Positivo il giudizio sulle possibilità ed i vantaggi ma permango i timori per la tutela della privacy e sulla riduzione del “contatto” umano con il medico
MioDottore, la piattaforma di riferimento in Italia e a livello mondiale per la prenotazione online di visite mediche, parte del gruppo Docplanner, presenta i risultati dell’indagine svolta su un campione di 1.000 pazienti per comprendere la percezione sull’uso dell’Intelligenza Artificiale in ambito sanitario, realizzato in collaborazione con la società di ricerca Datanalysis.
Un’adozione crescente degli strumenti digitali
L’uso della tecnologia nella gestione della salute è una realtà consolidata per molti pazienti intervistati. Il 79% del campione dichiara di aver utilizzato strumenti digitali come app per prenotare visite, servizi di teleconsulto o dispositivi di monitoraggio. Tuttavia, emergono alcune differenze territoriali. Nel Nord Ovest la percentuale è dell’82%, mentre scende al 75% nel Sud e nelle Isole. Anche i servizi basati sull’Intelligenza Artificiale stanno entrando sempre più nella quotidianità. Infatti, il 67% del campione afferma di aver già interagito con assistenti virtuali, chatbot medici o app per il monitoraggio della salute. Anche in questo caso, si nota una lieve disparità geografica, con un picco del 70% nel Nord Ovest con un ridimensionamento al 61% nel Sud e nelle Isole. Questi dati suggeriscono un interesse crescente per la digitalizzazione della sanità se pur con un divario nell’accesso a tali strumenti.
Un interesse in crescita per l’Intelligenza Artificiale
L’adozione degli strumenti digitali in sanità è sempre più diffusa, ma la conoscenza dell’Intelligenza Artificiale in questo ambito deve fare ancora un passo avanti. Solo il 5% dei pazienti si considera molto informato sull’argomento, mentre il 61% dichiara di avere una conoscenza ancora superficiale. Un paziente su tre non ne sa nulla, con una maggiore incidenza (39%) nelle regioni del Sud e delle Isole. Tuttavia, questo non si traduce in diffidenza: il dato suggerisce piuttosto un ampio margine di crescita nella familiarità con queste tecnologie.Anche la percezione dell’IA come supporto al medico riflette questa apertura: il 76% dei pazienti mostra un atteggiamento pressoché neutrale, un chiaro segnale che, pur non avendo ancora una conoscenza approfondita, non vi è una chiusura preconcetta. Il 13% si sente già a proprio agio all’idea che il proprio medico faccia ricorso a questo tipo di tecnologia, mentre solo l’11% si dimostra diffidente. Questi dati indicano che la strada della comprensione è ancora lunga, ma il contesto è favorevole: con una maggiore informazione e sensibilizzazione, sempre più pazienti potrebbero apprezzare i benefici che l’Intelligenza Artificiale può offrire alla sanità.
L’esperienza dei pazienti con l’IA in sanità
Tra i pazienti che hanno già sperimentato strumenti basati su Intelligenza Artificiale in ambito sanitario, le opinioni sono in larga parte favorevoli. Il 25% degli utenti ha espresso un giudizio molto positivo, mentre un ulteriore 33% descrive l’esperienza come buona, segno di un impatto percepito già oggi come significativo. Il 21% ha valutato l’esperienza come apprezzabile, e il 14% come discreta, a conferma di una crescente apertura e di un atteggiamento generalmente costruttivo nei confronti di queste tecnologie. Solo una piccola parte (7%) ha avuto un’esperienza molto negativa. Questi dati mostrano chiaramente come l’Intelligenza Artificiale sia già in grado di offrire esperienze soddisfacenti alla maggioranza dei pazienti, e come la sua accettazione sia fortemente legata alla qualità dell’interazione e all’efficacia percepita degli strumenti digitali adottati.
Il futuro dell’IA in sanità secondo i pazienti
L’Intelligenza Artificiale è destinata a ricoprire un ruolo sempre più centrale nella sanità dei prossimi anni. Già oggi, una parte significativa dei pazienti guarda con fiducia al suo potenziale: il 21% degli intervistati è convinto che la tecnologia migliorerà sicuramente la precisione diagnostica, mentre il 33% prevede un impatto positivo. Una parte del campione, pari al 26%, non ha ancora una posizione definita, mentre il 20% si mostra più scettico o contrario all’idea.
Le aspettative dei pazienti si concentrano soprattutto su ambiti pratici e immediatamente percepibili: il 22% indica come prioritaria la semplificazione dei processi di prenotazione e refertazione, seguita da una maggiore precisione diagnostica (21%) e dalla possibilità di personalizzare i trattamenti (20%). Più contenute, invece, le attese rispetto al miglioramento della qualità dell’assistenza (12%) o alla riduzione degli errori umani e all’aumento dell’aderenza terapeutica (3%). Questi dati suggeriscono che, al momento, l’Intelligenza Artificiale è apprezzata soprattutto per il suo contributo organizzativo, ma mostra già un potenziale promettente anche in ambito clinico.
