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14 Gennaio 2021

Qualifica di Igienista dentale conseguita in Spagna

Il Ministero della Salute rivaluta la misura compensativa, così come richiesto dal TAR del Lazio. Le indicazioni della Commissione Albo Nazionale degli Igienisti Dentali


Il 26 ottobre scorso Odontoiatria33 aveva pubblicato la notizia della sentenza del TAR del Lazio che obbligava il Ministero della Salute a pronunciarsi nuovamente sull’istanza di riconoscimento relativa ad un titolo di igienista dentale conseguito in Spagna, che non è una laurea, perché la misura compensativa era stata giudicata “sproporzionata”, rilevando la violazione del principio di proporzionalità. 

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) ha pronunciato la sentenza n. 10360/2020, pubblicata il 12 ottobre 2020, sul ricorso, annullando, previa sospensione della sua efficacia del decreto ministeriale n. 0005546-P del 31.1.2020, con il quale il Ministero della Salute, ai sensi del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206 e s.m. ha subordinato il riconoscimento della qualifica di Igienista dentale in base al titolo di “Técnico Superior en Higiene Bucodental” conseguito dal ricorrente in Spagna presso la Scuola “ILERNA Centro Integral de Formaciòn Profesional” di Lleida nel 2019, all’espletamento di una misura compensativa, consistente, a sua scelta, in una prova attitudinale o in un tirocinio di adattamento di 30 mesi con formazione complementare, ivi compreso, in particolare, il parere della Conferenza dei Servizi, di cui all’articolo 16, comma 3, del d.lgs. n. 206 del 2007, emesso nella seduta del 14 novembre 2019. 

Dalla sentenza si legge: “Il Collegio, nel sindacare l’esercizio dell’azione amministrativa, rileva nel caso di specie la violazione del principio di proporzionalità. In particolare, il test sulla proporzionalità richiede una valutazione sui tre elementi che lo caratterizzano: trattasi della idoneità, necessarietà e proporzionalità in senso stretto” Il TAR-Lazio peraltro, nella fattispecie esaminata affermava che l’annullamento del gravato decreto non consuma il potere discrezionale del resistente Ministero di subordinare nuovamente il richiesto riconoscimento a misure compensative, alla luce però, di quanto sopra emerso in relazione al complessivo iter di studi del ricorrente, con idonea giustificazione delle scelte adottate. 

Quindi, il Ministero della Salute, durante la riunione della Conferenza dei Servizi del 15 dicembre scorso, ha riesaminato la pratica di riconoscimento del titolo in oggetto. Per effettuare la valutazione proporzionale richiesta dal TAR Lazio è stato necessario in primo luogo descrivere i due modelli formativi – italiano e spagnolo – utili, nei rispettivi ordinamenti, ad acquisire la qualifica di Igienista dentale su cui si effettua la proporzione al fine di motivare le eventuali misure compensative da assegnare nel caso esaminato e in tutti i casi analoghi ex art. 22 d.lgs. 206/2007 e s.m., tenendo presente che la proporzione deve essere effettuata tra la formazione spagnola e quella italiana.


Formazione prevista in Italia per acquisire la qualifica di Igienista dentale 

Il Corso di Laurea in Igiene Dentale area medica si propone di formare laureati con una elevata competenza scientifica e tecnologica dei processi gestionali, formativi e di ricerca, con obiettivi specifici ben precisi, facendo riferimento alla normativa che regola i Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie. 

Nei regolamenti didattici dei corsi di laurea in Igiene Dentale sono previste le specifiche per i CFU (credito formativo universitario) che ogni studente acquisisce durante la sua carriera di studi, per la tesi e le attività di tirocinio professionalizzante. Al pari di tutti i corsi afferenti alle lauree sanitarie la formazione a distanza è vietata nel nostro ordinamento ex decreto Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 17/04/2003. Tener conto di tale formazione impartita all’estero porrebbe in posizione discriminante i laureati in Italia per cui tale formazione è vietata. 


