Poco più della metà della popolazione europea (55%) ha dichiarato che nel 2017 le spese mediche sostenute non sono state un peso dal punto di vista economico.
I dati arrivano dalla ricerca annuale di Eurostat dalla quale emerge, invece, che per il 34% della popolazione europea sono state in qualche modo onerose, mentre l'11% le ha percepite come un grosso dispendio a carico del budget familiare.
Cipro è il Paese in cui il maggior numero di persone (39%) ha dichiarato che il costo delle cure rappresenta un probelma. A seguire la Bulgaria (32%), l'Italia (29%) e la Lettonia (28%).
La percentuale più alta di persone che invece ha dichiarato che i costi della sanità non hanno pesato sul budget familiare è stata registrata in Danimarca, Slovenia e Svezia (tutte all'86%), Estonia (85%) e Francia (84%). Secondo i dati Eurostat, a sentire maggiormente il peso della spesa medica sono le famiglie di due persone in cui almeno una ha 65 anni o più (13%).
Rappresenta un esborso di un certo rilievo per i single (12%), le famiglie con figli indipendenti (12%), famiglie composte da due persone e quelle con figli piccoli (10%).
Italiani ancora più in difficoltà per le cure odontoiatriche
Se quasi la metà della popolazione europea (48%) ha indicato particolari problemi nel sostenere le cure odontoiatriche, ad indicarle come un “esborso relativo” il 35% delle famiglie, mentre per il 17% le cure dentistiche sono particolarmente onerose. Dalle famiglie di Cipro, il dato del 47% di sofferenza relativa alle cure odontoiatriche più alto seguito da dagli italiani (39%), Lettonia (36%) e Spagna (34%). Per contro, il 79% delle persone in Danimarca e il 77% nei Paesi Bassi e in Svezia dichiarano che questi costi non hanno causato alcun onere finanziario per la famiglia.
Difficoltà economiche che si condizionano anche la salute orale dei più piccoli. Sempre secondo Eurostat, nel 2017, il 2,3% dei bambini al di sotto 16 non ha ricevuto le cure dentistiche di cui avevano bisogno.
La percentuale più alta di bambini con bisogni insoddisfatti per le cure dentistiche è stato segnalato in Lettonia (7,3%), seguita dal Portogallo (6,0%), Spagna e Romania (entrambi 5,7%). In sette Stati membri questo tasso è sceso a meno dell'1%, vale a dire in Ungheria (0,3%), Croazia (0,4%), la Germania (0,5%), il Lussemburgo (0,7%), la Francia, l'Austria e la Slovacchia (tutte 0,9% ).
L’Italia è tra i paesi con percentuali soddisfacenti, meno del 2% dei bambini residenti nel nostro paese con meno di 16 hanno non ha potuto soddisfare i bisogni di cure odontoiatriche.
inchieste 15 Gennaio 2018
L'Ufficio Statistico dell'Unione Europea (Eurostat), come ogni anno, pubblica un una classifica delle varie professioni, anche quelle sanitarie, in base al numero dei professionisti in funzione del...
inchieste 24 Gennaio 2017
Quale è il rapporto dentista paziente in Italia? Difficile poterlo indicare con precisione perche i dati sono influenzati, ovviamente, dal numero dei dentisti esercenti. Ed è su questo...
agora-del-lunedi 04 Luglio 2022
Un dovere etico e morale per un SSN che si rispetti, dice il prof. Gagliani ammettendo che, però, oggi molto è basato sul volontariato e questo non è un bene, per i pazienti
cronaca 29 Giugno 2022
Già attivo il Gruppo di lavoro dedicato all’interno del Consiglio Superiore di Sanità. Ecco i nominati
O33igiene-e-prevenzione 23 Giugno 2022
In uno studio recente, pubblicato su JADA gli autori hanno analizzato l'associazione tra la perdita dei denti e il diabete non controllato tra gli adulti statunitensi
di Lara Figini
Agorà del Lunedì 04 Luglio 2022
Un dovere etico e morale per un SSN che si rispetti, dice il prof. Gagliani ammettendo che, però, oggi molto è basato sul volontariato e questo non è un bene, per i pazienti
Tra le novità il corso in lingua inglese a la Sapienza. Il numero di posti è però provvisorio in attesa delle decisioni della Stato e Regioni. Ecco i posti assegnati ai singoli atenei sede di...
Cronaca 04 Luglio 2022
Sono 77 i posti in più assegnati per il prossimo anno accademico. Ecco la distribuzione ateneo per ateneo. Riattivato il corso a Bari e Bolzano
Nuove prestazioni per la sanità integrativa di 85mila professionisti italiani. Per ANDI grazie a questo accordo si apre una nuova epoca nella sanità integrativa
A luglio dovrebbe arrivare in busta paga per i dipendenti e pensionati. Per gli autonomi se ne parlerà (forse) ad ottobre, ancora da emanare il decreto con le modalità operative