibili quando si parla di ECM, sarà fondamentalerispettare per non vedersi, dal gennaio 2026, esclusi dalla copertura assicurativa della propria RC professionale (si veda nostro approfondimento).
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