Negli ultimi anni l'odontoiatra si trova sempre più frequentemente a dover effettuare interventi chirurgici su pazienti in terapia cronica con l'aspirina. L'aspirina è genericamente usata come analgesico, antipiretico,e agente anti-infiammatorio.
Ha però anche l'azione di inibire irreversibilmente l'aggregazione piastrinica , a partire da 1 ora dall' ingestione, e questo effetto termina con la vita utile delle piastrine (7-10 giorni). Quando le piastrine sono inibite l'emostasi primaria si verifica con maggior difficoltà, aumentando i tempi di sanguinamento e conseguente coagulazione.
In vista di questi effetti, l'aspirina è ora ampiamente utilizzata quindi anche nella prevenzione di malattie cardiovascolari, nei casi di Alzheimer e di alcuni tipi di cancro. Ecco perché i pazienti in terapia cronica con aspirina sono sempre di più e l'odontoiatra si trova quindi sempre più spesso a dover gestire problematiche di sanguinamento profuso, difficoltà di emostasi in seguito agli interventi chirurgici. Ma che fare allora in questi casi: sospendere l'aspirina per i giorni antecedenti all'intervento oppure no? Su questo punto bisogna ammettere che regna la confusione più totale: c'è chi non la sospende, c'è chi la sospende solo il giorno stesso dell'intervento, chi da alcuni giorni prima, chi da molti giorni prima, con i rischi correla per la salute del paziente.
Ma cosa è meglio per il paziente?
In un recentissimo studio di maggio 2015 pubblicato su Oral Surgery Oral Medicine Oral Pathology Oral Radiology è stata condotta una revisione sistematica con metanalisi per stabilire se l'aspirina dovesse essere sospesa prima di un'estrazione dentale. Gli autori hanno condotto una revisione della letteratura mondiale in lingua inglese e cinese di tutti gli studi randomizzati controllati (RCT) e degli studi controllati non randomizzati (CT) che mettessero a confronto estrazioni dentarie condotte in pazienti in terapia con aspirina cronica con quelle condotte nei pazienti non in terapia con questa. Gli articoli inclusi alla fine nella revisione sono stati 10 (3 RCT e 7 CT).
I risultati di questa metanalisi hanno dimostrato che il rischio di emorragia postoperatoria è significativamente maggiore nei pazienti in terapia con aspirina (rischio relativo [RR] ¼ 2,46; 95% intervallo di confidenza [CI]: 1,45-4,81), ma il tempo di sanguinamento (BT) non è
significativamente differente tra i due gruppi (differenza media standardizzata [SMD] ¼ 0,63; IC 95%: 0,04-1,31).
Non ci sono dati certi che il tempo di sanguinamento o il grado di emorragia
siano più prolungati nei pazienti
in terapia con aspirina a lungo termine ,per cui, per il benessere del paziente, è bene
non far sospendere, prima di un intervento chirurgico dentale , l'aspirina. Piuttosto vanno utilizzati supporti alternativi per ottenere una corretta emostasi quali
ad esempio, l'uso di garze emostatiche, agenti antifibrinolitici,
spugne di fibrina etc... In questo modo si evitano rischi per la salute del paziente legati alla sospensione del farmaco.
A cura di: Lara Figini, Coordinatrice Scientifica Odontoiatria33
Bibliografia:
Should aspirin be stopped before tooth extraction? A meta-analysis.
Zhao B, Wang P, Dong Y, Zhu Y, Zhao H.
Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol. 2015 May;119(5):522-30.
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