Alcune considerazioni del dott. Campolongo (CIPOOOCMF-ANPO) sul percorso da intraprendere per permettere d'investire sull’assistenza sanitaria pubblica
Gli argomenti proposti da Odontoiatria33 in questi ultimi giorni di settembre - “Prevalenza e gravità della carie in Italia in rapporto alle condizioni socioeconomiche” con i dati dello studio italiano su bambini di 12 anni pubblicato su Scientific Report, “Quale prevenzione per il futuro della nostra salute” di Luigi Paglia, “Prevenire è certamente meglio che curare. Ma quando serve curare il dente? il DiDomenica di Norberto Maccagno e “CAO, ENPAM ed ANDI incontrano il Ministro Speranza” - offrono lo spunto per alcune riflessioni.
Per altro, l’esigenza di riannodare il filo di alcune sollecitazioni venute da più parti nell’ambito delle politiche sanitarie odontoiatriche è aspetto che appare ineludibile, in quest’ultimo scorcio dell’anno, se è reale la volontà di ricercare una proposta condivisa.
La stessa riapertura delle scuole rappresenta il segnale inequivocabile che l’emergenza Covid19, per quanto non risolta sul piano sanitario, deve comunque essere superata dopo che il lockdown ha congelato gran parte delle attività produttive, da quelle industriali e artigianali a quelle culturali e del terziario.
Nel contempo, la crescente consapevolezza della importanza del servizio sanitario nazionale, quale effetto delle difficoltà incontrate nell’affrontare l’emergenza Covid19, ha portato vari esperti a nuove e diverse riflessioni su quanto è indispensabile fare.
La necessità di un cambiamento culturale che consenta di investire nuove risorse per un'assistenza sanitaria di alto valore, che sia equa, appropriata ed efficiente, in grado di contribuire ad una nuova partecipazione e connessione sociale, è da più parti sentita quale esigenza e avanzata quale proposta.Per quanto concerne il servizio sanitario nazionale, quindi, è questo il momento più adatto per pensare e per realizzare la sanità del futuro: si tratta di condividere un’idea di politica sanitaria che sappia dare risposte adeguate ai problemi di salute, vecchi e nuovi.
Per contribuire a concretizzare un’idea di politica sanitaria odontoiatrica, se vogliamo continuare a parlare di livelli essenziali di assistenza (LEA) e di servizio sanitario nazionale (SSN) dobbiamo pensare a quali sono i problemi di salute prioritari ai quali vogliamo dare una risposta.
In questo compito ci viene in aiuto l’indagine pubblicata da Scientific Report che indica la necessità di un forte investimento nell’età evolutiva in quanto sono state osservate tra i bambini che vivono nel Sud e bambini che vivono nelle sezioni del Nord (Ovest / Est) e Centro Italia differenze statisticamente significative nella percentuale di bambini affetti da lesioni cariose profonde: “Findings show that less than a third of the population is caries-free, with a quite strong difference between Northern and Southern Italy” (Caries severity and socioeconomic inequalities in a nationwide setting: data from the Italian National pathfinder in 12‑years children - Scientific Reports (2020) 10:15622).
Questi dati orientano per ritenere prioritario un forte investimento sull’età evolutiva: stabilire con chiarezza quale tipologia di prestazioni erogare secondo le indicazioni delle Linee guida ministeriali ( … visita, valutazione rischio carie, piano individuale di prevenzione, screening, igiene, sigillature, otturazioni, ...) edefinire il fabbisogno di risorse strutturali, organizzative e professionali necessarie per assicurarne l’erogazione alla popolazione target, diventano passaggi imprescindibili.Nell’ultima seduta del Gruppo tecnico in materia di odontoiatria (GTO) presso il Ministero della Salute, dicembre 2019, il Collegio ha presentato un documento di indirizzo – “Indicazioni per la presa in carico odontostomatologica del paziente pediatrico nel Servizio Sanitario Nazionale”, nel quale – per assicurare la fruizione dei livelli essenziali di assistenza odontoiatrici ai soggetti in età 3-14 anni, obiettivo ritenuto prioritario in un’ottica di efficacia degli interventi preventivi e curativi e di sostenibilità – si analizzano i criteri di appropriatezza per l’erogazione delle prestazioni, si propongono le modalità di presa in carico odontostomatologica del paziente pediatrico, si individuano i requisiti strutturali, strumentali, professionali ed organizzativi e si stabiliscono gli standard minimi necessari.
CAO, ed ANDI nell’incontro con il Ministro Speranza, “propedeutico alla creazione di un rapporto collaborativo rivolto alla soluzione dei principali problemi che riguardano da una parte la gestione della salute orale dei cittadini e dall’altra le necessità degli Odontoiatri italiani”, sembrano dimenticare che presso il Ministero è operante il Gruppo tecnico sull’odontoiatria, gruppo istituito per “elaborare documenti di indirizzo in materia di salute orale e studiare ogni altra problematica in materia di salute orale relativamente alla prevenzione delle patologie del cavo orale, all'odontoiatria di comunità, alla lotta all'abusivismo professionale, agli aspetti inerenti alla professione di odontoiatra, agli aspetti inerenti la formazione professionale continua degli operatori del settore.
Come ricordato da due autorevoli componenti il GTO, i professori Marzo e Gatto, past-president SIOI, “il Ministero della salute ha sempre ritenuto opportuno assicurare la partecipazione delle più importanti rappresentanze istituzionali, scientifiche e professionali del mondo odontoiatrico. Inoltre, sulla base di specifici temi in discussione, di volta in volta hanno partecipato ai lavori rappresentanti di altri Uffici del Ministero concorrenti in materia di odontoiatria appartenenti alla Direzione generale della programmazione sanitaria e alla Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del S.S.N., nonché, ove necessario, esperti esterni”. (Odontoiatria33 - 19 Maggio 2020).
In considerazione del particolare momento storico, con i rischi e le opportunità che presenta, l’auspicio del CIPOOOCMF-ANPO è che, volendo adottare un atteggiamento concretamente costruttivo per dare corpo ad una reale politica odontoiatrica, il GTO sia considerato l’interlocutore privilegiato capace di dare voce a tutte le rappresentanze, pubbliche e private, dell’odontoiatra italiana per quella “interlocuzione continua e costruttiva, tale da consentire di affrontare gli argomenti esistenti con il comune intento di individuare le soluzioni e far funzionare al meglio l’odontoiatria italiana, rendendo un migliore servizio per tutti i cittadini e i professionisti coinvolti” auspicata da ANDI nel recente incontro con il Ministro Speranza.
Fulvio Campolongo: Segretario Collegio Italiano Primari Ospedalieri Odontoiatria Odontostomatologia Chirurgia Maxillo Facciale – ANPO
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