Formazione prevista nel Regno di Spagna per acquisire la qualifica di Técnico Superior en Higiene Bucodental 

Il corso di formazione spagnolo evidenzia una struttura non universitaria, organizzato in un arco temporale di due anni durante i quali i moduli sono suddivisi in quattro semestri di cui i primi due semestri prevedono 4 moduli e gli ultimi due semestri tre moduli. Dalla valutazione dei 14 moduli analizzati secondo i loro contenuti fondamentali e i loro orientamenti pedagogici si è evidenziata la completa assenza della maggior parte delle discipline di base, professionalizzanti e caratterizzanti indispensabili per la formazione della figura professionale dell’igienista dentale, come regolamentato nell’ordinamento italiano.

Si è evidenziato ulteriormente che: 

1  in base a quanto stabilito nel Processo di Bologna l’"European Credit System" è la base comune per misurare il lavoro necessario per ottenere i gradi accademici di primo o di secondo ciclo, in realtà si evidenzia una difformità tra valore dei crediti ECTS conseguiti in ogni materia e impegno orario previsto per gli stessi; 



2  alcune discipline soddisfano parzialmente gli obiettivi formativi delle discipline di base, caratterizzanti e professionalizzanti utili per l’acquisizione delle capacità e delle competenze proprie della formazione dell’igienista dentale, altre invece non sono attinenti con la figura dell’Igienista dentale; 



3  non esiste nessuna attività di tirocinio valida al soddisfacimento dei requisiti minimi degli standard di tirocinio previsti dagli ordinamenti e regolamenti didattici dei Corsi di Laurea in Igiene Dentale delle sedi italiane. 



Valutazione comparativa per eventuale assegnazione misure compensative 

La valutazione comparativa al fine di attribuire misure comparative si effettua in base al disposto dell’art. 22 d.lgs. 206/2007 e s.m.- Misure compensativa – ed in particolare a quanto stabilito dal comma 1 lettere b) e c). È stata eseguita una valutazione comparativa tra la documentazione relativa al Titolo di studio “Técnica Superior en Higiene Bucodental” conseguito in Spagna rispetto a quanto sopra descritto e previsto negli ordinamenti e regolamenti didattici dei Corsi di Laurea in Igiene Dentale delle Università Italiane. Oggetto dell’analisi sono stati i contenuti fondamentali e gli orientamenti pedagogici delle materie del corso di formazione spagnola e quanto invece previsto nella programmazione tipo di un Corso di Laurea in Igiene Dentale di una Università Italiana. Rispetto alla preparazione prevista dai programmi delle attività di base, caratterizzanti e professionalizzanti si è evidenziato dall’analisi degli obiettivi formativi una carenza nelle discipline elencate in una tabella formulata secondo la sequenza dei tre anni di durata prevista per il corso di laurea in Igiene Dentale nelle sedi italiane. 

Sono risultate carenti le seguenti discipline: Biochimica e biologia, Istologia e anatomia, Fisica e statistica, Microbiologia e igiene, Principi di prevenzione delle malattie odontostomatologiche, Abilità informatiche, Lingua inglese, Sociologia della salute e storia della medicina, Odontoiatria di comunità e conservativa, Parodontologia implantologia e scienze e tecniche mediche applicate, Scienze interdisciplinari cliniche, Odontoiatria infantile e ortodonzia, Medicina legale e chirurgia odontostomatologica, Riabilitazione orale e scienze e tecniche applicate, Tirocinio professionalizzante I°, II° e III° anno. 


Nuova misura compensativa 

Alla luce di quanto sopraè stata stabilita una misura compensativa consistente in una prova attitudinale nelle discipline carenti oppure un tirocinio di adattamento della durata di 27 mesi con formazione complementare negli stessi ambiti disciplinari. Attualmente diversi connazionali decidono di conseguire il titolo di Igienista dentale in Spagna, riconoscibile in Italia, ma la quasi totalità dei richiedenti il riconoscimento presso il Ministero della Salute non presenta attività lavorativa nel Paese di origine del titolo.

Tale attività lavorativa sarebbe potuta essere valutata per assegnare una misura compensativa meno corposa, ma ciò evidenzia anche un probabile utilizzo improprio della direttiva 2005/36/CE, che ha l’unico fine di far circolare professionisti in ambito europeo e non può essere utilizzata per aggirare i sistemi formativi nazionali. 

A cura di: Commissione Albo Nazionale degli Igienisti Dentali  

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