HOME - Cronaca
 
 
26 Aprile 2010

Pazienti e Hiv: discriminazione o vero consenso informato?

di Cosma Capobianco


L’epidemiologia dell’Aids è cambiata molto e non da poco tempo: persone di ogni ceto sociale ne vengono colpite ogni giorno (in Italia sono circa 4mila i nuovi casi all’anno). Una situazione ben diversa dal 1981, quando questa nuova peste ha avuto inizio colpendo cinque omosessuali di Los Angeles. Nonostante l’infezione riguardi in egual misura anche gli eterosessuali, si continua ad associarla agli omosessuali; e così verso i sieropositivi persistono una serie di comportamenti discriminatori, che si manifestano anche da parte degli operatori sanitari. Non sono rari casi di discriminazione, perfino contro bambini sani figli di sieropositivi, o anche sul lavoro, fino ad arrivare al licenziamento ingiustificato (come nel film Philadelphia, ispirato a un fatto di cronaca, con Tom Hanks nel ruolo di un avvocato licenziato per essere infetto da Hiv. Il film ha vinto due Oscar nel 1993). Uno degli ultimi casi in Italia ha fatto notizia: il 12 novembre è dovuto intervenire il Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di uno studio dentistico, dopo la presentazione di un esposto da parte dell’associazione Nps (Network Persone Sieropositive).
In un ambulatorio di Brescia viene distribuito a tutti i pazienti un questionario anamnestico in cui si chiede esplicitamente se si è affetti da Aids. Un paziente ha segnalato il fatto alla Nps, che, a sua volta, ha presentato un esposto al Garante. Alla richiesta di chiarimento del Garante, lo studio dentistico risponde che la compilazione del questionario non serve tanto per evitare il rischio di contagio degli operatori, ma per conoscere la storia clinica del paziente, valutare se la cura proposta possa influire sulla sua salute e impostare un piano di trattamento personalizzato. Il Garante, dopo avere esaminato la documentazione, le leggi in materia e il codice di deontologia medica, si è espresso definendo illecito il comportamento e vietando allo studio di richiedere tale tipo di informazione in modo generalizzato. Per ironia della sorte, l’ambulatorio è gestito dalla cooperativa “La Rete”, nata proprio per assistere le persone più svantaggiate che non possono permettersi le cure in un normale studio professionale. “Le nostre prestazioni sono erogate praticamente a prezzo di costo - dice Paola Paiola, direttore sanitario della struttura - a tutti coloro che hanno bisogno: disoccupati, stranieri senza fissa dimora, tossicodipendenti. La discriminazione da noi è esclusa per definizione. Finora, comunque, abbiamo avuto solo un caso di una persona che, forse avendo già subito discriminazioni, non ha voluto sottoscrivere i moduli per il consenso informato e per il trattamento dei dati. A quel punto, non abbiamo potuto procedere con le cure.” Nelle motivazioni del provvedimento il Garante fa riferimento a diverse fonti. In ordine logico, la prima è la legge sul trattamento dei dati personali, che autorizza il curante, previo consenso informato del paziente, a trattare i dati sanitari con la finalità di tutela della salute.
Il consenso, è utile ricordarlo, può essere anche orale e annotato sulla cartella clinica. In secondo luogo, il codice deontologico obbliga il medico a spiegare il piano diagnostico-terapeutico, con i relativi pro e contro, al fine di consentire una scelta consapevole da parte del paziente. È in questa fase che il curante, qualora ritenga indispensabile conoscere lo stato di sieropositività per il piano di trattamento, deve spiegare le conseguenze che la mancata conoscenza di tale informazione potrebbe determinare. Sempre il codice deontologico obbliga il curante a rispettare l’autonomia del paziente che, pertanto, è libero di non comunicare alcune informazioni sanitarie, compresa l’eventuale sieropositività, senza pregiudizio sulla possibilità di usufruire delle prestazioni sanitarie richieste. Tale libertà, che può apparire paradossale nella fase dell’anamnesi, è garantita anche dalle Linee guida relative al Fascicolo sanitario elettronico pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale (n. 178 del 3 agosto 2009) e dal documento sul trattamento dei dati personali contenuti nelle cartelle cliniche elettroniche elaborato in base alla direttiva 95/46/CE.
Infine, la normativa in materia di protezione dal contagio professionale da Hiv nelle strutture sanitarie e assistenziali pubbliche e private (legge 135/1990 e decreto del ministro della Sanità del 28 settembre 1990) prevede che tali misure devono essere adottate nei confronti di tutti i pazienti, data l’impossibilità di avere certezza sullo stato di sieropositività. Perciò, il questionario dello studio di Brescia non trova giustificazione neppure in merito alla tutela degli operatori sanitari. Fatte queste premesse, il Garante conclude che l’anamnesi deve svolgersi entro tali limiti, in conformità ai principi di pertinenza e non eccedenza dei dati rispetto alle finalità del trattamento. Pertanto ha vietato allo studio di porre a tutti i pazienti che vengono accolti la domanda sulla sieropositività, in maniera indipendente dal tipo di intervento clinico. Resta naturalmente possibile per i dentisti dello studio chiedere tale informazione se la si ritiene necessaria per il piano terapeutico da eseguire. Il paziente è libero di decidere in modo consapevole (cioè dopo essere stato informato) di non comunicare al medico alcuni eventi sanitari che lo riguardano. Nel provvedimento emanato, il Garante ha ritenuto opportuno ricordare che, di fronte a un caso di Aids, medici e dentisti sono tenuti ad adottare ogni misura occorrente per la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità del malato, oltre che essere vincolati al segreto professionale, previsto dalla deontologia.

