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01 Dicembre 2009

I dentifrici all’aloe vera sono efficaci?

di Debora Bellinzani


La “fortuna” dell’aloe vera come sostanza curativa è altalenante: è stata molto utilizzata nell’antichità per lenire ferite e bruciature o come lassativo, mentre oggi non sempre gli studi che ne valutano l’efficacia giungono a risultati univoci ed entusiasmanti. Una recente ricerca indiana, però, ha messo un punto fermo riguardo al possibile uso delle sostanze derivate da questa pianta nell’ambito delle cure orali: il gel dentifricio a base di aloe, infatti, ha dimostrato di poter essere addirittura superiore ai comuni dentifrici nel mantenere i denti in salute.
“La nostra sperimentazione ha paragonato il gel dentifricio contenente estratti di aloe con due paste dentifricie molto diffuse e di provata efficacia” descrive George Dilip, ricercatore presso il dipartimento di pedodonzia e odontoiatria preventiva dello Yenepoya Dental College Hospital di Mangalore, in India. “Il risultato è stato molto positivo: il gel all’aloe ha dimostrato una capacità di eliminare la microflora orale patogena e di prevenire la formazione di carie nella medesima misura, e in alcuni casi in misura superiore, rispetto ai due comuni dentifrici.”
L’aloe vera ha una lunga storia come rimedio curativo: è citata in antichi testi sumeri (2200 a.C.) ed egizi (1500 a.C.) ed è stata utilizzata anche nelle epoche successive come lassativo, per lenire infiammazioni esterne, per curare scottature, per fermare il sanguinamento e per alleviare le irritazioni dei tessuti orali. Oggi è noto che il lattice estratto dalla pianta contiene antrachinoni, le sostanze con azione antibatterica cui l’aloe vera deve le proprietà dimostrate nello studio. Nel panorama della letteratura internazionale, però, solo alcune delle proprietà tradizionalmente attribuite all’aloe hanno avuto dimostrazione scientifica: secondo una revisione sistematica pubblicata dal British Journal of General Practice, l’aloe è in grado di alleviare patologie dermatologiche come la psoriasi e l’herpes genitale e di ridurre i lipidi nel sangue, mentre non sarebbe certa la capacità di accelerare la guarigione delle ferite per la quale è stata ampiamente utilizzata nell’antichità; uno specifico lavoro sulle bruciature, pubblicato da Burns, ha invece concluso che l’efficacia nel lenire le scottature anche dovute ai raggi del sole è comprovata.
Lo studio indiano, che ha trovato spazio sulle pagine di General Dentistry, la rivista ufficiale della statunitense Academy of General Dentistry, ha messo in luce inoltre una qualità specifica del gel all’aloe per la cura dell’igiene orale. “Il gel dentifricio può essere considerato una sostanza particolarmente delicata: poiché non contiene alcun elemento abrasivo (come spesso avviene per i dentifrici comuni), esso è particolarmente adatto per le persone con denti o gengive sensibili” conclude il ricercatore. “Per mantenere intatte le loro proprietà, però, gli estratti di aloe vera devono essere sottoposti a un metodo di lavorazione corretto che mantenga intatti i principi attivi nel prodotto finale; per tutelare in questo senso i consumatori, negli Stati Uniti si è costituito un apposito organismo, l’International Aloe Science Council, che appone la propria certificazione di garanzia solo sui prodotti realizzati con derivati dell’aloe lavorati nel modo corretto.”

“Comparative evaluation of the antimicrobial efficacy of aloe vera tooth gel and two popular commercial toothpastes: an in vitro study” General Dentistry 2009;57(3):238-41.
“Aloe vera: a systematic review of its clinical effectiveness” Br J Gen Pract 1999;49(447):823-8.
“The efficacy of aloe vera used for burn wound healing: a systematic review” Burns 2007;33(6):713-8.

GdO 2009;16

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