Al Congresso della Digital Dentistry Academy si è discusso sull’approccio digitale dell’odontoiatria
Al giorno d’oggi, i pazienti richiedono interventi odontoiatrici soprattutto per motivi estetici. L’odontoiatra, quindi, dovrà in primis tenere conto dei parametri estetici del paziente, senza però trascurare un aspetto fondamentale, la funzionalità.
Questo è il “diktat” espresso dal dottor Stefano Lombardo e dagli odontotecnici Claudio Nannini e Antonello Di Felice durante il corso organizzato nell’ambito del Congresso della Digital Dentistry Academy, in collaborazione con EDRA, tenutosi nella splendida location del Palazzo delle Stelline di Milano lo scorso 25 marzo.
La protesi fissa, soprattutto dopo l’avvento dell’implantologia, è una disciplina che abbraccia l’odontoiatria a 360°, poiché può presentare dei risvolti ortodontici, gnatologici, chirurgici ma non solo. Per questo lo studio del caso deve essere completo e soprattutto multidisciplinare, al fine di ottenere il risultato migliore possibile.
Proprio per questo motivo una riflessione deve essere fatta sulle preparazioni protesiche, che possono essere orizzontali oppure verticali. Ciascuna di esse, infatti, presenta dei limiti, che devono essere conosciuti e opportunamente analizzati.In particolare, il dottor Lombardo ha chiarito come sia necessario valutare la posizione del margine, il profilo di emergenza e il sistema di attacco sovracrestale (quello che Gargiulo nel 1961 aveva definito come “ampiezza biologica”).
L’obiettivo deve essere quello di restituire delle nuove CEJ (giunzioni amelo-cementizie) al paziente, eliminando tutti i possibili sottosquadri.
La maggior parte dei lavori in studio, ha sottolineato sempre il dottor Lombardo, è realizzata seguendo l’occlusione abituale del paziente. Solo le riabilitazioni complesse, infatti, richiedono il reperimento della cosiddetta “reference position”, che deve essere individuata in maniera ripetibile e non forzata dall’operatore.
Questo tipo di registrazione risulta essere il più difficile da eseguire, poiché non esistono più dei contatti occlusali ma solo quelli articolari. Per tale motivo, il dottor Lombardo suggerisce che per riabilitazioni full arch l’impronta analogica sia ancora la scelta migliore (quantomeno allo stato attuale), mentre la scansione digitale (da effettuarsi sempre servendosi di fili retrattori) può essere un’alleata per riabilitazioni che coinvolgono 3-4 elementi.
Per Claudio Nannini, di fondamentale importanza deve essere lo studio diagnostico. I denti devono sì essere belli (come vuole il paziente), ma bisogna consentire la presenza di movimenti funzionali ripetibili.Inoltre, se possibile, bisogna evitare di eseguire dei ritocchi occlusali, poiché essi comporterebbero un notevole rischio di frattura. Per evitare tutto ciò, è fondamentale che i modelli vengano correttamente montati in articolatore.
A tal proposito, Nannini ha sottolineato come le classiche “cere di masticazione” abbiano nella realtà del laboratorio una valenza non poi così elevata. È stato suggerito quindi di utilizzare dei deprogrammatori, che consentono – così come aveva già espresso anche il dottor Lombardo – di arrivare a ottenere delle registrazioni in maniera corretta, non forzata e soprattutto ripetibile.
Una volta valutata l’altezza tramite il deprogrammatore, il clinico può effettuare la registrazione e prendere l’arco facciale. Dopodiché verrà eseguito un mock up, che dovrà essere estetico e al contempo funzionale e che verrà “lasciato in bocca” al paziente per far sì che quest’ultimo si adatti e lo possa “testare”. Dopo tale periodo di prova, il laboratorio realizzerà il manufatto definitivo a partire dal mock up.
E tutto questo può essere effettuato anche in digitale? Assolutamente sì, secondo Nannini.Bisogna solo considerare che i modelli digitali possono subire delle deformazioni, di cui è opportuno tenere conto, ma fondamentalmente i processi sono gli stessi e consentono di ottenere dei risultati molto simili all’analogico (anche se non ancora identici).
A concludere la giornata di lavori, Antonello Di Felice, un altro odontotecnico di fama nazionale e forse addirittura internazionale, così come Nannini.
Per Di Felice lo scopo deve essere quello di “imitare la natura”, fornendo una integrazione estetica unitamente a una integrazione biologica, rappresentata dallo stato di salute gengivale. Relativamente all’approccio digitale, Di Felice sottolinea come scanner intraorali siano in grado di “leggere” all’interno del solco. L’importante è che il solco sia aperto e permetta alla luce di entrare all’interno di esso. Con la scansione intraorale il laboratorio può essere più preciso e predicibile e per fare ciò l’ideale sarebbe trasferire almeno 1.5mm di solco al laboratorio.Fatta la scansione, è possibile effettuare un wax up digitale, che non tiene conto della geometria gengivale.
Si trasforma poi il modello digitalmente, in funzione della forma che è stata impostata, adattando quindi le gengive (che si comportano di fatto come dei fluidi) alle corone e dopodiché si creano i vari manufatti.
Uno dei vantaggi del digitale è la possibilità di scambiare dati molto velocemente e anche a distanza.Sicuramente, secondo i relatori, il digitale continuerà a evolversi sempre di più e molto rapidamente, per arrivare (forse) a soppiantare le metodiche tradizionali. Per questo motivo i clinici dovrebbero iniziare a considerare il digitale più un alleato che non un nemico, perché sicuramente in futuro il modo dell’odontoiatria sarà sempre più digitalizzato.
