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29 Ottobre 2025

Bonus mamme 2025: il via libera di INPS anche per le lavoratici autonome

L'Istituto ha pubblicato una Circolare in cui definisce i requisiti e le modalità per l'integrazione al reddito. Possono richiederlo, entro l’8 dicembre, sia le dipendenti che le autonome, ecco come fare


dentista allatta

Si chiude il cerchio sul bonus mamme 2025. L'INPS, con la Circolare numero 139 del 28 ottobre 2025, ha pubblicato le istruzioni operative, i requisiti e le scadenze per accedere all'integrazione al reddito da 40 euro mensili, introdotta dal decreto-legge n. 95/2025.  

I requisiti e le categorie incluse ed escluse

La misura, che ha carattere temporaneo in attesa dell'esonero contributivo parziale posticipato al 2026, non è automatica e richiede una specifica domanda telematica.Il primo filtro è di natura economica: il bonus è riservato alle lavoratrici che nel 2025 non superino un reddito da lavoro di 40.000 euro su base annua.

La platea professionale è ampia: sono incluse tutte le lavoratrici dipendenti (pubbliche e private, inclusi contratti intermittenti e in somministrazione), ma sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.

Quindi ASO e personale di segreteria rientrano.Il bonus si estende anche alle lavoratrici autonome, purché iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, incluse le casse professionali e la Gestione Separata INPS. Quindi odontoiatre libero professioniste iscritte ad ENPAM e igieniste dentali iscritte alla gestione separata INPS.

La discriminante: 2 o 3 figli

La discriminante per accedere al bonus resta il numero di figli, che definisce la durata del beneficio:

  • Madri con due figli: Il bonus spetta fino al mese in cui il figlio più piccolo compie il decimo anno di età. Il diritto è riconosciuto a prescindere dal tipo di contratto (determinato o indeterminato).
  • Madri con tre o più figli: Il periodo di accesso è più lungo, estendendosi fino al mese in cui il figlio più piccolo compie il diciottesimo anno di età.

Per le madri con tre o più figli, il bonus non è riconosciuto se sono titolari di un contratto a tempo indeterminato. Questo perché, come chiarisce l'INPS, tali lavoratrici beneficiano già dell'esonero totale dei contributi IVS (Legge di Bilancio 2024), una misura ritenuta più vantaggiosa.

Importo, erogazione e vantaggi fiscali

L'importo è fisso: 40 euro mensili per ogni mese (o frazione) in cui è vigente il rapporto di lavoro o l'attività autonoma nel 2025, per un tetto massimo annuo di 480 euro.L'erogazione avverrà in un'unica soluzione. L'INPS liquiderà l'intera somma spettante nel mese di dicembre 2025.

 Serve presentare la domanda

Per ottenere il bonus si deve presentare una domanda entro il 9 dicembre (entro 40 giorni dalla data di pubblicazione della circolare avvenuta il 28 ottobre). Per le lavoratrici che dovessero maturare i requisiti solo successivamente a tale data, ad esempio per la nascita del secondo figlio a novembre, la finestra per l'invio resta aperta fino al 31 gennaio 2026.

La domanda può essere inoltrata tramite:

  • Istituti di Patronato.
  • Contact Center Multicanale INPS (numeri 803.164 o 06 164.164).
  • Sito istituzionale INPS, accedendo con la propria identità digitale (SPID livello 2, CIE 3.0 o CNS).

La procedura richiede l'autodichiarazione dei requisiti, inclusi i dati anagrafici dei figli, la condizione lavorativa, il rispetto del tetto di reddito e, nel caso di tre o più figli, l'assenza di un contratto a tempo indeterminato. 

A questo link le indicazioni dell'INPS.


Nota: immagine generata con IA


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