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19 Novembre 2020

Assicurazioni e “modifica” del piano di trattamento prescritto dal clinico. Negli USA una legge potrebbe vietarlo

Il Senato valuta un disegno di legge per modificare i divieti assicurativi ai piani di copertura sanitaria delle cure dentali e oftalmiche

Cristoforo Zervos

L'ADA (American Dental Association) sta sostenendo un nuovo disegno di legge bipartisan presentato al Senato degli Stati Uniti che proibirebbe le esclusioni di copertura assicurativa dei piani di cura dentali prescritti dal medico al paziente non condivisi dall’Assicurazione. In sostanza serberebbe che anche nel Paese dove il sistema sanitario si basa sul finanziamento dalle Assicurazioni, si voglia porre freno alla possibilità dell’Assicurazione di mettere in discussione il piano di trattamento prescritto dall’odontoiatra.

L’appoggio ed il ringraziamento istituzionale di ADA è stato reso pubblico tramite una lettera mandata pochi giorni fa ai legislatori Joe Manchin e Kevin Cramer, rispettivamente senatori del partito Democratico e Repubblicano, ringraziando dell’appoggio al “Dental and Optometric Access Act” del 2017 promosso dalla stessa ADA, che appunto prevede l’impossibilità per i piani assicurativi di prevedere esclusioni di coperture su piani di cura consigliati dall’odontoiatria.

"Offriamo il nostro forte sostegno a questa legge bipartisan poiché riteniamo che i pazienti siano notevolmente sfavoriti dai piani di assicurazione dentale vigenti”, ha scritto il presidente dell'ADA Daniel J. Klemmedson.
"Proprio per questo già 40 Stati hanno emanato leggi che vanno in questa direzione, limitando l'interferenza nel rapporto medico-paziente, quando il medico prescrive servizi che gli assicuratori non coprono".
Tuttavia – ha specificato Klemmedson - è necessario uno sforzo del governo federale, dato che molti piani dentali sono regolamentati a livello centrale e non statale".

Klemmedson ha osservato che l'attuale situazione ha un impatto negativo sulla concorrenza nel mercato dei piani assicurativi dentali, che "è dominato solo da pochi grandi provider nazionali in molti Stati, e sposta i costi sui pazienti che pagano la copertura di tasca propria o si fanno curare da dentisti fuori rete”.  

Per il Presidente di ADA, il DOC Access Act fornirà un maggiore accesso a cure di alta qualità, aiutando il paziente e bloccando le pratiche anticoncorrenziali nell’offerta dei piani di assicurazione dentale.

"Questa legislazione -spiega Klemmedson - sarà fondamentale per portare l'equilibrio necessario alle trattative contrattuali tra le piccole agenzie assicurative e le grandi compagnie". 

La legge del DOC Access Act porterebbe equità nella fornitura di contratti assicurativi a livello federale -conclude il Presidente – oltre a portare un reale beneficio ai pazienti”. 

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