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05 Giugno 2025

Università, via libera alla riforma

Il Ministro Bernini firma il decreto di attuazione: semestre unico ma rimane numero programmato mentre i test diventano 3. Ecco come funzionerà

Norberto Maccagno

MinistroBernini

Con la firma da parte della ministra dell’Università Anna Maria Bernini del decreto di attuazione, la riforma dell’accesso a medicina, odontoiatria e veterinaria diventa operativa già dal prossimo anno accademico 2025-2026. Riforma che prevede un semestre aperto a tutti e la possibilità, in caso non si riesca ad entrare, di iscriversi ad un corso di laurea “affine”, senza perdere i tre esami dati.  

Con il nuovo decreto, spiega la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini (nella foto) in una nota, “Abbiamo definito i termini di accesso al Semestre individuato le tre materie su cui gli aspiranti medici dovranno prepararsi e indicato le modalità d’esame. Stiamo completando una riforma che è parte integrante della piena attuazione del diritto allo studio. Non più generici test d’ingresso che mortificano ambizioni e preparazione, ma attività formative ed esami in cui ogni studente potrà misurare la propria attitudine. Condividiamo il sogno di diventare medici. Ma vogliamo anche che agli studenti non siano precluse altre possibilità. Per questo ci sarà l’iscrizione obbligatoria a ‘corsi affini’, dove gli studenti qualora non riuscissero a proseguire al secondo semestre di medicina potranno vedere riconosciuti i Crediti formativi acquisiti. Lo studente è al centro. Il suo tempo valorizzato. Le sue ambizioni tutelate”.  

Ecco come funzionerà.  

Semestre libero  

La riforma prevede l’istituzione di un “Semestre aperto” con accesso libero con la contemporanea iscrizione a un altro corso di studio “affine”. L’iscrizione dovrà essere effettuata tramite la piattaforma on line www.universitaly.it e la domanda inviata entro il mese di luglio (le date esatte saranno comunicate successivamente dal Ministero dell’Università e della Ricerca).  

Al momento dell’iscrizione dovrà essere indicata la sede in cui frequentare il semestre aperto insieme al corso affine scelto. Ciascuno studente dovrà anche indicare almeno 9 altre sedi (per un totale di 10 scelte) alternative e almeno 10 sedi preferite per l’iscrizione al corso affine per la prosecuzione al secondo semestre.

Le attività formative del primo Semestre inizieranno il 1° settembre e termineranno entro il 30 novembre.  

Le Università, nell’esercizio della loro autonomia, chiarisce il MUR, disciplineranno la metodologia didattica per l’erogazione delle attività formative, possibile la didattica online. Dal 2026-2027, gli Atenei dovranno procedere anche all’adeguamento dei piani di studio dei corsi affini.   Il semestre aperto potrà essere ripetuto fino a tre volte, anche non consecutive.    

Tre gli insegnamenti chiave del Semestre aperto: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ciascuna materia permetterà di avere 6 crediti formativi (CFU) per un totale di 18. In caso di superamento di tutti e tre gli esami, i crediti avranno il pieno riconoscimento anche nell’eventualità dell’immatricolazione al Corso affine.  

I Corsi affini sono individuati tra quelli delle classi di laurea in Biotecnologie (L-2), Scienze Biologiche (L-13), Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Farmacia e Farmacia Industriale (LM-13), Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali (L-38), nonché alcuni corsi tra quelli delle Professioni sanitarie (scelti in base a criteri oggettivi e aggiornati annualmente dal MUR). Ad oggi il Ministero non ha ancora dato indicazioni. Gli studenti potranno iscriversi ai corsi affini anche in sovrannumero ma solo fino al 20% dei posti disponibili. Da capire cosa succederà agli studenti che non sono entrati e che non rientrano neppure in quel 20% e su quale base verranno selezionati, ipotizzabile attraverso la posizione in graduatoria unica.

Costi. Se prima della riforma per tentare il test bastava pagare una quota (mediamente 100 euro) per sostenere l’esame (poi c’erano gli eventuali costi per prepararsi al test), oggi l’aspirante medico, odontoiatra o veterinario dovrà probabilmente pagare oltre alla retta di iscrizione anche quella del primo semestre o quella dell’intero anno accademico, ma questo non è ancora chiaro. Unica cosa specificata nel Decreto è che con l'iscrizione al semestre unico lo studente sarà anche contemporaneamente iscritto al semstre del corso affine scelto, senza però aver l'obbligo di frequenza e neppure di pagare la retta del primo semestre, ovvero pagherà solo una retta.

Per chi è già iscritto in un altro corso di medicina, odontoiatria o veterinaria, anche in un Ateneo non statale, e vuole cambiare facoltà e corso, dovrà iscriversi al semestre filtro per poter accedere ai nuovi corsi, salvo dimostrare di aver già frequentato gli insegnamenti previsti.

La graduatoria nazionale  

Come per i precedenti test di ammissione i posti, decisi sulla base del fabbisogno e delle capacità formative dei singoli atenei, saranno assegnati attraverso una graduatoria unica e nazionale.  

Al termine del semestre libero, ciascuno studente dovrà affrontare gli esami di profitto sui tre insegnamenti. Le prove, comunica il MUR, saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Ad organizzarle saranno gli Atenei. Ciascun aspirante studente avrà a disposizione due appelli per insegnamento, a distanza di almeno quindici giorni l’uno dall’altro. Il primo appello si svolgerà nella seconda metà di novembre e il secondo appello nella prima metà di dicembre. Le date precise saranno stabilite dal MUR.  

La prova di esame consiste nella somministrazione di 31 quesiti per ognuna delle 3 materie del Semestre aperto, per un totale di 93 domande: 15 a risposta multipla con 5 opzioni di risposta - di cui solo una corretta - e 16 a completamento. Per ogni prova si avranno a disposizione 45 minuti.  

I punteggi conseguiti nei singoli esami saranno validi per la formazione della graduatoria nazionale. Il voto sarà espresso in trentesimi con la possibilità anche della lode. È attribuito 1 punto per ogni risposta esatta, 0 per ogni risposta omessa, -0,25 per ogni risposta errata. Per tutte e tre le prove il punteggio massimo complessivo è di 93 punti. Il punteggio minimo per poter accedere alla graduatoria nazionale non dovrà essere inferiore a 18/30 in ogni singola prova.  


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