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11 Novembre 2020

La formazione post pandemia sarà sempre più online. I dati di un sondaggio

Chi ha provato l’aggiornamento a distanza continuerà ad utilizzarlo, anche se quello in presenza non viene accantonato. Il futuro della formazione approfondito in un evento EDRA: guarda la registrazione


E chi se lo ricorda a quanti webinar ho partecipato durante il lockdown della primavera scorsa”. Non potrebbe esserci una frase migliore, per fotografare la formazione in questo periodo, della risposta data da un lettore di Odontoiatria33 ad un sondaggio che cercava di capire quanto le restrizioni dovute alla pandemia andranno a modificare le modalità di fruizione dell’aggiornamento professionale degli odontoiatri anche quando la pandemia sarà finita

Del presente e del futuro dell’aggiornamento professionale se ne è parlato in un evento online organizzato da EDRA ieri, 10 novembre, dal titolo “Dentistry (R)evolution post Covid-19”. 

All’evento hanno portato il loro contributo il prof. Roberto Di Lenarda, Presidente del Collegio dei Docenti, il Presidente UNIDI Gianfranco Berrutti, il prof. Massimo Gagliani, Coordinatore scientifico per l’area odontoiatrica del Gruppo Editoriale EDRA, il prof. Lorenzo Breschi, Direttore scientifico di Dentristry33 e past president AIC, Ludovico Baldessin, Chief Business & Content Officer di EDRA - Lswr Group.  A chiudere i lavori, dando un respiro internazionale al tema della formazione e dell’aggiornamento, il presidente EDRA - Lswr Group Giorgio Albonetti

Il lockdown e l’impossibilità per gli odontoiatri, gli igienisti dentali, gli odontotecnici di continuare ad aggiornarsi in presenza ha portato a conoscere ed utilizzare strumenti di aggiornamento a distanza”, ha ricordato Norberto Maccagno, direttore di Odontoiatria33 presentando l’evento. “Da sempre – ha continuato - l’online è una modalità utilizzata per l’aggiornamento professionale ma considerata di nicchia; la questione interessante da considerare è quanti di coloro che ora hanno utilizzato le soluzioni informatiche per formarsi a distanza, finita la pandemia continueranno a farlo”. 

Per intuire le intenzioni della professione è stato inviato un sondaggio ai medici ed odontoiatri lettori di Odontoiatria33, selezionando quelli che hanno risposto ottenendo un campione statistico rappresentativo per fascia di età degli iscritti all’Albo degli odontoiatri. 

Questa la fotografia emersa dai dati del sondaggio presentati durante l’evento dal prof. Massimo Gagliani.

Da marzo scorso, l’impossibilità di partecipare ad eventi in presenza ha spinto gli odontoiatri ad utilizzare i vari strumenti che editori, società scientifiche ed associazioni hanno proposto. Quelli indicati come i più utilizzati e preferiti rispetto agli altri sono stati: webinar live (49,5%); corsi FAD (35%); video corsi on-demand (22%); eventi online (23%); riviste (10,8%); libri (10,4%). Per quanto riguarda i webinar live, l'89% degli intervistati ha dichiarato di aver partecipato ad almeno uno in questo periodo, ed il 65% di loro non li aveva mai seguiti. Tra i motivi addotti, principalmente perché non aveva tempo (56%), mentre il 43% non aveva mai trovato i contenuti interessanti.

Un’esperienza che sembra aver lasciato un segno positivo visto che il 75% di chi ha frequentato un webinar live, quando si potrà tornare a frequentare gli eventi in presenza dichiara di voler continuare ad utilizzare questa modalità di formazione.

