Sono in aumento i tumori del cavo orale, con circa il 5% degli italiani colpiti ogni anno e 43.000 nuovi casi, tra cui sempre più giovani (40%). Tra le cause, innanzitutto una diagnosi tardiva che di per sé provoca 8.000 morti in più l'anno e una percentuale che raggiunge il 63% di tumori scoperti in stadio avanzato. E poi, la scarsa propensione degli italiani alle visite odontoiatriche, registrata dall'ultimo Rapporto ISTAT e causata nell'85% dei casi da costi ritenuti troppo alti. Se ne è discusso a Roma, nel corso del 23° Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche in programma fino a domani sabato 16 Aprile, in un Simposio dedicato al tema dei tumori maligni del cavo orale.
"Il numero globale di nuovi casi è in aumento e la sopravvivenza a cinque anni resta attualmente ancora bassa - ha dichiarato la prof.ssa Antonella Polimeni (nella foto), Direttore del Dipartimento Testa Collo del Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma e Presidente del Congresso - Per invertire il trend di incidenza è necessario far convergere le migliori energie sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sul trattamento multispecialistico. La figura specialistica dell'odontostomatologo - prosegue Antonella Polimeni - ricopre un ruolo di "sentinella" nell'intercettare immediatamente non solo i fattori di rischio carcinogeni ma anche le lesioni precancerose o già neoplastiche in fase iniziale".
Tra i principali fattori di rischio del tumore del cavo orale, prima di tutto fumo e alcool, per l'80%; il restante 20% è costituito da scarsa igiene orale, da uno scorretto posizionamento di protesi dentarie, da una dieta povera di frutta e verdura, da infezione da Papillomavirus (HPV), quest'ultima trasmissibile sessualmente.
"Eppure questo tipo di tumori - aggiunge all'unanimità il Tumor Board del progetto MoMax (Medicina Orale e Maxillo Facciale) del Policlinico Umberto I della Sapienza Università di Roma, composto dai Prof. Giorgio Pompa2, Prof. Umberto Romeo3 e Prof. Valentino Valentini4 - con un aumento in controtendenza rispetto ad altri carcinomi, il cui numero generalmente va diminuendo, dovrebbero essere i primi ad essere diagnosticati, proprio per la "facilità" con la quale è possibile riconoscere i sintomi che fanno scattare il campanello di allarme."
Il MoMax rappresenta la prima task force ospedaliera in Italia, pensata per intercettare precocemente i tumori del cavo orale. Nel Centro operano sinergicamente diverse specialità: patologo orale, protesista, chirurgo maxillo-facciale, otorinolaringoiatra, radioterapista, oncologo, radiologo e psicologo.
Nel corso del Simposio, gli esperti del MoMax sono stati concordi nel consigliare sei semplici azioni di autodiagnosi che sono il primo passo per l'individuazione del carcinoma del cavo orale:
1. Tira fuori la lingua il più possibile e controlla con una garza anche lateralmente e posteriormente la presenza di eventuali macchie biancastre o rosse. Tasta la lingua e verifica se ci sono noduli o grumi. PS: La lingua è la parte più colpita dal cancro orale nei non fumatori.
2. Prosegui a "tastare" guance e labbra per sentire eventuali noduli e verificare la presenza di macchie bianche o rosse...
3. Esamina il pavimento della bocca contemporaneamente con due dita, una dal basso e l'altra dall'alto, (come in foto) e verifica la presenza di grumi o noduli.
4. Controlla il palato per sentire grumi e noduli ed eventuali parti molli del palato.
5. Palpa l'area del collo e della gola per sentire linfonodi che possono essere la spia di un'infezione o di qualcosa di più serio.
Altri campanelli d'allarme del tumore del cavo orale
Tra i sintomi che potrebbero suggerire la presenza di un tumore del cavo orale ci sono dolore o bruciore di natura sconosciuta persistente alle labbra, alla bocca o in gola, sanguinamento o intorpidimento all'interno della bocca, mal di gola che non guarisce o sensazione della presenza di un corpo estraneo in gola, difficoltà o dolore durante la masticazione o la deglutizione, modificazioni della voce, dolore alle orecchie, ferite o placche rosse o bianco-rossastre che sanguinano e tardano a rimarginarsi, difficoltà crescente a una corretta masticazione.
In presenza di uno di questi sintomi gli Odontoiatri raccomandano di rivolgersi ad uno specialista del cavo orale per esami più approfonditi.
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