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
O33protesi 22 Giugno 2021
Gli autori hanno confrontato l'adesione batterica alla zirconia rispetto alle corone in disilicato di litio. Informazione cruciale per il successo a lungo termine dei restauri dentali
O33protesi 26 Aprile 2021
Il caso riguarda una paziente, di sesso femminile, che chiede di migliorare il suo sorriso attraverso la sostituzione di una vecchia corona in metallo-ceramica, in sede 22, con...
conservativa 04 Novembre 2025
Migliorare il sorriso in una pazienta adulta utilizzando un flusso di lavoro diagnostico digitale. Caso clinico
O33implantologia 03 Novembre 2025
Una ricerca ha studiato fino a che punto l’usura dovuta a cicli ripetuti di riutilizzo possa compromettere l’accuratezza delle protesi implantari
O33protesi 27 Ottobre 2025
Obiettivo del caso clinico presentato: dimostrare come il flusso di lavoro completamente digitale possa garantire un risultato estetico e funzionale armonico
O33protesi 23 Ottobre 2025
Una ricerca internazionale ha confrontato cinque diverse tecnologie di scansione facciale tridimensionale (3D) confrontandole con la Cone Beam Computed Tomography (CBCT)
O33protesi 22 Ottobre 2025
Obiettivo ottenere una buona estetica, un buon adattamento della crona e conservare il più possibile il tessuto dentale. Uno studio ha cercato di dare risposte
cronaca 14 Novembre 2025
Corso ECM per tutti gli operatori sanitari compresi Odontoiatri ed Igienisti dentali per essere pronti ad affrontare situazioni critiche. 10 crediti ECM
cronaca 30 Ottobre 2025
Il corso FAD EDRA per esplorare le applicazioni cliniche più avanzate. % moduli formativi, 25 crediti ECM
approfondimenti 30 Luglio 2025
Grazie al libro del dott. Franco Iacono protocolli, strumenti, casi clinici per poter scegliere, nella quotidiana pratica endodontica, la metodologia di utilizzo più corretta. Scarica l'estratto
Ne parliamo con Michele Cassetta, autore, insieme a Vincenzo Ippolito, del libro EDRA: Medicina Estetica Odontoiatrica - Manuale operativo nell'esecuzione dei piani di trattamento...
approfondimenti 20 Giugno 2025
Il nuovo libro EDRA di Alessandro Pezzana. Obiettivo fornire gli strumenti conoscitivi e i protocolli operativi per affrontare con sicurezza la complessa gestione delle aree...
Cronaca 21 Novembre 2025
Anelli: “Colpo di spugna sulla legislazione degli ultimi dieci anni, rischio è fuga in massa verso l’estero”
O33Approfondimenti 21 Novembre 2025
Un libro bianco del CED per promuovere l’attenzione verso la tutela della salute orale dell’anziano. “Servono azioni urgenti per rendere la salute orale parte integrante della politica...
Cronaca 21 Novembre 2025
Un sondaggio dell’Università Bicocca di Milano per “capire” la conoscenza e l’approccio degli odontoiatri e degli igienisti dentali nella gestione dei pazienti con ansia dentale
Approfondimenti 21 Novembre 2025
L’applicazione della Mini Invasive Endodontics e gli scopi che l’odontoiatra dovrebbe perseguire. Alcune riflessioni della dott.ssa Lucia Reggio
Igienisti Dentali 20 Novembre 2025
La prof.ssa Nardi ricorda come la percezione sensoriale sia determinante per l’adesione ai corretti stili di vita, influenzando la motivazione della persona assistita
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi
Cronaca 20 Novembre 2025
La longevità passa (anche) dalla cura della bocca e del naso. Prof. Testori: “La bocca è assai di più di un semplice strumento masticatorio: è un vero e proprio ecosistema pulsante di vita”.
O33Normative 20 Novembre 2025
Nominare il proprio Esperto di Radioprotezione è il primo passaggio fondamenta. Ecco gli altri che l’odontoiatra deve conoscere
Approfondimenti 20 Novembre 2025
IL CED approva una raccomandazione per sensibilizzare gli atleti, i familiari, le società sportive verso l’utilizzo e chiede alle assicurazioni di includerli tra le misure obbligatorie
Un sondaggio dell’American Heart Association evidenzia come i pazienti considerino il proprio dentista una sentinella per la salute generale. Di seguito le linee guida proposte
Aziende 19 Novembre 2025
In occasione del suo decimo anno in Italia, MioDottore evolve da piattaforma digitale a ecosistema integrato di salute e annuncia l’arrivo di NOA Booking
Lettere al Direttore 19 Novembre 2025
Magenga (SIASO): è l’ultima trovata della regione Lombardia a favore dell’ANDI che sminuisce la formazione ASO
O33Approfondimenti 19 Novembre 2025
Entro il 31 dicembre 2025 si chiude il triennio formativo 2023-2025. Le possibilità per recuperare i crediti usando bonus, compensazioni e autoformazione
L’obiettivo è unire due dimensioni complementari: la biologia della rigenerazione e la tecnologia digitale
Approfondimenti 18 Novembre 2025
L’ISS lancia l’allarme e indica dieci cose da fare sapere ai pazienti. Anche gli odontoiatri sono chiamati a fare la propria parte
