E’ possibile che i sigillanti dentali siano nocivi a causa dei materiali che li compongono? Pur essendo spesso sotto esame, in particolare per il contenuto di bisfenolo A (BPA) di alcuni di essi, i sigillanti dentali continuano a dimostrarsi materiali sicuri. L’ultima revisione sistematica che li ha presi in considerazione, pubblicata dal Journal of the Canadian Dental Association, ne sottolinea infatti l’innocuità e suggerisce, per maggiore sicurezza di odontoiatri e pazienti, alcuni accorgimenti atti a limitare il pur minimo rilascio di particelle chimiche nel cavo orale al momento dell’applicazione.
Che cosa è il BPA?
Il BPA è una sostanza chimica utilizzata per produrre plastiche e resine impiegate come materiale a contatto con gli alimenti e le bevande; alcuni esempi sono i biberon, i contenitori di plastica, il rivestimento interno delle lattine e delle scatolette, la copertura interna dei tappi delle bottiglie e dei vasetti di vetro, fino ai materiali che costituiscono le tubature e i serbatoi per l’acqua potabile.
“La potenziale pericolosità del BPA è data dalla capacità di interagire con i meccanismi ormonali dell’organismo: esso rientra infatti nella categoria degli xenoestrogeni, ossia le sostanze in grado di mimare l’azione dell’ormone sessuale femminile estrogeno, che potrebbero potenzialmente per questo avere effetti negativi sulla fertilità e sul sistema endocrino in generale” spiega Amir Azarpazhooh, ricercatore presso la Community Dental Health Services Research Unit dell’Università di Toronto, in Canada, e coautore della revisione sistematica; “gli studi condotti finora sui possibili effetti sull’uomo non sono in ogni modo giunti a conclusioni negative, tanto che l’uso di BPA a contatto con gli alimenti è autorizzato dalla legislazione dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e del Giappone. L’American Dental Association, inoltre, si è espressa in favore dell’uso di sigillanti contenenti BPA affermando espressamente che non vi è preoccupazione per la salute”.
Lo studio del BPA in ambito odontoiatrico.
“Per capire cosa sia emerso finora nella letteratura scientifica a proposito della pericolosità dei sigillanti dentali contenenti BPA abbiamo preso in esame gli 11 studi originali che, secondo i nostri criteri di scelta, hanno affrontato specificamente e con completezza questo argomento” afferma il ricercatore; “mentre alcuni studi non hanno riscontrato la presenza di BPA nella saliva o nelle urine dei pazienti dopo l’applicazione dei sigillanti dentali, altri ne hanno rilevato una minima presenza: ciò avviene perché le resine composite richiedono la polimerizzazione dei monomeri in loco e questo processo può lasciare intatti alcuni monomeri che potrebbero migrare dalla resina ai tessuti circostanti”.
Il punto dunque è: questi monomeri sono pericolosi? “Non conoscendo esattamente l’effetto di queste pur minime particelle sulla salute umana, la maggior parte degli studi che le hanno rilevate suggeriscono di ridurne ulteriormente la presenza con alcuni accorgimenti” sostiene il ricercatore. “La ricerca di Sasaki (J Mater Sci Mater Med 2005; 16(4):297–300), per esempio, ha riscontrato che dopo l’applicazione del sigillante erano presenti meno di 100 ng/ml di BPA nella saliva dei pazienti, ma che con un risciacquo con acqua tiepida della durata di 30 secondi queste sostanze venivano completamente eliminate. Gli esperimenti di Joskow (J Am Dent Assoc 2006; 137(3):353–62) hanno dimostrato che l’aspirazione della saliva dopo l’applicazione riduce l’assorbimento sistemico di BPA, mentre lo studio di Rueggeberg (J Am Dent Assoc 1999;130(12):1751–7) ha provato che la pulizia con pomice della superficie dentale trattata, effettuata utilizzando per esempio una prophy cup, rimuove il 93-95 per cento delle sostanze residue rimaste nel cavo orale”.
Gli autori della revisione sistematica sembrano suggerire che, se da un lato non è possibile stabilire quali siano i possibili effetti sull’uomo delle piccolissime quantità di BPA riscontrabili talvolta dopo l’applicazione di alcuni tipi di sigillanti dentali, sicuramente è possibile eliminare pressoché completamente queste sostanze dal cavo orale del paziente prima che siano inghiottite o entrino in contatto con altri tessuti.
“Si può affermare che l’uso di pomice, il lavaggio della superficie trattata con una siringa aria/acqua contemporaneamente all’aspirazione della saliva e un semplice risciacquo di 30 secondi con acqua tiepida sono metodi sicuramente efficaci nel rimuovere le sostanze eventualmente rimaste nel cavo orale dopo il trattamento” conclude il ricercatore; “e forse si può anche provocatoriamente ricordare, come hanno affermato Schafer e colleghi nel loro studio (Pediatr Dent 2000;22(1):75–6), che gli odontoiatri dovrebbero rassicurare i genitori dei piccoli pazienti ricordando che i loro figli hanno meno probabilità di essere esposti a BPA dal contatto con sigillanti dentali rispetto all’ingestione di bibite in lattina e cibi in scatola o venduti in contenitori di plastica”.
