01 Marzo 2021

Odontoiatria e cancro della bocca: dai fattori di rischio alla riabilitazione - Modulo 3: Trattamento chirurgico e non chirurgico

Corso ECM

Federico Biglioli, Andrea Sardella, Marco Cucurullo, Ambra Dionisio, Dimitri Rabbiosi, Luca Tagliabue, Angelo Del Sole, Ciro Franzese, Carla Codecà, Martina Violati, Daris Ferrari

Obiettivi  Questo articolo ha lo scopo di forni­re un aggiornamento rivolto all’o­dontoiatra relativo ai tumori del di­stretto testa-collo. Questo obiettivo verrà raggiunto presentando sia la letteratura medica che l’esperienza di figure sanitarie coinvolte quoti­dianamente nel trattamento di tali pazienti oncologici.

Materiali e metodi  Il materiale presentato costitui­sce un aggiornamento sull’argo­mento, in forma di sintesi fra quanto presente nella letteratura scientifica e l’esperienza di ope­ratori esperti impegnati quotidia­namente nella gestione di pa­zienti oncologici del distretto te­sta-collo.

Risultati  Come già riportato nei precedenti Moduli di questo Corso ECM, le neoplasie del distretto testa-collo in generale e quelle del cavo orale in particolare sono malattie ag­gressive, gravate nel 50% dei ca­si da ricorrenze loco-regionali o metastasi a distanza. Per tali mo­tivi, il loro trattamento richiede la collaborazione fra chirurghi, onco­logi e radioterapisti. Inoltre, vi so­no certamente altre figure che giocano un ruolo cruciale nella gestione complessiva di questi malati.

Nel singolo paziente, la scelta del trattamento ottimale è diventata recentemente più complicata in considerazione delle molteplici possibilità che derivano da avan­zamenti in campo chirurgico, ra­dioterapico e medico: per questo, solo un approccio multidisciplina­re è in realtà in grado di offrire il trattamento giusto nel paziente giusto. Per esempio, è ora ampia­mente noto che il carcinoma del terzo posteriore della lingua che sia HPV-positivo (HPV, Human Pa­pilloma Virus) ha una migliore ri­sposta al trattamento se questo prevede radioterapia e, quindi, una sopravvivenza più favorevole rispetto ai casi HPV-negativi.

La radioterapia (RT) è oramai di­ventata parte integrante dell’ap­proccio multidisciplinare e fre­quentemente accompagna il fon­damento terapeutico ancora oggi rappresentato dalla chirurgia.

L’adozione della radioterapia a in­tensità modulata (Intensity Modu­lated Radiation Therapy, IMRT) ha rivoluzionato l’approccio al cancro orale. L’IMRT ha dimostrato, infat­ti, di aumentare l’accuratezza nel bersaglio rappresentato dei tessu­ti tumorali, riducendo il coinvolgi­mento dei tessuti sani circostanti e quindi la tossicità generale.

Nei casi di neoplasie estese l’ap­proccio chirurgico richiede ampie escissioni seguite da ricostruzioni con lembi loco-regionali o lembi vascolari liberi. È sempre neces­sario, quando anatomicamente possibile, assicurare un margine pari a 1 cm di tessuto clinica­mente sano e, in ogni caso, una valutazione intra-operatoria su sezioni congelate assicura una corretta valutazione del margine libero da malattia. La ricostruzio­ne ottimale prevede un lembo li­bero microvascolare, che offre i migliori risultati ottenibili soprat­tutto relativamente al recupero delle funzioni della fonazione e della deglutizione.

Relativamente alla terapia medi­ca, il cetuximab rappresenta uno dei pochi farmaci autorizzati per le neoplasie testa-collo. Questo far­maco è un anticorpo monoclonale il cui bersaglio è rappresentato dal recettore del fattore di crescita epidermico (Epidermal Growth Factor Receptor, EGFR) la cui effi­cacia, peraltro, quando impiegato come unico trattamento è mode­sta. Altri agenti, come cisplatino o 5-fluorouracile, che interferiscono con i processi di divisione cellula­re, sono spesso usati in combina­zione con il cetuximab.

Conclusioni  La funzione del team multidiscipli­nare nei tumori testa-collo è quella di riunire differenti figure sanitarie il cui scopo comune è migliorare la prognosi e la qualità di vita dei ma­lati. Ci sono molte ricerche cliniche che dimostrano i vantaggi di que­sto approccio. Chirurghi, radiotera­pisti e oncologi devono essere coinvolti, così come anche altre fi­gure (logopedisti, dietologi, psicolo­gi, odontoiatri…) il cui ruolo verrà descritto nel Modulo successivo.

Significato clinico  Solo un approccio multidisciplina­re, con un’attenta valutazione del­lo stadio iniziale di malattia e delle condizioni psico-fisiche del mala­to, è in grado di ottenere i migliori risultati possibili in casi di neopla­sie maligne della bocca e del di­stretto testa-collo.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.03.2021.13




 
 
 
 
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