HOME - Lettere al Direttore
 
 
27 Marzo 2020

Coronavirus e studio odontoiatrico: non servono ulteriori precauzioni

Il dott. Mele interviene sull’ipotesi di adottare procedure ulteriori per la sicurezza negli studi odontoiatrici: “sono già sicuri


Gentile Direttore,

vorrei con questa mia lettera esprimere il mio completo dissenso sull’intervento del collega ed amico Coloccia pubblicato su Odontoiatria33 il 25 marzo.  Il motivo è duplice.  

Innanzitutto faccio presente che non siamo solo iscritti all’ENPAM, ma siamo anche cittadini italiani e, per la maggior parte degli odontoiatri, liberi professionisti. Insieme agli iscritti ad altri Ordini e Collegi siamo quasi due milioni, con un indotto di personale dipendente, di affari e di contributo all’economia del paese facilmente intuibile. In più, nelle avversità della vita e della professione ce le siamo sempre sbrigati da soli. In tempo di pace, seppure con sempre più crescenti difficoltà, ce l’abbiamo fatta, ma in tempo di guerra no.

E’ lo Stato che deve prendersi cura di noi, come di tutti i suoi figli, seppure compatibilmente con le sue disponibilità non certo infinite e proporzionalmente alle condizioni di partenza di ognuno.Sostenere che sia l’ENPAM, forte di un consenso statale, a pensare in tutto e per tutto alle nostre difficoltà, è pura utopia: non può fare leggi, non può stampare moneta, potrà rinunciare a contributi o dilazionarli, facilitare il credito, creare nuove formule assistenziali.

Ma non più di tanto.

Chiedere soltanto di essere autorizzati ad utilizzare i nostri risparmi previdenziali significa bypassare completamente il doveroso e primario ruolo di sostegno dello Stato ed accettare definitivamente di essere considerati cittadini di serie "b". E questa volta, in tempo di guerra, non ce la possiamo fare. 

Il secondo punto che non condivido è quello di auspicare autonome ed ulteriori misure igienico sanitarie per i nostri studi odontoiatrici, presumendo, secondo me ingenuamente, che in questo modo non ci verranno “sommariamente imposte dalle autorità governative”. Senza nulla levare alle effettive criticità igienico sanitarie di questa nuova situazione, osservo che attualmente gli studi odontoiatrici sono i più sicuri in tutto il panorama degli studi sanitari italiani in quanto, oltre alle numerose regole nazionali, osservano una serie di norme regionali sovrapposte alle prime che da tempi ormai remoti rispettano pedissequamente. Anche perchè sono gli unici ad essere controllati.

Potrei parlare del defibrillatore in Toscana, dei controlli sul radon in Puglia, sui filtri per la legionella in Emilia Romagna e tanto altro. Norme sovrabbondanti, quando va bene utili in un numero ridottissimo di situazioni, ma che oggi ci danno il diritto di vantare un bollino di qualità che gli altri non hanno. Siccome, come sostiene il collega Burioni, con il quale condivido l’insofferenza verso il “sentito dire”, in medicina conta l’evidenza scientifica, faccio presente che una recente malattia, proprio la legionellosi, ha messo alla prova la capacità della comunità scientifica di documentarsi in maniera precisa e la nostra attività di domandarsi quanto può essere pericolosa per i nostri pazienti. In situazioni di contagio non del tutto simili ma certo indicative.

Ebbene il Rapporto annuale del Registro Nazionale della legionellosi in Italia, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, riporta che su circa 2.000 casi accertati nel 2017 risultano solo 20 pazienti che riferiscono di aver avuto cure dentistiche nei 15 giorni precedenti alla comparsa della malattia. E negli anni precedenti i dati sono del tutto simili. Tutti gli altri ammalati alla solita domanda hanno risposto “No”. Evidenza scientifica della possibilità di contagio in uno studio dentistico: “zero”. 

Questi sono i dati su cui ci dobbiamo confrontare, non altri.

