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18 Febbraio 2019

Odontoiatra denuncia carenze igieniche e strutturali del Centro dove lavora. L’AUSL di Modena verifica e sospende l'autorizzazione sanitaria

Norberto Maccagno

“Gravi irregolarità igienico sanitarie”. E’ questa la motivazione con la quale il Comune di Modena, attraverso un’ordinanza, ha disposto la sospensione dell’autorizzazione sanitaria del Centro Odontoiatrico IdeaSorriso di via Scaglia.

Secondo quanto riporta La Gazzetta di Modena (ieri 17 febbraio), durante l’ispezione della locale AUSL sarebbe emerso “il mancato utilizzo dello sterilizzatore per ferri ed attrezzature chirurgiche” e “la mancanza del direttore sanitario”. A seguito della sospensione dell'autorizzazione, informa il quotidiano, IdeaSorriso "ha per ora cessato autonomamente a sua attività".

La vicenda parte dalla segnalazione all’AUSL ed all’OMCeO di Modena, di una odontoiatria modenese “con una lunga attività clinica”, si legge nell’articolo, che aveva recentemente avviato una collaborazione con questo Centro, senza avere mai avuto precedenti esperienze di attività in studi del genere.  

Questo il resoconto delle carenze denunciate dalla dentista riportato da La Gazzetta di Modena. “

Nel corso degli appuntamenti che seguiva -continua il racconto giornalistico- tra le varie disfunzioni che inizialmente le sembravano modeste o piccole, nota però un fatto clamoroso: i ferri e il materiale utilizzato nell'attività odontoiatrico non vengono mai passati in autoclave. Approfondendo i suoi dubbi, la dentista scopre così che lo sterilizzatore non funziona più: da parecchie settimane la strumentazione non è sterile ma solo lavata e pulita. Un secondo aspetto inquietante che viene a scoprire per caso riguarda il contenuto di uno sgabuzzino cieco: i rifiuti speciali ospedalieri frutto delle attività del centro non erano smaltiti ma accumulati. Terzo aspetto: riscontra carenze diffuse per l'applicazione delle disposizioni per la sicurezza sul lavoro: mancano le figure di legge. Quarto e ultimo: il settore radiografico non è mai stato sottoposto a controlli tecnici dal 2016, mentre la legge Impone l'obbligo ogni due anni.  

Sulla base di queste “scoperte”, la dentista decide di rifiutare di assumere la direzione sanitaria del Centro, rinuncia alla collaborazione e segnala quanto rilevato all'AUSL, all'Ordine dei Medici e al Comune

“Abbiamo ricevuto la segnalazione della collega e subito ci siamo attivati in collaborazione con la AUSL”, dice ad Odontoiatria33 Roberto Gozzi (nella foto), presidente CAO di Modena. “Con il presidente dell’Ordine abbiamo subito attivato i passaggi istituzionali necessari interfacciandoci l’AUSL e con il Comune fornendo documentazione e le valutazioni previste dalla nostra figura istituzionale”. Da tempo la CAO di Modena collabora attivamente, in particolare con il Dipartimento di Igiene Pubblica, per effettuare corsi di aggiornamento sulla sicurezza negli studi odontoiatrici in particolare verso quanto previsto della delibera regionale sull’autorizzazione sanitaria ma anche per le verifiche sui direttori sanitari.

“Appena uscita la legge sulla concorrenza abbiamo chiesto all’AUSL di fornirci l’elenco di tutte le strutture sanitarie che operano a Modena e provincia in ambito odontoiatrico con relativi nomi dei direttori sanitari per poter vigilare ed effettuare le eventuali verifiche. AUSL che ci comunica anche ogni eventuale variazioni che gli vengono notificate”, spiega Gozzi sottolineando come il rapporto tra Ordine e l’AUSL ed il Comune è molto attivo.

Gozzi che in un comunicato diramato alla stampa locale invita i cittadini a diffidare di pubblicità che promettono cure mirabolanti a prezzi stracciati, spiegando come “spesso le sirene di una pubblicità molto aggressiva e al limite con i canoni dell’etica, crea una grande confusione” e invita i pazienti ad andare sul sito della FNOMCeO per verificare che il proprio dentista risulti tra quelli abilitati all’esercizio oltre che a segnalare all’Ordine eventuali situazioni non chiare.    


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