HOME - Cronaca
 
 
10 Giugno 2008

...è bello ciò che piace, ovvero la lunga tradizione dei denti neri

di Renato Torlaschi


Siamo abituati fin dall’infanzia ad accostare ai denti bianchi l’idea di bellezza e di salute e abbiamo una certa difficoltà a renderci conto che si tratta essenzialmente di un fattore culturale.
Migliaia di spot pubblicitari ci hanno talmente plasmati che oggi non ci accontentiamo più del colore naturale dei nostri denti. Sognamo un bianco assoluto, incoraggiati dal cinema, dalla televisione e dall’emergente business dello sbiancamento, che ci promette scintillanti sorrisi hollywoodiani.
Ma basta allontanarsi un po’, nel tempo o nello spazio, per capire che altre suggestioni e altri canoni estetici esistono. In Giappone, per esempio, molto tempo fa le donne usavano una tecnica chiamata ohaguro. Bruciavano ossidi ferrosi e li miscelavano con te nero, aggiungevano una pappa a base di riso, sake e caramello; raccontano le cronache che ne usciva un pigmento nero di pessimo odore. Serviva per preparare un inchiostro e per tingere tessuti di seta e di cotone. E anche per colorarsi i denti. Il termine ohaguro significa proprio denti neri e designa una moda durata quasi un millennio: dall’anno mille fino agli inizi del secolo scorso, quando scomparve solo perché venne proibita dalla legge di chi voleva trasformare il Giappone e dargli un’immagine più moderna.
Comunque, definire l’ohaguro una moda è probabilmente riduttivo, almeno se si pensa all’industria del glamour dei giorni nostri. La parola giapponese kuro è legata alle tenebre della notte, ma il nero è anche un colore amato dai samurai perché rappresentava la forza e la dignità e i buddisti lo associavano alla stabilità perché, se ulteriormente miscelato, prevale su ogni altro colore e si mantiene uguale a se stesso. Un intero universo di simboli che forse ha dato origine all’abitudine di inserire l’ohaguro tra le cerimonie che segnavano l’ingresso tra gli adulti delle giovani dell’alta società.
Secondo lo scrittore Junichiro Tanizaki, il nero dei denti doveva servire a mettere in risalto il contrasto con il bianco del volto, che veniva truccato di bianco, il tutto allo scopo di conformarsi a un’immagine estetica che dava grande valore a un viso dall’espressione fissa e immutabile, in cui non si potesse distinguere alcun cambiamento dell’umore. 
Non è necessario ricorrere alla letteratura giapponese e alle testimonianze di un passato lontano. Barbara Cohen è una psichiatra di San Francisco che ha soggiornato a lungo in Vietnam, a supporto delle truppe in guerra; tornata negli Stati Uniti ha continuato a interessarsi e a scrivere delle culture vietnamite e in generale del sud-est asiatico. Leggendo le sue cronache, veniamo a sapere che presso alcuni di questi popoli, tradizionalmente, si riteneva che solo le belve, gli animali selvatici e i demoni avessero denti lunghi e bianchi. Cohen ci racconta anche di un suo colloquio con una vecchia signora di Hanoi. Nguyen Thi Pham, pantaloni neri di satin, camicia di seta e braccialetti
di giada, appartiene a una famiglia benestante e, come tutti gli anziani, ama rievocare le storie della sua gioventù: descrive il giorno in cui, a 17 anni, le dipinsero i denti di nero. Fu necessario ripetere le applicazioni per tre volte perché la saliva tende a scolorire il pigmento e per un certo periodo la ragazza dovette evitare di mangiare cibi solidi e nutrirsi solo con bevande sorbite con una cannuccia. Alla fine del lungo rituale, venne decretato che Pham era “cresciuta e pronta per il matrimonio”.
Altre donne hanno narrato alla studiosa americana di aver riportato bruciature alle gengive, macchie e gonfiori, ma l’usanza era vissuta con la gioia di un momento significativo di  crescita e passaggio.
Da una regione all’altra dell’Asia, si incontrano altre pratiche che rimodellano i sorrisi in modi molto lontani dai nostri criteri estetici. Donne e uomini, in alcune popolazioni indonesiane e filippine, usano limare i propri denti. Pare che, secondo i Mentawai di Sumatra, limare i denti faccia parte di un esoterico processo di crescita spirituale.
La globalizzazione culturale sta facendo piazza pulita anche di queste usanze. Dollari, telefonini e denti bianchi per tutti?
Forse. Tuttavia, molto vicino al centro dell’impero, in aree emarginate come le periferie delle metropoli, ogni tanto succede qualcosa di strano. Abitudini nuove, o molto antiche, prendono piede. Tatuaggi, piercing e, in alcuni sorrisi, gioielli che luccicano. Denti pitturati di nero no, non sono ancora stati segnalati. Per ora.

