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03 Maggio 2016

La rivoluzione digitale in conservativa. Le impressioni del presidente AIC Stefano Patroni


In programma questo fine settimana a Riva del Garda (TN), il 18° Congresso dell'Accademia Italiana di Conservativa offre interessanti spunti per capire i cambiamenti che "il digitale" sta portando in tutti i settori dell'odontoiatria.

Alla vigilia del Congresso che celebra anche i trent'anni della AIC ne abbiamo parlato con il suo presidente Stefano Patroni (nella foto).

Presidente, quanto le nuove tecnologie stanno influenzando la conservativa?

Possiamo dire senza dubbio che l'attuale odontoiatria conservativa deve moltissimo agli sviluppi merceologici e tecnologici dell'ultimo trentennio. Quando AIC fu fondata trent'anni fa, la conservativa si occupava essenzialmente di cariologia, di prevenzione, del restauro dei denti colpiti da carie con otturazioni in amalgama d'argento nei denti posteriori e in cementi al silicato nei denti anteriori. Intarsi in oro più o meno estesi erano eseguiti solo da alcuni appassionati reduci da corsi all'estero. I primi materiali compositi si affacciavano sul mercato. Da allora la merceologia dei materiali compositi, l'avvento di nuovi materiali ceramici, la realizzazione di resine adesive sempre più performanti ed efficaci hanno consentito a ricercatori e clinici di grande capacità clinica di allargare in modo esponenziale le indicazioni delle metodiche conservative dirette e indirette. Un ulteriore passo in avanti stiamo attendendo dal mondo digitale del CAD-CAM che con grande decisione sta entrando nella pratica clinica quotidiana affiancandosi alle metodiche analogiche convenzionali.
Certo si deve comunque considerare che la tecnologia necessita e necessiterà, per ottenere risultati altrettanto eccellenti, sempre e comunque di una grande professionalità da parte dell'operatore che dirige e domina con un gesto della mano, in virtù della propria preparazione e competenza, quanto l'evoluzione tecnologica ci mette a disposizione.

Conservativa oggi è sempre più sinonimo di estetica. Un fattore positivo oppure il rischio è perdere di vista l'obbiettivo reale: la cura.

La possibilità di restaurare in modo invisibile e duraturo i denti anteriori ha creato le basi per la diffusione dell'odontoiatria estetica, un tempo affidata solo a restauri in ceramica che richiedevano grande abilità clinica e tecnica, invasive preparazioni dei denti, tempi e costi molto elevati. A fianco quindi della terapia conservativa dei denti lesi da carie o da trauma, si è sviluppata una branca dell'odontoiatria restaurativa dedicata alla correzione di difetti estetici di forma, colore o dimensione dei denti, capace, in combinazione con ortodonzia minore e chirurgia plastica muco-gengivale, di ottenere risultati eccellenti e stabili con minime preparazioni dei denti interessati. Queste metodiche hanno avuto molto successo nel pubblico dei pazienti, che per i loro problemi estetici dentali ricercano sempre di più soluzioni mininvasive che conservino aspetto sano e naturale dei loro denti.
In ultima analisi non è più attuale l'antagonismo tra il termine "terapia" e l'aggettivo "bello".
Se un tempo infatti l'estetica del dentista, grigia (amalgama) o gialla (oro) che fosse, non soddisfaceva appieno le aspettative del paziente e la corretta odontoiatria lasciava una traccia visibile del nostro operato se eseguito correttamente oggi tutto è mutato in modo drastico.
Grazie all'evoluzione delle tecniche e dei materiali infatti il "clinicamente corretto" non può più prescindere dall'"esteticamente ottimale"; oggi a differenza del passato il termine "bello" va a braccetto con il termine "funzionale" come in definitiva da sempre quanto creato dalla Natura ha rappresentato per tutti di continuo un paradigma di riferimento.

Prep for less è il titolo del vostro Congresso: è uno slogan con molti significati, me ne racconta alcuni?