Non possiamo avanzare “teorie”, come ad esempio in campo economico, dobbiamo analizzare i dati raccolti in maniera seria, uniforme e certificata. Questa è la medicina, non altro.  La verità è che, come sostiene il mai banale Ivan Cavicchi su Quotidianosanità del 25 marzo, noi abbiamo bisogno di riconquistare la “fiducia sociale” in gran parte persa negli ultimi anni, fiducia che non si recupera solo con “più scienza, più procedure, più algoritmi”, ma con l’affidabilità, cioè la “certezza che il medico faccia sempre del suo meglio, in qualsiasi circostanza”. E’ quello che stanno facendo in questi giorni migliaia di colleghi nelle corsie di ospedale.  

Dottor Renato Mele: Rappresentante toscano nella Consulta ENPAM della libera professione

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

In attesa della Sentenza del Consiglio di Stato il Coordinatore O.D.T di  A.I.O.C.-F.I.S.S.N. torna sulla questione Catene ed Autorizzazione sanitaria


La soddisfazione ed i ringraziamenti del presidente nazionale degli Odontotecnici Confartigianato Ivan Pintus


Per il dott. Faustini è l’aggregazione il modello che può valorizzare il merito e la qualità dei giovani professionisti dando continuità alla nostra professione


Il presidente ANTLO e CIO sostengono quanto affermato dal presidente Confartigianato Odontotecnici e ribadiscono: serve abbandonare le ideologie obsolete per salvaguardare...


Dal presidente di Confartigianato odontotecnici Ivan Pintus, un chiarimento per il riconoscimento e la valorizzazione della professione


Altri Articoli

Obiettivo: garantire il sostegno previsto dall'ordinamento alla luce delle novità introdotte, con particolare attenzione a chi proviene da famiglie a basso reddito


Ecco chi può presentare la domanda per essere inserito nell’elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie


La fintech italiana sceglie Worldline come partner strategico per integrare soluzioni di pagamento avanzate, tra cui il BNPL, migliorando accessibilità e gestione finanziaria per...


Emerge il ruolo fondamentale dello screening preventivo dal proprio dentista per individuare, precocemente, lesioni in pazienti asintomatici e non sempre legati a fattori di rischio


Da Sx, dott. Mele, dott. Casà

L’odontoiatra Orsini uno dei due vicepresidenti, Rutigliani il rappresentate degli odontoiatri. Ecco i nomi nei referenti regionali eletti nella nuova Consulta Quota B


Dopo la delibera su abbuoni, recuperi e premialità, cambia qualcosa riguardo alla mancata copertura della polizza RC professionale in caso di mancato raggiungimento dei crediti ECM necessari?


Capita in Sardegna. Lo studio era anche privo di autorizzazione, durante le verifiche trovati anestetico ed farmaci scaduti da 20 anni


ASSO invita i pazienti ad affidarsi al proprio dentista o igienista dentale evitando il fai da te nella scelta dello spazzolino da denti. Queste le indicazioni che potreste trasferire ai vostri...


Ad indicare le cause e le possibili azioni da attivare per invertire la tendenza un’analisi pubblicata dall’ADA. Scenario che, in parte, potrebbe essere plausibile anche per...


Parere critico della Conferenza Stato-Regioni su di uno dei decreti della riforma dell’accesso ai corsi di laurea in medicina, odontoiatria e veterinaria


Fancelli, presidente della CAO di Firenze: “circa un italiano su tre si trova poi a dover affrontare complicazioni entro sei mesi”


La Commissione ECM pubblica la delibera con le novità in tema di compensazioni dei crediti mancanti e abbuoni e per spiegarla mette a disposizione una comoda guida


L’appello della CAO Torino ai cittadini: “Affidatevi a professionisti qualificati, non date retta a pubblicità ed influencer”


Le precisazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Bonus sarà erogato in una unica soluzione ma dovrà essere richiesto, ecco chi può farlo


 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Come calcolare il valore dello studio

 
 
 
 
chiudi