GdO 2008; 8

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

Lo studio determina l'accuratezza dei segni clinici per la diagnosi precoce di erosione dentale in una popolazione di giovani adulti

di Lara Figini


Immagine di repertorio

Lo studio in vitro indaga l’effetto di diverse concentrazioni di resveratrolo sull’erosione iniziale dello smalto dentale

di Lara Figini


Per promuovere la remineralizzazione è possibile un’azione sinergica tra le proteine della matrice dello smalto, in particolare il peptide...

di Arianna Bianchi


Stiamo assistendo sempre più a fenomeni che sembrerebbero avere evoluzioni inaspettate, dice il prof. Gaglini che si chiede: la classe odontoiatrica assume comportamenti univoci? ...

di Massimo Gagliani


Grazie ai microRepair® il prodotto è efficace nella riparazione e nella remineralizzazione dello smalto


Un'analisi bibliometrica degli studi pubblicati dal 2001 al 2024 ha analizzato tendenze e sviluppi dello sbancamento dentale professionale e domiciliare


La revisione ha incluso gli studi solo in vivo che valutassero gli effetti dei gel sbiancanti HP e/o di perossido di carbammide (CP) sulla risposta infiammatoria nel tessuto...

di Lara Figini


Il rischio di sviluppare una sensibilità moderata o grave è 4 volte superiore nel gruppo placebo: lo studio pubblicato su JADA di aprile


Immagine di repertorio

Lo studio valuta la sensibilità dentale dopo l’applicazione topica di un gel desensibilizzante sperimentale contenente ibuprofene e arginina

di Lara Figini


La linea White Beauty Professional si basa su sbiancanti chimici come perossido di idrogeno e di carbammide, ma anche sulla scienza dell'effetto ottico


Altri Articoli

Rossi: “serve etica e non si accettano richieste di amicizia dai pazienti”. Di Donato (CAO): l’informazione deve essere veritiera ed attenzione a non incorrere in violazioni deontologiche


Alberto Siracusano il presidente. Al prof. Enrico Gherlone la presidenza della prima sezione, al prof. Lo Muzio la vice presidenza della seconda


La RAI sta inviando comunicazioni via PEC che chiedono il versamento del canone speciale dovuto ad imprese e professionisti. Ecco quando si è tenuti a pagare e quando no


Alcuni chiarimenti sulla nuova delibera che conferma il termine per acquisire i crediti ECM relativi al triennio 2020-2022, attiva il sistema di crediti compensativi e della premialità


Era attiva a Brescia dal 2018. Alla base problemi economici e le dimissioni del direttore sanitario, non pagato d 6 mesi. La reazione della CAO bresciana a della politica


Un team di ricercatori dell’Università di Washington sta sviluppando un innovativo dispositivo portatile per monitorare la salute parodontale


Dalla Regione Lazio nuove linee di indirizzo per la prescrizione antibiotica in odontoiatria, elaborate dalla Commissione Regionale del Farmaco


Ospiti prestigiosi, confronti internazionali, tanta formazione continua: il lusinghiero bilancio del Congresso Internazionale in Sardegna


Immagine di repertorio

I NAS intendono attivare controlli a tappeto in tutto il Piemonte. La CAO di Torino invita i cittadini a verificare che il proprio dentista sia iscritto all’Albo


Stando ad una ricerca transalpina, l’informazione sarebbe scarsa visto che l’85% dei francesi afferma di essere ignorante sulle malattie gengivali


Una triste vicenda di cronaca riporta di attualità i rischi da anestesia locale, ne abbiamo parlato con il dott. Gianni Barbuti, segretario nazionale SIOF


Gli abbonati, al termine della lettura dei nostri approfondimenti scientifici, possono scaricare una dichiarazione da presentare al proprio Ordine per il riconoscimento della formazione svolta


Uno studio mostra la registrazione biologica dei danni alla salute orale correlati al fumo all'interno della struttura dentale


La Commissione ECM ha approvato una serie di delibere che introducono maggiore flessibilità per regolarizzare la propria posizione formativa. Lo anticipa il presidente FNOMCeO, Filippo Anelli.


 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Come calcolare il valore dello studio

 
 
 
 
chiudi