Nonostante alcune incertezze, l’interesse verso l’adozione di strumenti digitali avanzati è elevato. Il 79% dei pazienti vorrebbe accedere ad assistenti virtuali o applicazioni personalizzate per monitorare la propria salute, a condizione che siano facili da usare (55%) o altamente efficaci (24%). Solo il 21% preferisce mantenere esclusivamente il rapporto diretto con il medico, senza il supporto della tecnologia.
L’indagine evidenzia un contesto favorevole all’innovazione: l’Intelligenza Artificiale e le soluzioni digitali stanno già entrando nel percorso di cura e vengono percepite come strumenti in grado di migliorare l’efficienza e la personalizzazione della sanità. La maggior parte dei pazienti ha già avuto esperienze dirette con queste tecnologie e ne riconosce il valore, soprattutto sul piano gestionale.
Permangono, tuttavia, alcune perplessità legate all’affidabilità, alla tutela della privacy e al timore di una riduzione del contatto umano.Perché l’IA sia vissuta come un valore aggiunto reale, sarà fondamentale investire in informazione, formazione e strumenti semplici e accessibili, costruendo un equilibrio tra innovazione tecnologica e relazione umana nella cura. L’Intelligenza Artificiale rappresenta una grande opportunità per una sanità più moderna, efficiente e centrata sul paziente. Il suo successo dipenderà dalla capacità di integrarla con sensibilità nel percorso di cura, senza perdere di vista il ruolo centrale del medico.
Nota: immagine creata con IA
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
approfondimenti 24 Settembre 2025
Una ricerca scientifica suggerisce che la cheratina potrebbe essere la chiave per rigenerare lo smalto dei denti danneggiato
approfondimenti 24 Settembre 2025
La dott.ssa Maria Lorena Trecate indica i punti principali da considerare e formalizzare in particolare in tema di fatturazione e contratto di collaborazione
approfondimenti 22 Settembre 2025
Il SUSO a odontoiatri ed ortodontisti: informate sui rischi. Nessun beneficio anti stress, ma potenziali danni a denti e masticazione
approfondimenti 19 Settembre 2025
L’ADA interviene per fare chiarezza spiegando ai pazienti che è la tecnica di spazzolamento a rendere efficace l’igiene orale domiciliare e che troppo dentifricio può provocare effetti opposti
approfondimenti 17 Settembre 2025
Studente in odontoiatria, Katia Buchicchio ha mostrato la normalità del suo sorriso con l’apparecchio. Chiarello (SUSO): ha sdoganato l’ortodonzia come strumento di cura e di bellezza...
Interviste 26 Settembre 2025
A colloquio con il dott. Roberto Molinari per capire i vantaggi clinici di un approccio digitale, la pianificazione digitale e le eventuali criticità
Cronaca 26 Settembre 2025
L’OMCeO di Torino invia una nota congiunta per fare chiarezza sulla prescrizione degli antibiotici indicata dall’odontoiatra sul ricettario del SSN
Cronaca 26 Settembre 2025
Iniziativa della CAO di Napoli e Fondazione “In nome della vita ONLUS”. Già più di 100 gli studi medici che hanno aderito, ecco come fare
Cronaca 26 Settembre 2025
Recepite le osservazioni CAO su StP. Senna (CAO): “Bene l’apertura del Parlamento, fiduciosi in una soluzione che preservi l’autonomia della professione odontoiatrica” ...
Aziende 25 Settembre 2025
La nuova alleanza per un’igiene dentale più smart. Ecco perché Trealosio cambia le regole del gioco, lo conferma chi lo utilizza
Cronaca 25 Settembre 2025
Dura nota dell’Associazione dei dentisti Usa: sosteniamo la scienza e non condividiamo le affermazioni del presidente Trump
Di... Sera 25 Settembre 2025
Nei giorni scorsi, Facebook mi propone un post del prof. Matteo Bassetti, professore di Malattie Infettive e noto divulgatore medico-scientifico: “Un nuovo, pionieristico studio...
O33Normative 25 Settembre 2025
Queste le indicazioni elencate dal Comandante del NAS di Alessandria durante la 5° Giornata Odontoiatrica Astigiana
Cronaca 24 Settembre 2025
Alla Camera dei Deputati la presentazione ufficiale dell’AMR. Prof. Guida: lavoreremo per promuovere e sviluppare la ricerca scientifica, la formazione e la diffusione delle...
Cronaca 24 Settembre 2025
Al suo posto una paninoteca. Il network ha accompagnato la transizione dei pazienti garantendo la cura in altri studi del gruppo
Approfondimenti 24 Settembre 2025
Una ricerca scientifica suggerisce che la cheratina potrebbe essere la chiave per rigenerare lo smalto dei denti danneggiato
Approfondimenti 24 Settembre 2025
La dott.ssa Maria Lorena Trecate indica i punti principali da considerare e formalizzare in particolare in tema di fatturazione e contratto di collaborazione
Aziende 23 Settembre 2025
On air la campagna di comunicazione della nuova linea white now 3 in 1 che punta a valorizzare la forza del sorriso autentico, vero e proprio strumento di comunicazione...
Normative 23 Settembre 2025
Sono obbligate tutte le società che operano come studio odontoiatrico che hanno un direttore sanitario odontoiatra, poliambulatori compresi