Obiettivi Questo articolo ha lo scopo di fornire un aggiornamento rivolto all’odontoiatra relativo ai tumori del distretto testa-collo. Questo obiettivo verrà raggiunto presentando sia la letteratura medica che l’esperienza di figure sanitarie coinvolte quotidianamente nel trattamento di tali pazienti oncologici.
Materiali e metodi Il materiale presentato costituisce un aggiornamento sull’argomento, in forma di sintesi fra quanto presente nella letteratura scientifica e l’esperienza di operatori esperti impegnati quotidianamente nella gestione di pazienti oncologici del distretto testa-collo.
Risultati Come già riportato nei precedenti Moduli di questo Corso ECM, le neoplasie del distretto testa-collo in generale e quelle del cavo orale in particolare sono malattie aggressive, gravate nel 50% dei casi da ricorrenze loco-regionali o metastasi a distanza. Per tali motivi, il loro trattamento richiede la collaborazione fra chirurghi, oncologi e radioterapisti. Inoltre, vi sono certamente altre figure che giocano un ruolo cruciale nella gestione complessiva di questi malati.
Nel singolo paziente, la scelta del trattamento ottimale è diventata recentemente più complicata in considerazione delle molteplici possibilità che derivano da avanzamenti in campo chirurgico, radioterapico e medico: per questo, solo un approccio multidisciplinare è in realtà in grado di offrire il trattamento giusto nel paziente giusto. Per esempio, è ora ampiamente noto che il carcinoma del terzo posteriore della lingua che sia HPV-positivo (HPV, Human Papilloma Virus) ha una migliore risposta al trattamento se questo prevede radioterapia e, quindi, una sopravvivenza più favorevole rispetto ai casi HPV-negativi.
La radioterapia (RT) è oramai diventata parte integrante dell’approccio multidisciplinare e frequentemente accompagna il fondamento terapeutico ancora oggi rappresentato dalla chirurgia.
L’adozione della radioterapia a intensità modulata (Intensity Modulated Radiation Therapy, IMRT) ha rivoluzionato l’approccio al cancro orale. L’IMRT ha dimostrato, infatti, di aumentare l’accuratezza nel bersaglio rappresentato dei tessuti tumorali, riducendo il coinvolgimento dei tessuti sani circostanti e quindi la tossicità generale.
Nei casi di neoplasie estese l’approccio chirurgico richiede ampie escissioni seguite da ricostruzioni con lembi loco-regionali o lembi vascolari liberi. È sempre necessario, quando anatomicamente possibile, assicurare un margine pari a 1 cm di tessuto clinicamente sano e, in ogni caso, una valutazione intra-operatoria su sezioni congelate assicura una corretta valutazione del margine libero da malattia. La ricostruzione ottimale prevede un lembo libero microvascolare, che offre i migliori risultati ottenibili soprattutto relativamente al recupero delle funzioni della fonazione e della deglutizione.
Relativamente alla terapia medica, il cetuximab rappresenta uno dei pochi farmaci autorizzati per le neoplasie testa-collo. Questo farmaco è un anticorpo monoclonale il cui bersaglio è rappresentato dal recettore del fattore di crescita epidermico (Epidermal Growth Factor Receptor, EGFR) la cui efficacia, peraltro, quando impiegato come unico trattamento è modesta. Altri agenti, come cisplatino o 5-fluorouracile, che interferiscono con i processi di divisione cellulare, sono spesso usati in combinazione con il cetuximab.
Conclusioni La funzione del team multidisciplinare nei tumori testa-collo è quella di riunire differenti figure sanitarie il cui scopo comune è migliorare la prognosi e la qualità di vita dei malati. Ci sono molte ricerche cliniche che dimostrano i vantaggi di questo approccio. Chirurghi, radioterapisti e oncologi devono essere coinvolti, così come anche altre figure (logopedisti, dietologi, psicologi, odontoiatri…) il cui ruolo verrà descritto nel Modulo successivo.
Significato clinico Solo un approccio multidisciplinare, con un’attenta valutazione dello stadio iniziale di malattia e delle condizioni psico-fisiche del malato, è in grado di ottenere i migliori risultati possibili in casi di neoplasie maligne della bocca e del distretto testa-collo.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.03.2021.13
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