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14 Maggio 2018

Le richieste di AIO al prossimo Governo

Fiorile, due le direttrici: tutelare la salute dei cittadini e la libera professione


Dopo le richieste della CAO nazionale al Governo che verrà, ecco quelle che il presidente AIO, Fausto Fiorile (nella foto), ci aveva inviato alla nostra richiesta. 

Da tempo AIO auspica un lavoro in sinergia tra tutti gli attori che costituiscono la Filiera del dentale, per raggiungere l’obiettivo più importante in assoluto; migliorare la qualità delle cure rivolte ai nostri pazienti e promuovere una cultura della prevenzione nella popolazione.

Grande ed importante obiettivo etico che si raggiunge risolvendo prima i molti problemi che affliggono la professione, che deve essere considerata e valorizzata nella sua importanza sociale. Oggi più che mai, dobbiamo ricordarci che per raggiungere importanti obiettivi è necessario lavorare insieme.

Devono lavorare insieme, ciascuna Realtà con la propria storia, identità e ruolo, le Associazioni sindacali in primis, l’Istituzione ordinistica (CAO Nazionale), le Società scientifiche, l’Università, le Associazioni degli Igienisti dentali, delle Assistenti e degli Odontotecnici, le Rappresentanze istituzionali dell’Industria e del Commercio nel comparto dentale. Non solo, gli Odontoiatri, che come tutti i Medici hanno scelto un’attività impegnativa ed unica per moltissimi aspetti, hanno una responsabilità ancor più grande. Non perdere l’amore per la professione che, non dimentichiamolo, è l’ingrediente fondamentale per svolgere con competenza e passione il nostro ruolo di medici al servizio della comunità. 

Questi i punti fondamentali e più urgenti che chiediamo vengano messi in agenda dal prossimo Governo: 


Professione e salute pubblica – attenzione ai bisogni dei pazienti 

1.Autonomia gestionale, economica e politica degli Odontoiatri. Parlando di decreti attuativi del DDL Lorenzin, vanno definite in modo chiaro regole per una Autonomia gestionale, economica e politica vera della componente odontoiatrica all’interno dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. 

2. Campagna di comunicazione rivolta a tutta la popolazione. E’ indispensabile programmare una campagna educativa del cittadino circa il ruolo e la funzione dell’Odontoiatra e di tutti gli Operatori che ruotano attorno al Dentista. Tra la popolazione esiste ancora molta confusione in merito a questo aspetto che deve essere superata. Contemporaneamente è fondamentale promuovere una vera e propria campagna di comunicazione rivolta a tutta la popolazione sul tema della prevenzione delle patologie orali e non solo, unico vero reale investimento per la salute. L’invito a corretti stili di vita, corretta alimentazione, corrette manovre di igiene orale e periodiche visite dal dentista, sono i messaggi che attraverso una campagna progettata da professionisti dovrebbero essere diffusi. Una popolazione correttamente informata sulla propria salute collabora meglio con il Medico e con l’Odontoiatra che può così lavorare con maggiore successo. 

3.Lotta all’esercizio abusivo della professione odontoiatrica. Alla luce della recente approvazione del DDL Lorenzin che inasprisce le pene per chi esercita abusivamente una professione sanitaria e chi la favorisce, diventa fondamentale studiare insieme un vero e proprio “piano di attacco” per scardinare definitivamente questa piaga tipicamente italiana, evitando i paradossi che si stanno delineando in merito alle funzioni dell’Assistente. Una campagna di comunicazione adeguata potrebbe essere il primo e forse più importante strumento operativo.

4. Detraibilità delle spese odontoiatriche. In Italia la quasi totalità delle spese sostenute dalle famiglie per le cure odontoiatriche rimane in capo al singolo cittadino, essendo le prestazioni offerte dal sistema sanitario nazionale solo una piccolissima parte rispetto alla totalità delle cure erogate. Da tempo affermiamo che la professione debba lavorare unita per ottenere una detraibilità fiscale per il cittadino, che vada ben oltre il 19%. Un progetto ben strutturato che renda sostenibile una detraibilità al 50% o 60% riteniamo che sia un obiettivo centrale da promuovere. Accanto a questo, la possibilità di attivare buoni voucher per fasce di popolazione meno abbienti, potrebbe essere una ulteriore concreta proposta per migliorare l’accesso alle cure. 

5.Regolamentazione della pubblicità sanitaria. La deregulation avvenuta nell’ambito della pubblicità sanitaria con l’approvazione del decreto Bersani del 2006, ha creato e sta creando moltissimi problemi alla professione sicuramente, ma soprattutto alla popolazione che si trova spesso disorientata e ingannata da forme di pubblicità in moltissimi casi quantomeno non veritiere. Serve unire le forze tra tutte le rappresentanze e con una azione di “convincimento” lavorare per ottenere una regolamentazione in merito che oggi manca. 


Professione e tutela del professionista 

1.Regolamentazione nell’attività delle Società commerciali.La posizione di AIO emersa in occasione dell’ultimo congresso politico organizzato a Roma nel dicembre 2017 sul tema delle Società in ambito odontoiatrico è molto chiara.Per noi le uniche forme societarie ad oggi legittimate a svolgere l’attività odontoiatrica anche alla luce della recente approvazione del DDL Lorenzin sono rappresentate dalle STP. Lavoriamo per una regolamentazione definitiva sull’argomento pretendendo dai politici regole finalmente chiare ed univoche. 

2.Autorizzazione sanitaria. Dopo l’approvazione del documento redatto nel 2015 dal Tavolo tecnico del Ministero per definire requisiti autorizzativi omogenei sul territorio nazionale, quello che in realtà è accaduto è che oggi esistono ancora 20 modelli differenti quante sono le Regioni in Italia. Si è andati indietro anziché andare avanti. AIO su questo argomento può dire molto contribuendo alla discussione con uno studio commissionato ad EURISPES molto importante.Dobbiamo lavorare per semplificare e uniformare le procedure autorizzative coinvolgendo in questo processo le CAO provinciali. 

3.Responsabilità professionale. In merito alle nuove norme che il Ministero sta definendo per l’elaborazione delle linee guida (vedi legge Gelli/Bianco), pretendere che le rappresentanze professionali possano dare il loro concreto contributo così come avvenuto nell’elaborazione delle Raccomandazioni cliniche in Odontoiatria. Siamo favorevoli a far si che si elevi la qualità dell’assistenza odontoiatrica, ma dobbiamo vigilare che l’autonomia del professionista nei processi di diagnosi e terapia non sia compromessa da regole decontestualizzate dall’attività clinica quotidiana e quindi poco applicabili. 

“Ci fermiamo”, chiude Fiorile. “Si tratta di argomenti per molti aspetti già sul tavolo della discussione, di obiettivi ambiziosi da perseguire con determinazione”. 

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