Introduzione La comunicazione di una cattiva notizia è un momento difficile e stressante per tutti i professionisti sanitari inclusi gli odontoiatri. Una comunicazione efficace della cattiva notizia è fondamentale perché favorisce una migliore accettazione e adattamento alla malattia e un decremento dello stress nel paziente. Apprendere delle strategie adatte a comunicare in maniera efficace le cattive notizie è quindi un’importante parte del lavoro clinico. Tuttavia, è rara una preparazione specialistica rispetto alla comunicazione delle cattive notizie.
In letteratura esistono diversi protocolli disponibili a tale scopo. Una strategia versatile, validata e apprendibile è il protocollo S-P-I-K-E-S sviluppato da Buckman. Obiettivo del presente articolo è esemplificare l’applicazione di questo protocollo in ambito odontoiatrico. È necessario prima di tutto sottolineare che la comunicazione delle cattive notizie è un evento complicato da una serie di difficoltà che il clinico incontra tra cui il timore di causare dolore, un’erronea percezione di fallimento, l’imprevedibilità delle reazioni del paziente, l’impossibilità di fornire un piano di trattamento.
Tali difficoltà possono portare a ritardi nella comunicazione o, anche, alla comunicazione di informazioni parziali e fuorvianti. Un altro aspetto importante è la definizione di cattiva notizia, che non è oggettivamente identificabile ma dipende dalle aspettative del paziente. Possono, quindi, essere annoverate come cattive notizie un’ampia gamma di condizioni cliniche e bisogna considerare che le situazioni che i pazienti potrebbero considerare una cattiva notizia in odontoiatria possono differire da quello che l’odontoiatra potrebbe definire come tale.
Materiali e metodi Il protocollo SPIKES prevede 6 fasi per la comunicazione della cattiva notizia: Setting (preparazione del contesto in cui si darà la cattiva notizia); Perception (indagine del grado di consapevolezza del paziente rispetto alla situazione); Invitation (invitare il paziente a esplicitare che cosa vorrebbe sapere rispetto alla diagnosi e alla prognosi); Knowledge (fornire le informazioni utili tenendo conto dei bisogni del paziente); Emotion and empathy (facilitare l’espressione delle emozioni e rispondervi in modo empatico); Summarize e strategize (definire con il paziente una strategia d’azione, riassumendo i punti salienti e verificando la comprensione).
Risultati Il protocollo SPIKES fornisce un insieme di linee guida imprescindibili e flessibili per la comunicazione di cattive notizie adeguate al contesto odontoiatrico. Tali linee guida permettono all’odontoiatra di rispondere ai bisogni del paziente in maniera personalizzata e centrata sulla persona.
Conclusioni La conoscenza del protocollo SPIKES è fondamentale nella pratica clinica odontoiatrica. Tuttavia, oltre alla conoscenza del protocollo è necessaria una formazione continua basata su metodi attivi ed esperienziali per interiorizzare come comunicare efficacemente una cattiva notizia. Inoltre, sono necessari ulteriori studi in ambito odontoiatrico per comprendere il vissuto dell’odontoiatra e approfondire aspetti peculiari del comunicare cattive notizie in tale setting clinico.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2021.13
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