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13 Settembre 2017

Presentata la revisione delle Raccomandazioni cliniche con implementazioni su comunicazione ed odontoiatria digitale. Il Ministero conferma: in linea con la riforma Gelli


Dopo la prima stesura pubblicata nel 2014, il Gruppo Tecnico sull'Odontoiatria ha terminato l'elaborazione della revisione delle Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia che sono state presentate questa mattina al Ministero della Salute dal prof. Enrico Gherlone, presidente del Collegio dei Docenti, insieme al Coordinatore del Gruppo Tecnico sull'Odontoiatria Giovanni Nicoletti, al Direttore Generale del personale e bilancio del Ministero della Salute Giuseppe Celotto, al Direttore Generale delle Professioni Sanitarie Rossana Ugenti, al Presidente del CIC Gianfranco Carnevale, al Presidente ANDI Gianfranco Prada, al Presidente AIO Fausto Fiorile che ha portato i saluti del presidente CAO Giuseppe Renzo impossibilitato a partecipare, al Presidente ADI Roberto Gatto, al Segretario Generale SUMAI Antonio Magi e dell'Esperto del Ministero della Salute sull'odontoiatria gen. Franco Condò.

"La revisione delle "Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia" -scrive nella presentazione il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin, si è resa necessaria in considerazione del cambiamento dell'evidenza scientifica, dell'immissione in commercio di nuovi materiali e dell'utilizzo di nuove tecnologie, specie in ambito protesico".

"L'individuazione di raccomandazioni cliniche chiaramente definite e rese pubbliche -continua il Ministro - può facilitare la condivisione degli obiettivi e dei percorsi terapeutici tra odontoiatra e paziente, migliorare la comunicazione e, in ultima analisi, accrescere la fiducia sia nei riguardi del proprio specifico professionista che del "sistema delle cure" più in generale".

La revisione ha visto il coinvolgimento dei medesimi attori della prima edizione ed è stata redatta, con il coordinamento del Ministero della Salute, da un ampio gruppo di esperti delle singole branche odontoiatriche e dopo revisione esterna da parte delle più importanti e rappresentative Associazioni professionali, oltreché della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale della FNOMCeO.

Scopo del documento è la definizione di indirizzi tecnici di livello nazionale sia di natura clinica che di appropriato utilizzo, in ambito odontoiatrico, di attrezzature e materiali. Inoltre, il documento riporta indicazioni su come evitare l'erogazione di prestazioni di qualità non accettabile, in modo da prevenire conseguenti rischi per la salute.

Soddisfatto del lavoro svolto il prof. Enrico Gherlone, presidente del Collegio dei Docenti, ma "ideatore" e primo sostenitore del progetto quando era consigliere per l'odontoiatria del Ministro della Salute prof. Ferruccio Fazio.

"Questa fatica è stato uno dei primi esempi di collegialità del mondo odontoiatrico a tutela della salute del cittadino troppo spesso preda di mercificazioni della professione ed il fatto che siano utilizzate grandemente in odontoiatria forense ne spiega la loro notevole validità e quanto siano necessarie" ricorda ad Odontoiatria33 il prof Gherlone.

"La scienza progredisce e da quel lontano 2009, quando cominciammo a lavorare alla prima stesura, era necessaria una profonda revisione che è stata eseguita con tutti i maggiori studiosi di questa materia riuniti in specifici gruppi, sotto il coordinamento deontologico della CAO e la supervisione professionale riguardo la loro percorribilità fornita dalla associazioni professionali" ricorda il prof. Gherlone. "Le Società scientifiche assieme al Collegio dei docenti hanno dato un grandissimo contributo di competenze professionali e posso dire che il decreto Gelli in parte ha seguito la nostra idea originale che ne dimostra l'effettiva positività".

L'aggiornamento 2017 è stato predisposto con la stessa procedura della prima edizione, ma con una più chiara metodologia di ricerca delle evidenze scientifiche e una nuova struttura grafico-editoriale, spiegano dal Ministero.

Il documento prodotto è stato validato dal GTO e sottoposto al vaglio del Consiglio Superiore di Sanità che ha espresso parere favorevole in merito ai contenuti tecnici ed alla qualità metodologica utilizzata per la stesura dello stesso.

Tra le novità di questa edizione, oltre agli aggiornamenti clinici e tecnici che si sono resi necessari con l'evolversi della professione e della ricerca scientifica, sono stati inseriti due nuovi aspetti che:

  • La comunicazione, giudicata come "elemento indispensabile nel rapporto dentista paziente".
  • L'odontoiatria digitale protesica in cui viene confermata la possibilità per l'odontoiatra di realizzare in studio anche la corona attraverso strumenti "chair side".

Le Raccomandazioni cliniche saranno tradotte in lingua inglese, a cura del CIC, e divulgate attraverso le varie federazioni e società scientifiche europee. ANDI le presentarà venerdì 15 settembre durante il 62° Congresso Scienifico in programma a Riccione e le distribuirà in formato cartaceo ai propri soci.

Interessante anche il commento dello stesso Ministero della Salute che ha voluto chiarire che la pubblicazione delle Raccomandazioni cliniche in odontoiatria "assume particolare importanza nel nuovo quadro ordinamentale di razionalizzazione del modello di responsabilità professionale definito dalla legge 8 marzo 2017, n. 24, il cui articolo 5 valorizza particolarmente le raccomandazioni cliniche elaborate dalle Istituzioni pubbliche".

Giusto qualche giorno fa Odontoiatria33 evidenziava le difficoltà per le società scientifiche odontoiatriche per la stesura delle linee guida di venire riconosciute secondo quanto dettato dal decreto ministeriale, e che potesse essere lo stesso Gruppo Tecnico sull'Odontoiatria a prendersi in carico l'onere di stilare le Linee guida riconosciute dal Ministero e richiedete dal Ddl Gelli.

Norberto Maccagno

A questo link il testo completo della versione 2017 delle Raccomandazioni Cliniche

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