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01 Aprile 2014

Profilo dell'ASO, si attende ancora l'approvazione della Stato Regioni. Da Palazzo Chigi ci dicono: non è ancora calendarizzata la discussione


Fulvia Magenga, segretario SIASOFulvia Magenga, segretario SIASO
Era il 15 settembre 2011 quando l'allora Ministro della Salute Ferruccio Fazio scriveva alla Conferenza Stato Regione inviando l'ipotesi di profilo professionale di Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO).
Dopo un lungo iter di valutazione la Commissione Salute della Sato Regione nella riunione del 12 marzo scorso avrebbe approvato il testo che dovrà ora essere approvato dalla Conferenza Stato Regioni e poi inviato al Governo per la stesura del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

A confermarci l'ok della Commissione Sanità è il consigliere regionale della Lombardia Carlo Borghetti (Pd) che da tempo segue gli sviluppi della vicenda.
Conferma che, però, non arriva dalla Stato Regioni. Secondo le dichiarazioni che come Odontoiatria33 abbiamo raccolto negli uffici della Sezione Sanità e politiche sociali della Stato Regioni, il testo non è ancora arrivato al tavolo della Conferenza e di conseguenza non è neppure stata calendarizzata l'istruttoria necessaria per la sua stesura, discussione ed approvazione.

Nei giorni scorsi erano girate voci di una approvazione del profilo dell'ASO e della trasmissione del documento al Governo.

Stando a quanto siamo riusciti a sapere, il testo uscito dalla Commissione non si discosta di molto da quanto inviato a suo tempo dal Ministro Fazio anche se il documento mette dei paletti precisi sulla formazione delle future ASO e sul riconoscimento della formazione di quelle attualmente in attività.

Secondo l'intesa uscita dalla Commissione Salute, per diventare Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO) si dovrà frequentare uno specifico corso di formazione finalizzato a svolgere come dipendenti l'assistenza agli odontoiatri ed ai professionisti del settore e le varie mansioni già contemplate nel contratto di lavoro e conseguire un attestato.
L'attività formativa sarà demandata alle Regioni che definiranno ed organizzeranno i corsi seguendo quanto sarà indicato nel testo che dovrà essere approvato.
I corsi, realizzati da istituti ed enti accreditati dalle Regioni, dovranno avere una durata non inferiore alle 700 ore suddivise in 300 di teoria ed esercitazioni e 400 di tirocinio. I corsi dovranno essere strutturati in due moduli: uno base di 150 ore di cui 20 dedicate alle esercitazioni e 100 ore di tirocinio. Il secondo modulo, professionalizzante, sarà di 150 ore di teoria di cui 30 ore dedicate alle esercitazioni e 300 ore di tirocinio. Al termine del corso è previsto un esame finale.
Spetterà invece alle Regioni e Provincie Autonome stabilire le regole per "qualificare" le figure che già operano nello studio odontoiatrico come assistenti alla poltrona riconoscendo il percorso formativo già effettuato o chiedendo una integrazione alla formazione già acquisita.

Soddisfatta Fulvia Magenga (nella foto), segretario del SIASO, il sindacato delle Assistenti Studio Odontoiatrico.
"Quanto mi dice mi coglie di sorpresa, mercoledì scorso ci avevano detto che il profilo era stato inviato dalla Stato Regioni al Governo per la firma".
"Comunque il testo che mi hanno presentato, quello uscito dalla Commissione, mi sembra ottimo, soddisfa le esigenze della ASO, degli odontoiatri che cercano collaboratrici serie e preparate e garantisce l'esistente. Non mi sembra possa essere criticato da nessuno. Mi auspico che dopo tutti questi anni di discussioni potremo a breve ottenere quel riconoscimento che ci spetta".

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