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16 Giugno 2020

Odontotecnici, gli aiuti per il post Covid ed il futuro della professione

Attraverso i presidenti di Confcommercio Professioni e di ANTLO, il punto sugli incentivi messi in capo dal Governo e sulle riforme necessarie per la professione


Se i dentisti libero professionisti si sentono discriminati e per certi versi anche esclusi dai contributi messi in campo dal Governo a sostengo delle attività penalizzate dal lockdown, anche i laboratori odontotecnici ritengono che quanto previsto anche per la loro categoria non sia sufficiente.

In una sorta di intervista doppia abbiamo chiesto al Presidente di Confcommercio Professioni Anna Rita Fioroni ed a Mauro Marin, presidente ANTLO (Associazione aderente a Confcommercio), la loro opinione.  

In particolare dalla presidente Fioroni abbiamo voluto capire quanto il peso ed il rilievo politico di Confcommercio, che rappresenta svariate attività, possa influire sulle scelte della Politica a vantaggio, nel caso specifico, anche dei titolari di laboratorio odontotecnico.  


Presidente Fioroni ci fa il punto della situazione attuale? Come giudica le azioni messe in campo a supporto delle categorie artigiane, alle quali appartengono le imprese odontotecniche, dal Governo? 

E’ proprio vero che tutta la Confcommercio, con il Presidente Carlo Sangalli, ha portato avanti un costante confronto con il Governo ed il Parlamento per mettere in evidenza le istanze delle categorie rappresentate. In particolare, per i lavoratori autonomi, sin dall’inizio è stata chiesta l’indennità di sostegno al reddito, indennizzi a fondo perduto per la perdita di fatturato, moratorie fiscali e liquidità per sostenere i costi fissi che continuavano a correre.Si sono succeduti tre Decreti da marzo aventi ad oggetto misure economiche per permettere ai lavoratori autonomi di far fronte agli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria in atto. Confcommercio Professioni ha costantemente aggiornato ANTLO sulle novità introdotte e molte delle misure si possono applicare anche ai lavoratori autonomi associati, a partire dall’erogazione dell’indennità di 600 euro per il mese di marzo, che abbiamo sostenuto dovesse comunque essere innalzata perché non adeguata in molti casi. Il Decreto-legge Liquidità, inoltre, mette a disposizione la garanzia dello Stato attraverso il Fondo Centrale PMI per l’accesso al credito. Sarà importante per noi capire se anche il vostro settore ne ha tratto giovamento e quali problemi sta incontrando. Per la somma di 25.000 euro (che ora diventano 30.000 con le correzioni parlamentari), la garanzia totale dello Stato deve favorire l’immediata erogazione senza burocrazia.Per gli importi di finanziamenti più alti di 25.000 euro, il sistema dei Confidi di Confcommercio è a disposizione per completare la garanzia del Fondo Centrale a favore dei vostri associati, sulla base di specifiche convenzioni sottoscritte da Confcommercio Professioni.Al momento, per le imprese, con il Decreto-legge cosiddetto “Rilancio” sono state date alcune risposte (indennità anche per aprile, indennizzi a fondo perduto per il mese di maggio, calcolati in base alla perdita di fatturato, credito d’imposta per le locazioni per i mesi di marzo, aprile e maggio). Ma non sono ancora sufficienti perché occorrono maggiori certezze per imprese e professionisti (questi ultimi non hanno indennizzi a fondo perduto ma solo l’indennità a maggio) che temono di non poter coprire i costi ed hanno carenza di liquidità. Innanzitutto, ci vuole una moratoria fiscale più estesa, che comprenda anche le scadenze di giugno e con dilazioni più lunghe. Anche gli indennizzi a fondo perduto devono essere più robusti. Pensiamo alla vostra categoria che ha subìto un importante calo di fatturato per la riduzione della domanda da parte degli studi odontoiatrici. Deve continuare a sostenere i costi fissi e non ha certezza del fatturato futuro per il 2020. Vanno infine incentivati gli investimenti in consulenza e formazione per la competitività e ripresa post COVID-19. 


Presidente Marin, l'ANTLO ha affrontato l'emergenza sanitaria cercando di essere soprattutto di supporto ai propri associati. Può fare un bilancio di due mesi, dove l'associazione si è trovata a rispondere alle richieste di aiuto dei titolari di laboratorio? 

Sono stati due mesi assolutamente impegnativi, che ANTLO ha affrontato con grande responsabilità, consapevole delle enormi difficoltà alle quali si andava incontro. Grazie alle informazioni costantemente ricevute anche da Confcommercio, ANTLO si è prodigata per dare informazioni a tutti gli odontotecnici, soci e non soci, che ne hanno fatto richiesta. Abbiamo prontamente risposto a domande relative alla cassa integrazione, al ricevimento degli aiuti di stato, alla gestione del personale, etc etc. Insomma, grazie alle nostre segreterie e al costante impegno dei consulenti e di tutti i dirigenti ANTLO abbiamo dato prova di essere vicini ai nostri associati e agli odontotecnici italiani; abbiamo informato ininterrottamente sullo stato dell’emergenza in atto, continuando a consigliare tutte quelle azioni utili a contrastare l’avanzata del virus, anche facendo nostro l’imperativo “stiamo a casa”, mantenendo comunque attivi i rapporti con le altre Associazioni del mondo dentale.


