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09 Aprile 2020

Categoria professionale più a rischio coronavirus: per Locatelli (ISS) è l’ASO

Lo afferma nella conferenza stampa della Protezione Civile delle 18. Intanto scoppia la polemica tra ANDI ed SIASO sul parere dell’INAIL sulle mascherine


Nel giorno in cui ANDI polemizza con il SIASO sulle indicazioni INAL sulle mascherine, le ASO diventano protagoniste anche nella oramai famosa conferenza stampa della Protezione Civile delle 18. Parlando della Fase 2 e dell’ipotesi di un graduale allentamento delle misure restrittive a livello regionale, il prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità dice che le "decisioni politiche che verranno prese dovranno, a mio avviso, avere carattere di ordine nazionale piuttosto che regionale valutando piuttosto i profili di rischio dei vari lavoratori".  

E proprio sull’ipotesi di dare un profilo di rischio alle attività ed alle categorie professionali, il prof. Locatelli sollecitato da un giornalista a fare un esempio di categoria più a rischio ed una con un rischio molto ridotto, il presidente del CSS indica tra i profili lavorativi a rischio, le “Assistenti alla Poltrona Dentistica”. “Rappresentano un modello di categoria professionale fortemente esposto ad un rischio di tipo professionale mentre chi invece lavora alla silvicoltura (la cura dei boschi) il rischio di contagio è marcatamente più basso”, ha detto.

Presidente Locatelli che informa come queste valutazioni sono all’ordine del giorno nelle valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico “per dare indicazioni alla politica”. 17:25  


Polemica ANDI vs SIASO 

Nasce da un post pubblicato sul sito dell'Associazione dal titolo “ANDI Brescia replica a SIASO sull'utilizzo dei DPI”, in cui il presidente della sezione bresciana di ANDI, dott. Giovanni Roveglia, e il consigliere Marco Santina “spiegano”, riferendosi all’articolo di Odontoiatria33 in cui davamo la notizia della risposta dell’INAIL ad un quesito del SIASO (documento inviato anche al Ministero della Salute), che indicava almeno nelle mascherine FFP2 quelle da adottare per le attività che determinano una produzione di aerosol.

“La comunicazione di questo sindacato -si legge nella nota- sembra indicare nelle mascherine FFP2 la soluzione al problema COVID-19 negli studi odontoiatrici. Purtroppo spesso la voglia di protagonismo e la scarsa precisione ci fanno cadere in imprecisioni e quindi in errori ai quali, spiace dover constatare, SIASO e la sua responsabile Sig.ra Magenga non sono nuovi”.

Poco più avanti scrive ANDI Brescia, inducendo il lettore a pensare che Odontoiatria33 avrebbe omesso parti del testo della risposta inviata da INAIL al SIASO scrive: “Leggendo con attenzione e senza tagli la risposta dell’INAIL infatti si parla di cure con carattere d’urgenza effettuate in questo momento di emergenza sanitaria e non di quando si riaprirà, si rimanda poi ad un approfondimento nel quale si tratta di pazienti sospetti COVID-19”.  

Odontoiatria33 ha pubblicato integralmente, virgolettando, la nota INAIL inviata al SIASO (nota su carta intestata INAIL che ci siamo fatti inviare per verificare, ma non abbiamo potuto pubblicare perchè non autorizzati).
Peraltro, il nostro articolo indicava chiaramente che l’INAIL si riferiva all’attuale emergenza sanitaria, e lo specificavamo nella prima riga dell’articolo.

Ecco come inizia il nostro articolo: “Per la gestione delle attività che rivestono carattere d'urgenza, nel contatto con pazienti/assistiti, dovranno essere messe in atto tutte le misure di prevenzione collettive e di protezione individuale in coerenza con le disposizioni normative emanate in relazione alla emergenza COVID-19 e con le linee guida OMS recepite dal Gruppo di Lavoro dell'Istituto Superiore dl Sanità”. 

Quindi, anche in questo caso la notizia data da Odontoiatria33 è vera e verificata ed indica che, in questa fase di emergenza,  l'INAIL precisa che "Qualora l'operatore sia esposto ad attività che determinano la produzione di aerosol, sarà necessario un livello di protezione almeno pari o superiore a DPI FFP2, anche in considerazione dell'impossibilità di mantenere la distanza interpersonale di un metro”. 


Per approfondire leggi anche: 

01 Aprile 2020: Mascherine: i chiarimenti di Ministero e ISS 

Sotto il video integrale delle conferenza stampa, il passaggio sulle ASO è al minuto 17:25




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