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31 Agosto 2021

I danni da lavoro ambulatoriale su schiena e collo di dentisti ed igienisti dentali

Una ricerca dell’Università di Bologna ha evidenziato i disordini muscoloscheletrici dei professionisti, il 60%  ne soffre, in particolare le donne. Le cause: poca considerazione dell’ergonomia e corretta postura


Che lavorare non faccia bene è certamente un luogo comune ma per certi mestieri anche una realtà, soprattutto se non si considera postura ed ergonomia. Odontoiatri, Igienisti dentali, ASO, ne sono la conferma riscontrando sempre più frequentemente problemi a collo, schiena, area lombare ma anche polsi, gomiti e caviglie. 

A quantificare “gli acciacchi” degli operatori odontoiatrici, sono stati i ricercatori della Clinica Odontoiatrica dell’Università di Bologna coordinati dalla Prof.ssa Maria Giovanna Gandolfi (nella foto) che hanno indagato il benessere muscolo scheletrico di un numeroso gruppo di odontoiatri ed igienisti dentali di diverse regioni italiane. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Environmental Research and Public Health. Lo studio dimostra che l’attività clinica espone odontoiatri ed igienisti dentali a numerosi rischi per la salute, tra i quali lo sviluppo di disordini e patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico.  

La prolungata posizione mantenuta mediante attivazione isometrica della muscolatura posteriore del rachide, i movimenti statici in abduzione e/o elevazione delle braccia, le vibrazioni, le prolungate applicazioni di forza, le torsioni ed inclinazioni di testa e busto, ecc… -spiega ad Odontoiatria33 la professoressa Gandolfi- sottopongono i sistemi muscolare e scheletrico a prolungato sforzo, a ininterrotta tensione, a errata biomeccanica del movimento ed a notevole stress/affaticamento fisico e mentale”. 

E i dati raccolti non sono certo rassicuranti visto che il 59.9% del campione soffre di dolori lavoro-correlati al collo, il 52% all’area lombare, il 43.3% alle spalle, il 37.7% all’area dorsale ma che anche polsi, gomiti e caviglie sono colpiti da problematiche algiche.L’incidenza delle problematiche, spiegano i ricercatori, è proporzionale al numero di ore di attività ambulatoriale, con maggiore incidenza per 30-40 ore settimanali, al numero di anni di attività professionale, con maggiore incidenza per operatori in attività da 21-40 anni.

Tuttavia anche i neolaureati in fase di apprendimento e consolidamento delle competenze odontoiatriche ne sono particolarmente colpiti. Le operatrici donne presentano sempre disordini muscoloscheletrici di portata quasi doppia rispetto agli uomini.

Il 60% degli Odontoiatri ha sofferto di problematiche algiche al collo negli ultimi 12 mesi ed il 45-56% alla zona lombare. Il 15.4% ha riportato importanti problematiche al collo negli ultimi 12 mesi che hanno costretto alla sospensione temporanea della professione. Il 17.8% degli Igienisti Dentali ha invece presentato criticità alla zona lombare.   

Problemi che potrebbero essere se non del tutto evitati, in buona parte certamente attenutati se i professionisti adottassero una corretta posizione ergonomica durante le ore di lavoro ed effettuassero specifica attività fisica.
Per questo alla Clinica Odontoiatrica di Bologna hanno pensato di “educarli” fin da subito, attivando un progetto ad hoc. 

La prevenzione, intesa come acquisizione universitaria delle capacità professionali mai disgiunta dalla conoscenza delle linee guida dell’ergonomia odontoiatrica e dalla applicazione delle stesse durante l’apprendimento universitario, rappresenta un potente mezzo di riduzione del rischio”, ricorda la prof.ssa Gandolfi .

I numerosi stress meccanici e fisiologici non possono essere completamente esclusi per la tipologia di attività, che richiede precisione in aree scarsamente visibili e con tipologia di manovre che influiscono sulla fisiologia e sul benessere dell’odontoiatra”. 
Lo studio, promosso dal Progetto Ergonomia, Posturologia e Yoga therapy svolto per il Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e per il Corso di Laurea in Igiene Dentale dell’Università di Bologna, ha inoltre evidenziato la scarsa conoscenza dell’ergonomia odontoiatrica, delle cause anatomico-funzionali dello sviluppo del dolore e della mancata conoscenza di tecniche di mobilizzazione compensatoria, di detensionamento muscolare e decompressione scheletrica.  

All’interno di un Dipartimento dedicato alle Scienze Biomediche e NeuroMotorie (DIBINEM, Dipartimento di Eccellenza MIUR diretto dalla Prof.ssa Lucia Manzoli), non poteva mancare una particolare attenzione agli aspetti neuromotori ed anatomico-funzionali correlati alla salute ed al benessere dei nostri studenti, futuri professionisti odontoiatrici.  

Nella Clinica Odontoiatrica di Bologna -dice la prof.ssa Gandolfo- gli studenti di Odontoiatria e di Igiene Dentale partecipano al Progetto inserito nel programma curriculare, apprendendo - anche tramite una fondamentale attività esperienziale (pratica fondamentale del programma per acquisire consapevolezza corporea e capacità di auto-analisi) - il razionale che sottende l’ergonomia odontoiatrica. In tal modo costruiscono le proprie capacità e conoscenze professionali con consapevolezza e controllo posturale”.

E’ un Progetto innovativo – conclude- che ha ricevuto l’appoggio del Direttore vicario Prof. Lorenzo Breschi e del Decano della Clinica Odontoiatrica Prof. Carlo Prati - che la Prof.ssa Gandolfi sta programmando di estendere anche nei corsi post-laurea dell’Alma Mater come i Master universitari. Obiettivo importante dei percorsi formativi in Dentistry presso l’Università di Bologna vuole essere l’attenzione al benessere ed alla salute degli odontoiatri ed igienisti dentali”. 

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