Presidente Fioroni, anche a livello locale, le Regioni hanno preso le loro iniziative per destinare risorse alle imprese e agli autonomi. In molte realtà gli odontotecnici si sono visti esclusi da alcune iniziative perché i laboratori odontotecnici non sono stati soggetti alla chiusura obbligatoria. Confcommercio e ANTLO stanno cercando di farsi sentire su questo problema?   E’ vero che non vi era l’obbligo di chiusura ma il calo di fatturato c’è stato, come dicevamo, e non si può fare a meno di farlo notare. Anche le misure di aiuto del Governo, alla fine, si sono basate su criteri che tengono conto del calo di fatturato a prescindere dalla effettiva chiusura al pubblico delle attività. Per questo le Confcommercio territoriali dove è attiva Confcommercio Professioni ed è presente ANTLO stanno rappresentando questa esigenza alle Istituzioni regionali.  


Una domanda ad entrambi.  L'ANTLO, con Confcommercio Professioni, ha un rapporto "giovane", dove si può costruire ancora molto. Immagino che sia in corso un progetto per stringere una collaborazione con le strutture di Confcommercio che operano da sempre sul territorio e le ANTLO Territoriali, che porti a benefici e opportunità reciproche.  

Marin: Questo particolare momento ha evidenziato, semmai ve ne fosse la necessità, l’importanza della collaborazione con Confcommercio. È grazie a questo, ad esempio, che abbiamo potuto intervenire in alcune Regioni per far valere le necessità specifiche degli odontotecnici. L’accordo che ANTLO ha stipulato con Confcommercio Roma, per alcuni associati è stato fondamentale per ricevere aiuti ed agevolazioni, come l’accesso al credito. Se vogliamo, l’unica difficoltà è rappresentata dalle differenti strutture territoriale di ANTLO e Confcommercio, ma siamo già attivi per risolvere questa problematica, così da poter mettere tutti i nostri associati in condizione di usufruire delle opportunità offerte, ma soprattutto per poter avere anche a livello territoriale l’importante valenza politica di Confcommercio e Confcommercio Professioni.  

Fioroni: Il radicamento territoriale per Confcommercio è una forza imprescindibile legata al sistema di rappresentanza e, per questo, cerchiamo di incoraggiare sempre il rapporto tra la nostre associazioni nazionali e le Confcommercio territoriali che comunque offrono servizi differenziati e interpretano la rappresentanza nei confronti delle Istituzioni locali.  


Ancora per Mauro Marin. Allargando il campo su quelle che sono le istanze della categoria odontotecnica, l'emergenza Covid-19 ha concentrato le forze della vostra Associazione sul servizio agli associati. Ma ANTLO ha ancora la volontà di arrivare a portare avanti la cosiddetta "Questione odontotecnica"? Quali sono secondo l'ANTLO i punti salienti da trattare in questo momento?  

La questione odontotecnica non è mai passata in secondo piano, si è continuato a lavorare su questo fronte anche durante l’emergenza COVID-19. Insieme alla presidente Fioroni stiamo valutando tutte le possibilità per arrivare a definire la questione relativa alla difesa dello spazio professionale e al riconoscimento della figura dell’odontotecnico. Sono certo che grazie alle informazioni che stiamo trasferendo all’interno di Confcommercio ed alla loro esperienza politica sindacale saremo in grado di produrre valide proposte da sottoporre agli organi competenti.  


Presidente Fioroni, occuparsi delle problematiche degli odontotecnici avrà comportato qualche difficoltà data la complessità del tema ed al fatto che probabilmente è una professione nuova per Confcommercio Professioni. Quali sono le sue opinioni, come potrete supportare ANTLO su questo fronte? 

Abbiamo compreso che la sfida del futuro per gli odontotecnici è quella di rafforzare il proprio spazio professionale all’interno della filiera del dentale. Per vedersi riconosciuto un ruolo da protagonisti nella fabbricazione dei dispositivi su misura grazie alla qualità della prestazione, alla competenza maturata, all’aggiornamento professionale costante e soprattutto alla capacità di stare al passo con l’innovazione tecnologica. Ciò si rende quanto più necessario, anche in vista dell’impatto che avrà sui laboratori odontotecnici l’entrata in vigore del Regolamento europeo sui dispositivi medici recentemente posticipata a causa dell’emergenza sanitaria.

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