Questa domanda mi consente di dare un seguito a quanto sopra ho affermato: il perfezionamento attuale dei materiali e delle tecnologie permette oggi di eseguire la terapia conservativa asportando dal dente solo il tessuto cariato e sostituendolo con materiali estetici, adesivi e resistenti: alcune mancanze di tessuto dentale per erosione o abrasione possono essere riparate solamente incollando al dente la parte persa senza bisogno di preparare il dente con strumentazione invasiva. Less prep nel primo caso, addirittura no prep nel secondo.
Da qui il titolo del nostro Congresso che sinteticamente ci ricorda quale sia l'orientamento attuale in odontoiatria Restaurativa; aggiungere senza ulteriore sacrificio di tessuto sano sinonimo di maggiore resistenza dei tessuti duri residui e, in ultima analisi, di migliore prognosi a medio e lungo termine.
La preparazione in svendita, in saldo perché questo significa restaurativa moderna e aggiornata nell'anno 2016, l'anno in cui AIC festeggia i propri primi 30 anni.

Nel Congresso si spazia tra varie specialità: me ne darebbe un piccolo sunto?

La conservativa odierna che le ho descritto tende sempre più a occuparsi della salute e dell'aspetto generale dell'intera bocca: da sempre AIC si è posta la missione della prevenzione, che passa dalla consapevolezza alla cura quotidiana dell'igiene orale, alla diagnosi precoce e alla terapia delle lesioni iniziali. Non a caso il primo corso di aggiornamento aperto al pubblico da AIC aveva come tema il rapporto tra denti e tessuto gengivale e osseo di sostegno. Il prossimo corso di aggiornamento che avrà luogo in ottobre a Bologna, riguarderà i rapporti tra conservativa e ortodonzia. Con la Protesi dentale i rapporti sono così stretti da creare inevitabili sovrapposizioni: il conservatore ricostruisce sempre di più, il protesista usa sempre più spesso metodiche adesive provenienti dalla conservativa. Ottimi rapporti e considerazione nei nostri convegni hanno anche le figure professionali degli igienisti dentali e degli odontotecnici.

Riva e AIC sono un binomio indissolubile: quali le prospettive future di questa società?

Riva del Garda è stata la sede del nostro primo Congresso ed è sempre stata una sede gradita soprattutto al pubblico giovane dei partecipanti per la bellezza della località e della sede, i costi contenuti, lo spirito sportivo che anima tutta la zona. Purtroppo la difficoltà dei collegamenti non rende più Riva in grado di ospitare un Congresso internazionale che richieda vicinanza ad aeroporti, stazioni ferroviarie e autostrade, per cui penso saremo costretti nel prossimo futuro a riservare Riva solo al nostro Congresso Nazionale.
Voglio infatti ricordare che ad AIC è stata affidata l'organizzazione , nel 2017, di Conseuro, l'evento continentale di maggiore rilevanza in tema di odontoiatria, conservativa e restaurativa.
Tale evento, per le necessità logistiche appena elencate, avrà luogo a Bologna nel Maggio 2017.

Esistono delle sezioni del congresso con molte implicazioni cliniche: che ruolo riveste la conservativa nella pratica di tutti i giorni?

Non desidero ripetermi, mi sembra di aver illustrato a sufficienza l'ampio ruolo clinico della Conservativa, anche aumentato dalle allargate possibilità oggi offerte da tutta una serie di nuovi materiali, di tecnologie, di collaudate applicazioni cliniche. La Conservativa era definita dai nostri padri il "pane quotidiano del dentista"e lo è tuttora: quanti colleghi hanno potuto superare le recenti avversità economiche grazie alla Conservativa, e d'altra parte quanti pazienti hanno potuto, grazie alla Conservativa, spostare a tempi migliori soluzioni ricostruttive più impegnative senza perdere denti preziosi . Molto importante riteniamo anche il nostro ruolo, condiviso con i parodontologi, di contribuire alla salute generale della bocca e in ultima analisi quindi anche alla salute e al benessere delle persone che a noi si affidano.

Nor.Mac.

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