La formazione online, nelle sue varie declinazioni, certamente ha lasciato il segno, positivo, negli odontoiatri italiani che sembrerebbero quindi intenzionati a continuare ad utilizzarla anche a pandemia finita, anche se non abbandona facilmente i congressi in presenza. Alla domanda che chiedeva di dare un voto di gradimento (1-5) ad una serie di modalità di formazione quelle “più votate” sono state: eventi online non in diretta, senza interattività con il relatore ma fruibili quando si vuole (42%); webinar (35%); congressi in presenza (34%); congressi in presenza con numero limitato di posti e possibilità di seguirli anche online (32%); congressi online interattivi con realtà aumentata (18%); congressi online interattivi senza realtà aumentata (7%). Ad una successiva domanda, l’86% del campione dice che in futuro utilizzerà maggiormente l’online per l’aggiornamento

Sul fronte congressi in presenza il campione che ha partecipato al sondaggio ha dichiarato che prima del blocco, in media, partecipava a 2-5 congressi all'anno (45%); 1-2 (30%); 5-10 (19%). Il 5% ha dichiarato di non partecipare a congressi. 
Ma quando la situazione tornerà alla normalità, solo il 57% del campione dichiara che parteciperà come prima ai congressi in presenza, il 24% un po’ meno di prima, mentre il 10% molto meno di prima. Non vi parteciperà affatto il 7%. 

Viene confermato, quindi, che per il futuro si consoliderà la formazione online anche se gli eventi in presenza saranno comunque ancora frequentati ed apprezzati. L’impressione è però quella che l’online, più che togliere, si andrà ad aggiungere alla formazione che l’odontoiatra prima della pandemia svolgeva in presenza, perché, come ha evidenziato il prof. Gagliani, l’odontoiatra considera la formazione un aspetto extra del proprio lavoro, e non parte integrante dello stesso. E quindi preferisce fruirne in orari non lavorativi o comunque non togliere tempo alla clinica sul paziente.  

Particolare attenzione durante l’evento EDRA è stata dedicata ai vari strumenti formativi messi in campo in questo periodo come la scelta fatta dal Collegio dei Docenti (con il supporto di EDRA) non di trasformare il proprio Congresso online ma di creare una piattaforma online per rendere fruibile on-demand, 24 ore su 24, non solo i contenuti del Congresso ma anche contenuti nuovi che di volta in volta saranno proposti favorendo un aggiornamento di qualità oltre che uno scambio di informazioni tra gli stessi atenei. 

E questo nuovo scenario della formazione, è stato fatto notare durante la tavola rotonda in cui sono stati commentati i dati, influirà e di molto anche sulle scelte delle aziende, che forse oggi sono state più penalizzate dal non poter incontrare i propri clienti in congressi e fiere. 

Ovviamente anche le aziende si sono buttate sull’online capendo che il web era la via da percorrere per parlare con il settore”, ha sottolineato Maccagno. “Alcune però lo hanno fatto senza comprendere che la comunicazione online è totalmente differente da quella cartacea e così non hanno ottenuto i risultati sperati e quindi, sbagliando, considerano questo strumento non adatto”. 

Aziende che comunque si stanno adattando alla situazione, ha ricordato il presidente UNIDI Gianfranco Berrutti sottolineando come, però, determinante rimane il rapporto personale tra azienda e cliente difficilmente ricreabile a distanza attraverso la tecnologia. Diverso il discorso per quanto riguarda la formazione merceologica. Il Presidente Berrutti rivela come per l’edizione 2021 di Expodental Meeting (a maggio a Rimini), al programma scientifico e merceologico sarà abbinata una innovativa piattaforma online dedicata alle aziende. 

Altro tema toccato durante la tavola rotonda quello della qualità della formazione proposta, in particolare evidenziato dal prof. Di Lenarda e dal prof. Lorenzo Breschi. La facilità data dalla tecnologia e dai social di comunicare ha visto il proliferare della proposta di eventi online. “Anche i relatori dovranno imparare ad aggiornare attraverso le piattaforme online, serve un modo di comunicare diverso da quanto utilizzato negli eventi in presenza”, ha sottolineato il prof. Di Lenarda, mentre il prof. Breschi ha ribadito la necessità che la formazione sia verificata e soprattutto mediata, per garantire la qualità e veridicità delle informazioni trasmesse, dalle società scientifiche o dai comitati scientifici di livello delle case editrici.  

Sotto la registrazione integrale dell’evento.     




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