Redazione
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
O33endodonzia 23 Aprile 2025
Uno studio in vitro per valutare l'efficacia antimicrobica dei sigillanti endodontici contro Staphylococcus aureus e Streptococcus mutans
Uno dei capisaldi della prevenzione della carie occlusale è l’applicazione precoce di sigillanti per fosse e fessure. Diversi sono i tipi di sigillanti in commercio, da quelli...
approfondimenti 25 Ottobre 2016
È recente l'adesione anche dell'American Dental Association (Ada) a "Choosing wisely" (scegliendo saggiamente) - iniziativa varata nel 2012 dalla Fondazione ABIM (American Board of Internal...
pedodonzia 12 Settembre 2016
Sebbene la prevalenza di carie sia in drastica diminuzione nei paesi industrializzati, la presenza di lesioni cariose in bambini sotto i dodici anni è ancora elevata e procura un carico...
endodonzia 10 Settembre 2015
In endodonzia le principali cause di fallimento dei ritrattamenti possono essere un trattamento primario inefficace, la reinfezione del canale radicolare per perdita o infiltrazione del sigillo...
O33igiene-e-prevenzione 09 Gennaio 2012
Obiettivi. Fare il punto sulle principali procedure a oggi riconosciute efficaci nel prevenire la patologia cariosa o nel contrastarne le prime fasi.Materiali e metodi. È stata effettuata una...
O33patologia-orale 01 Giugno 2011
Obiettivi. Evidenziare e quantificare la presenza di bisfenolo A (BPA), sostanza dalle proprietà simil-estrogeniche, in campioni di saliva umana raccolti prima dell’applicazione di un sigillante...
cronaca 19 Novembre 2010
I materiali odontoiatrici utilizzati in pedodonzia sono efficaci ma contengono sempre più spesso derivati del bisfenolo A (BPA), una sostanza impiegata nella produzione di resine e materiali...
O33patologia-orale 01 Novembre 2010
Obiettivi. Valutare le condizioni di salute orale degli alunni iscritti al primo anno della scuola primaria presso il Circolo Didattico “Amiternum” dell’Aquila nel corso degli anni scolastici...
O33igiene-e-prevenzione 30 Settembre 2006
Nonostante la sigillatura rappresenti una metodica ormai consolidata nella prevenzione dell’insorgenza del processo carioso, non sono state a oggi identificate procedure standardizzate di controllo...
O33strumenti-e-materiali 15 Giugno 2006
Al giorno d’oggi la carie rappresenta una patologia ancora molto diffusa che colpisce un gran numero di individui fin dall’età di 3 anni. Per questo tipo di patologia la prevenzione nei suoi...
La forza di adesione allo smalto di un materiale per sigillatura misurata in vitro può essere considerata come un indicatore della capacità ritentiva del materiale in vivo. Obiettivo del lavoro è...
Cronaca 07 Novembre 2025
Fusardi (ANDI Lombardia): un sistema che offre semplicità rispondendo alle esigenze dei datori di lavoro e di chi vuole diventare ASO
Cronaca 07 Novembre 2025
Dal Congresso un richiamo alla politica a impegnarsi nella prevenzione e contro il turismo odontoiatrico, la necessità dell’unità della professione e la centralità dei giovani odontoiatri,...
La decisione alla COP6 Minamata di Ginevra. FDI e IADR scelgono un approccio più graduale per aiutare le popolazioni a basso reddito. Ancora più centrale il ruolo dell’odontoiatra nella decisione...
Approfondimenti 07 Novembre 2025
E’ il tema che il prof. Lodi affronta nel suo editoriale su Dental Cadmos, e lo fa portando le conseguenze che la disinformazione porta sui pazienti
Igienisti Dentali 06 Novembre 2025
La prof.ssa Nardi sollecita gli igienisti dentali a considerare un approccio trasversale e di approfondimento delle conoscenze sugli aspetti psicologici delle persone assistite, per non mettere a...
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi
Approfondimenti 06 Novembre 2025
Uno studio norvegese evidenzia l’importanza di considerare le esperienze infantili avverse ed integrare la dimensione psicologica nella pratica clinica per agevolare l’accesso alle cure
Aziende 05 Novembre 2025
Dall'eziologia intrinseca ed estrinseca al sistema BEWE: da Curasept una guida clinica per l'intercettazione e la terapia quotidiana con prodotti ad azione tampone
Cronaca 05 Novembre 2025
Aumenti economici e arretrati anche per gli odontoiatri del SSN. La (parziale) soddisfazione del SUMAI le critiche del UILFP
Approfondimenti 05 Novembre 2025
Perché frequentare il corso che fornisce competenze salvavita e quali sono gli obblighi normativi. Deve essere coinvolto anche il personale di studio?
Lettere al Direttore 05 Novembre 2025
Pintus (Confartigianato): “La nostra categoria non chiede privilegi, ma riconoscimento, regolamentazione e chiarezza”
Cronaca 04 Novembre 2025
L’attività sarà volontaria ma è previsto un rimborso e la copertura assicurativa. Le domande devono essere inviate all’APSS di Trento entro il 20 novembre
Approfondimenti 04 Novembre 2025
Statement sulla somministrazione di fluoro ai bambini sotto i tre anni in risposta alla decisione della Food and Drug Administration
Gli esperti fanno il punto sul rischio oncologico dell’alcol, raccomandando una più stretta e chiara comunicazione medico paziente
Matteo Rosso a Sanità33: “L’intelligenza artificiale può essere un aiuto importante per la sanità, ma non deve mai sostituire il medico. Serve una sanità umana e centrata sulla persona”
