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10 Ottobre 2016

IRAP, gli studi associati devono pagarla. Parola di vice Ministro


L'IRAP continua ad essere protagonista della cronaca normativa. Ad intervenire sul tema è il vice ministro dell'Economia e Finanze Luigi Casero che in risposta ad una interpellanza parlamentare conferma l'assoggettamento ad IRAP degli studi associati anche per i periodi d'imposta precedenti al 2016 in linea con quanto espresso dalle della Sezioni Unite della Cassazione nella sentenza 7371/2016.

Gli interpellanti chiedevano chiarimenti in merito all'assoggettamento a Irap dei lavoratori autonomi associati in particolare per gli anni pregressi al 2016 e quindi prima della sentenza a Sezioni Unite.

Nella risposta è stato sottolineato che "la debenza del tributo per tutti gli studi associati era priva di incertezze anche per il passato, essendo l'orientamento giurisprudenziale oramai consolidato, in quanto l'articolo 3 del Dlgs 446/1997 prevede che le società semplici e quelle ad esse equiparate a norma dell'articolo 5, comma 3, del Tuir sono soggetti passivi d'imposta.

In realtà, com'è noto, la Cassazione non ha un orientamento unanime relativamente all'IRAP dei piccoli infatti risultano diverse sentenze della Suprema Corte da cui si ricavava un principio contrastante (ad esempio le pronunce 4578/2015, 1662/2015, 1575/2014 e 13570/2007) in quanto veniva data la possibilità al professionista di dimostrare che, pur svolgendo la professione nell'ambito dello Studio associato, la struttura associativa non garantiva un incremento del valore della produzione, in particolare perché era stata costituita al solo scopo di suddividere i costi tra più lavoratori autonomi senza che vi fosse un contributo di ciascuno all'attività dell'altro".

Sull'argomento leggi anche:

4 Ottobre 2016: IRAP, chi può (tentare) di non pagarla. I consigli dell'esperto

5 Ottobre 2016: Ecco come sono riuscito ad ottenere il rimborso dell'IRAP. L'esperienza di Emilio Archetti, dentista bresciano

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