GdO 2010;6

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

Il chiarimento in risposta di un interpello ANDI. Tra le indicazioni date anche la precisazione che la responsabilità della registrazione è in capo al “collaboratore odontoiatria” e non al...


AIO: normativa modificabile, ma esiziale andare in ordine sparso. Seeberger dovrebbe essere tutta l’Odontoiatria italiana a rappresentare al Ministero i problemi implicati dal...


Nota congiunta CAO, ANDI ed UNIDI. Confermate le indicazioni sulla registrazione dei dispositivi medici che non hanno ancora il codice UDI


Lo hanno chiesto CAO, ANDI ed UNIDI al Ministero della Salute. Riguardano dispositivi registrati in classe 2A e 3 la cui registrazione sarebbe inutile ai fini della tracciabilità del dispositivo 


Quali sono i dati contenuti nel codice e quali le responsabilità dell’odontoiatra in caso di acquisto di un dispositivo sprovvisto


In occasione della Giornata Mondiale del Sonno abbiamo fatto il punto sul ruolo dell’odontoiatra nel trattamento delle OSAS con il prof. Gracco


Un atto che sancisce e rafforza l’alleanza terapeutica fondata su una corretta informazione e comunicazione e solo successivamente sull’esecuzione tecnica della prestazione ...


Anelli: è fonte di responsabilità professionale per il sanitario che lo raccoglie e può generare un danno alla salute e un danno da lesione del diritto all'autodeterminazione


A cura della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale e Italian Academy of Osseointegration (IAO), è frutto di un lavoro di revisione sul testo del 2014 in base agli aggiornamenti normativi


Iscritto all’Ordine di Cosenza sospeso per un mese per violazione articoli 1,2, 24,25  e 64 del codice deontologico. Ecco le motivazioni ed il commento del presidente CAO Giuseppe Guarnieri


Conoscere i potenziali fattori di rischio come il pH salivare o la velocità del flusso e la loro dinamica potrebbe essere rilevante per monitorare l'usura dei denti e intervenire...

di Lara Figini


Scopo della presente revisione è quello di identificare le manifestazioni cliniche specifiche e i potenziali fattori di rischio associati alla comparsa di una VRF nei denti...

di Lara Figini


Altri Articoli

L’odontoiatra avrebbe permesso all’odontotecnico ed all’ASO di rilevare delle impronte su tre pazienti. Dovranno risarcire anche l’Ordine di Reggio Emilia


Novità per quello degli odontotecnici, non cambierà quello degli studi odontoiatrici. ATECO è il codice che identifica l’attività economica


Le novità per i dentisti e il ruolo del software gestionale per ottemperare all’obbligo in maniera semplice ed efficace


Nel 2025 l’offerta si arricchisce di nuove misure a sostegno dei dipendenti con figli che frequentano i centri estivi, per il congedo parentale e per l’identità di accompagnamento


Si avvicina la scadenza dell’invio dei dati di quelle de secondo semestre 2024, ma attenzione alla data di quando è stata pagata la fattura. Ecco un promemoria su scadenze e modalità di...


I consigli di ADA per protegge la salute dentale di mamma e bambino durante la gravidanza. Questa la dieta e le attenzioni che potreste consigliare alle vostre pazienti


Il nuovo libro EDRA pensato per supportare il lavoro di una vasta gamma di professionisti, tra cui dentisti ed igienisti dentali, offrendo una consapevolezza multidisciplinare in...


Da ANTLO le informazioni per gli odontotecnici sul nuovo registro RENTRI che sostituisce il SIRTI. La gestione dei registri e dei formulari diventano digitale


Gli eventi e le celebrazioni di un traguardo importante per la Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap


Anche a 2025 avviato è possibile aderire a tutte le coperture socio-sanitarie per medici, odontoiatri ed i loro familiari


Arrivano i chiarimenti dell’Agenzia per le imprese e i professionisti che assumono a tempo indeterminato


I vantaggi per il dentista sul piano organizzativo, fiscale ed economico di attivare una STP. I consigli dei dottori Terzuolo che avvertono: deve essere l'esito di una scelta ponderata, non di una...


E’ il nuovo progetto del prof. Guastamacchia che ha deciso di sensibilizzare i componenti del Team odontoiatrico sull’importanza di mantenere corretti stili di vita anche durante le ore di lavoro


La certificazione di malattia per le cure odontoiatriche non può essere delegata ad altri colleghi e deve essere emessa telematicamente, se vi sono le condizioni tecniche per farlo


 
 
 
 

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

TUTTI GLI EPISODI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
chiudi