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08 Giugno 2015

Confartigianato Odontotecnici e CNA/SNO scrivono alla Sen. De Biasi sulle dichiarazioni rilasciate alla CAO


Confartigianato Odontotecnici e CNA/SNO manifestano vivo disappunto rispetto alla recente affermazione della Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato, Senatrice Emilia Grazia De Biasi, secondo la quale non vi sarebbe alcuna volontà di qualificare gli odontotecnici come professione sanitaria.

Tale dichiarazione suscita ancora maggiore perplessità in quanto inserita in un contesto di attenzione alla salute pubblica ed alla sicurezza del paziente, argomenti da sempre alla base delle richieste di qualificazione di un settore che conta circa 14.000 imprese per un totale di 25.000 addetti, le cui peculiarità risiedono proprio nella specificità delle produzioni realizzate le quali, essendo destinate ad un uso medico in campo odontoiatrico, richiedono cautele specifiche alla luce della doverosa tutela della sicurezza e della salute dei destinatari degli impianti.

E' assolutamente evidente come la risalente normativa del settore necessiti di una riconsiderazione alla luce della significativa maturazione professionale e dell'aggiornamento tecnologico già conseguiti della categoria degli odontotecnici.
 
In favore del riconoscimento del profilo odontotecnico si era peraltro pronunciato fin dal 2001 lo stesso Consiglio Superiore di Sanità che, con parere reso all'allora Ministero della Sanità, aveva ritenuto opportuno "che la figura dell'Odontotecnico sia inserita nella classe delle lauree in professioni sanitarie tecniche - area tecnico assistenziale (classe 3), di cui al decreto del MURST del 2 aprile 2001".

Rispetto a questa delicata tematica, si sono recentemente espresse favorevolmente anche diverse Regioni, che hanno adottato formali atti di impegno nella direzione di sollecitare Governo, Parlamento e Conferenza Stato-Regioni a farsi carico del riconoscimento del profilo professionale.

La regione Lazio (con mozione n. 113 del 17 dicembre 2013), la regione Liguria (con ordine del giorno del 25 marzo 2014), la regione Marche (con mozione del 17 giugno 2014), la regione Piemonte (con mozione n. 18 del 30 settembre 2014 e ordine del giorno n. 5 del 30 settembre 2014) e la regione Puglia (con ordine del giorno 249 del 28 ottobre 2014) hanno rilevato come la peculiarità del settore, l'importanza della qualità delle lavorazioni eseguite e la tutela dei cittadini-pazienti, siano elementi che impongono il riconoscimento della professione sanitaria odontotecnica e come tale riconoscimento costituisca il presupposto per l'ulteriore percorso di crescita professionale della categoria e del settore produttivo.

Un importante sostegno al riconoscimento della professione sanitaria dell'odontotecnico è stato inoltre espresso dai Parlamentari firmatari di due risoluzioni di impegno al Governo a riprendere l'iter, trasmettendo alla Conferenza Stato-regioni lo schema di Accordo del 2007, presentate presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.

Auspichiamo dunque che anche il Senato voglia riconoscere la legittimità delle aspettative della Categoria, ben riassunte - in particolare - nella risoluzione 7/00524 che, oltre ad impegnare il Governo a sollecitare le azioni di competenza presso gli organismi deputati, mette in evidenza come tale opzione rappresenti un importante strumento per una corretta collaborazione interprofessionale a beneficio dell'intera filiera del dentale e del benessere del cittadino/paziente.

A cura di: Confartigianato Odontotecnici, CNA/SNO

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