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20 Gennaio 2016

730 precompilato, possibile una (breve) proroga. Orlandi (Agenzia delle Entrate) sulle sanzioni andremo a verificare caso per caso


"Stiamo valutando di posticipare di qualche giorno il termine per l'invio dei dati attraverso il Sistema Tessera Sanitaria, ma non possiamo fare di più".

A dirlo è il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi durante l'audizione avvenuta questa mattina in Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria della Camera, rispondendo alle domande dell'On. Michele Pelillo (PD), lo stesso che ha presentato alcuni degli emendamenti proposti da ANDI tra cui quello sul non invio dello spesometro,

"Una proroga o addirittura il posticipare il termine dell'invio dei dati -ha continuato il direttore Orlandi- penalizzerebbe quei 20 milioni di cittadini che sono interessati dal 730 precompilato e che non otterrebbero i rimborsi delle spese sanitarie sostenute".

Poi ci sono i problemi tecnici per i quali il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha detto che si sta cercando di risolvere con il Sogei (il gestore della parte informatica del sistema).

Secondo la Orlandi una proroga, anche di pochi giorni, farebbe "saltare il sistema" impedendo di poter inserire in tempo i dati delle spese sanitarie nel 730 che verrà inviato ai contribuenti interessati a metà aprile.

"Dobbiamo rispettare la scadenza di un mese imposta dal Garante della privacy" che prevede, dal 1 al 29 febbraio, la possibilità per il contribuente interessato dal 730 precompilato di accedere alla piattaforma informatica delle Entrate ed eventualmente inibire il dato sulla spesa sostenuta.

"Una proroga posticiperebbe la data dalla quale sarebbe possibile per il Sogei cominciare a lavorare i dati ricevuti che devono essere inviati entro la metà aprile", troppo poco tempo spiega il direttore Orlando assicurando che "cercheremo di fare il possibile per agevolare i professionisti senza penalizzare i contribuenti".

On. Pelillo che chiede chiarimenti anche in tema di sanzioni, evidenziando come sia stato "troppo generico" indicare che non verranno sanzionati i "ritardi lievi".

"Ma non si può quantificare meglio il ritardo lieve per evitare incomprensioni", chiede il deputato del Partito Democratico. "Indicando la scadenza tollerata si potrebbe -aggiunge- di fatto dare una proroga che altrimenti potrebbe essere inserita sotto forma di emendamento nel Milleproroghe".

"Il termine lieve ritardo -ha risposto il direttore Orlandi- è un termine utilizzato in giurisprudenza. E' comunque difficile e rischioso indicare una data precisa. Se indichiamo con precisione il ritardo consentito, questo viene inteso da tutti come la reale data di scadenza e tutti sono legittimati a inviare i dati nell'arco temporale del ritardo concesso".

Sulle sanzioni il direttore delle Entrate ricorda come per il 730 precompilato per la prima volta si coinvolgano soggetti privati (dentisti e medici NdR) per l'invio di dati fiscali all'Agenzia delle Entrate "chiedendo la loro collaborazione". "Non possiamo in questa fase -aggiunge- essere repressivi ma lo spirito deve essere quello di collaborazione. Noi riteniamo che nel primo anno di attuazione della norma, per lieve ritardo e per errori lievi nella compilazione non di debba sanzionare i professionisti. Non ha senso in questa fase collaborativa". "Però -chiarisce- se i dati non li trasmettono non possiamo dare il servizio al cittadino, per questo valuteremo di volta in volta a seconda dell'eventuale sanzione contestata".

Direttore Orlandi che sul tema della richiesta di posticipare la data di scadenza va oltre le problematiche tecniche affermando che "la richiesta di proroga è però un sistema tutto italiano: si aspetta all'ultimo momento a fare quanto indicato. Noi siamo pronti da 9 mesi. Nel novembre 2014 si è partiti a predisporre i provvedimenti necessari attraverso incontri con tutti gli organismi istituzionali interessati ed anche gli Ordini. Nei provvedimenti attuativi approvati nel luglio 2015 c'era scritto esattamente cosa e come fare".

Direttore Orlandi che forse dimentica che medici e dentisti liberi professionisti possono accedere al Sistema Tessera Sanitaria solamente da fine novembre e che il STS è attivo in tutte le sue funzionalità solo dal 16 gennaio scorso.

Norberto Maccagno

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