E’ il nuovo progetto del prof. Guastamacchia che ha deciso di sensibilizzare i componenti del Team odontoiatrico sull’importanza di mantenere corretti stili di vita anche durante le ore di lavoro
Uno stile di vita rigoroso e salutare anche e soprattutto sul posto di lavoro può prevenire acciacchi e problemi fisici e mentali. La dimostrazione è la vitalità, lucidità e voglia di fare del prof. Carlo Guastamacchia (nella foto) che a 92 anni compiuti ha deciso di sensibilizzare i componenti del Team odontoiatrico sull’importanza di mantenere corretti stili di vita anche durante le ore di lavoro Lo abbiamo sentito per approfondire e saperne di più di questo suo nuovo progetto.
Prof. Guastamacchia, perché la scelta di voler girare l’Italia con un corso e nuove conferenze per promuovere l’importanza di vivere in modo “sano” anche la gironata di lavoro?
Ho fatto questo perché, nel corso di tutto l’apprendimento, sia universitario che, successivamente, dell' ECM, non ho mai riscontrato un solo caso che trattasse, in modo approfondito, le modalità con cui gestire il nostro corpo e la nostra mente. In particolare mi è sempre apparsa molto grave questa lacuna, perché si tratta di utilizzare, con le dovute attenzioni, quelli che sono i "motori e strumenti” fondamentali per la gestione ottimale della nostra professione. Scrivo questo perché è definitivamente assodato come la corretta performance professionale sia stretta conseguenza del mantenimento in condizioni ottimali di corpo e mente del professionista.
Fare il dentista, ma anche l’igienista dentale e l’Aso è un lavoro molto stressante. Quali sono i segnali precoci di stress e burnout che un dentista dovrebbe riconoscere, e quali strategie pratiche consiglia per affrontarli prima che diventino un problema grave?
Secondo me dentista e collaboratori possono commettere un errore molto grave fin dall’inizio della professione. Errore molto grave significa non comprendere che lavoro e vita privata costituiscono un “contesto" costantemente interdipendente. Ecco allora lo scotoma d’approccio: non contestualizzare insieme lavoro e vita privata, e non applicare le stesse leggi fondamentali ai diversi momenti della giornata e di tutta l’esistenza. I più chiari e precoci sintomi di questo stress sono costituiti dall'insoddisfazione di ogni giornata lavorativa, con debilitante stanchezza circadiana ed un continuo disagio nei rapporti con pazienti e/o collaboratori. Quanto a strategie e consigli compensatori, mi è indispensabile un Corso specifico, di alcune ore, per indicare come correggere questi pericolosi standard negativi.
Può suggerire alcune tecniche ed attività da utilizzare durante le pause, o alla fine della giornata, per ridurre lo stress accumulato?
Certamente: nei miei Corsi inizio partendo dal principio di accomunare corpo e mente tra le cause di deficienze che possano verificarsi in concreto. Partendo da questo principio utilizzo, al riguardo, lo schema dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO), fondamentalmente per il capitolo riguardante le cosiddette “malattie non trasmissibili”. Quanto alle “trasmissibili" si tratta di insidie alla nostra salute tipicamente provocate da germi e virus vari: capitolo diverso da quello trattabile dal sottoscritto, con le prescrizioni insegnate dall’OMS e gestite mediante la “mia” ergonomia.
Dentisti e Team odontoiatrico lavorano in posizioni statiche per lunghe ore. Quali accorgimenti ergonomici consiglia per prevenire problemi muscolo-scheletrici e migliorare la postura durante le sessioni cliniche?
Questo è il punto chiave, che l’OMS colloca, perentoriamente, al primo posto tra le misure salutistiche da applicare. Punto valido, si badi attentamente, per qualsiasi persona e qualunque sia il suo lavoro svolto, ma ancorar più importante per operatori odontoiatrici, dato il loro problema specifico, costituito da lavoro confinato, sedentario e dai comportamenti interpersonali spesso inevitabilmente stressanti.
Quanto è importante integrare l'attività fisica nella routine quotidiana, e quali tipi di esercizi specifici possono aiutare a compensare gli effetti negativi del lavoro sedentario?
Quanto alle modalità da mettere in atto basta qui segnalare che è importante un tipo specifico di attività fisica per-operatoira (durante il lavoro) e uno di tipo generale, cioè indipendente dalle ore professionali. Si può dire, in modo estremamente riassuntivo, che l’attività fisica per (o intra-) operatoria deve basarsi su esercizi di stretching, mentre quella extra-operatoria deve basarsi su esercizi aerobici, di potenziamento muscolare e dell’equilibrio.
Quali misure preventive si possono adottare per evitare problemi fisici a lungo termine?
Anche qui la guida di comportamento è costituita dai 9 principi dell’OMS, che prescrivono comportamenti adeguati riguardo all' alimentazione, al rispetto dei ritmi circadiani, alle precauzioni di prevenzione generale, eccetera. Il tutto, come accennato in principio, per ben coordinare il nostro “vissuto” professionale con quello genericamente umano, familiare, sociale.
Che tipo di abitudini quotidiane consiglia di adottare (o evitare) per mantenere un equilibrio tra lavoro e benessere personale nel lungo termine?
Risposta estremamente complessa, che si può tentare di sintetizzare ricorrendo alla saggia raccomandazione tradizionale: equilibrio, equilibrio, equilibrio. Detto, questo, con la conseguente, ulteriore raccomandazione…evitare ogni eccesso, qui facilmente gestibile, date le poche righe di questo nostro simpatico incontro.
Su questi temi ha deciso di organizzare delle giornate formative. Come si compongono e dove i nostri lettori possono trovare informazioni?
Sto completando la composizione di un Corso (solo frontale, niente webinar!) articolato in due diverse modalità, di 2 o 6 ore. Di questo presto verrà data notizia, attraverso le consuete modalità di presentazione. Per informazioni potete scrivere a questo indirizzo mail: info@arianto.it
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