Il rimodellamento continuo dei concetti implantologici assume anche aspetti paradossali: fino a poco tempo fa, il fallimento di un impianto con vite più corta di quelle solitamente usate avrebbe sicuramente fatto perdere la causa al dentista. Ora, invece, gli impianti corti sono sempre più usati. Ne abbiamo parlato con Pietro Felice, chirurgo orale con laurea in Medicina e in Odontoiatria, docente nei master di implantologia presso l’università di Bologna e coautore di alcune revisioni Cochrane in tema di impianti.
Dottor Felice, fino a pochi anni fa inserire un impianto corto rischiava di essere una manifestazione di imperizia: che cosa ha fatto capovolgere la prospettiva in questi ultimi anni?
In realtà, sono anni che si parla di impianti corti. I primi studi risalgono agli inizi degli anni ’90; a oggi si contano circa 70 pubblicazioni sull’argomento. Quello che a mio parere è cambiato nel corso degli ultimi cinque anni è la presa di coscienza che molte tecniche chirurgiche ricostruttive sono particolarmente invasive e gravate da una non trascurabile morbilità post operatoria. Inoltre, si è modificato anche l’atteggiamento del paziente che oggi tende a rifiutare terapie lunghe, spesso dolorose, oltre che costose. Da ultimo, gli studi più recenti hanno fornito risultati promettenti sull’esito a breve termine, in termini di sopravvivenza, degli impianti corti.
Quando ha cominciato a usarli?
Personalmente, ho cominciato a occuparmi di impianti corti dopo aver letto lo studio di Stelligsma et al. (The extremely resorbed mandible: a comparative prospective study of 2-year results with 3 treatment strategies.Int J Oral Maxillofac Implants. 2004;19:563-77) in cui venivano messi a confronto impianti lunghi, posizionati in mandibole atrofiche ricostruite, e impianti corti. In questo studio, con la chirurgia ricostruttiva si aveva un tasso maggiore di fallimenti, complicanze post operatorie e dolore rispetto all’impiego di impianti corti, oltre ad avere costi più elevati e tempi operativi più lunghi.
Si tratta di uno studio importante anche perché scientificamente ben condotto. Infatti, essendo uno studio prospettico con un gruppo di controllo, è adeguato dal punto di vista metodologico per confrontare una terapia standard, quale è l’utilizzo di impianti lunghi in osso rigenerato, con un nuovo approccio, rappresentato, nel caso specifico dagli impianti corti. Dopo aver letto questo lavoro, mi sono chiesto se gli impianti corti potessero funzionare anche nell’area più difficile da riabilitare in termini di chirurgia ricostruttiva, ossia la mandibola posteriore.
Così, con il professor Marco Esposito, abbiamo iniziato a valutare la possibilità che l’impianto corto divenisse un’alternativa alla chirurgia ricostruttiva specialmente nella mandibola posteriore. In particolare, abbiamo concentrato i nostri studi sull’uso di impianti corti in casi di atrofia verticale, con osso residuo sopra il canale mandibolare compreso tra 7 e 5 mm, dimostrando che questo approccio è più rapido, comportando minore morbilità e costi inferiori. I risultati delle nostre ricerche ci hanno consentito di pubblicare una serie di studi randomizzati controllati in collaborazione con Roberto Pistilli, Gerardo Pellegrino, il professor Maurizio Piattelli, Elisa Soardi e con l’appoggio del professor Luigi Checchi dell’università di Bologna.
Benché promettenti, i nostri risultati devono ancora essere considerati con cautela, in quanto il follow-up è per ora limitato a tre anni.
Si può definire una misura limite per l’impianto corto che vada bene per ogni sede anatomica?
Non sappiamo se esiste una misura limite; noi abbiamo sperimentato impianti lunghi 5 mm e non mi risulta che impianti ancora più corti siano stati valutati.
La letteratura riporta tassi di successo che variano da 80 a 100%: si tratta solo di differenze metodologiche nelle ricerche, come spesso accade?
Credo di sì. Il problema è che spesso vengono confrontate tecniche apparentemente simili, ma in realtà diverse. Le metanalisi sono uno strumento importante per il clinico, in quanto riassumono le evidenze disponibili su un determinato argomento e quindi possono orientarlo nella pratica clinica. Tuttavia, quando sono carenti studi adeguati dal punto di vista metodologico, i risultati delle metanalisi devono essere interpretati con cautela.
Inoltre, in alcuni studi l’impianto corto è stato utilizzato in condizioni non necessarie. Infatti, il grande vantaggio dell’impianto corto è proprio quello di poter essere impiegato nelle condizioni in cui vi sia una carenza di osso o il paziente rifiuti un intervento ricostruttivo.
Il dentista che vuole formarsi in implantologia rischia di disperdersi in una marea di offerte: che cosa farebbe per regolamentare questo settore?
Ci vorrebbe almeno un master biennale con obbligo di frequenza infrasettimanale.
GDO 2011;6
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
Valutare la fattibilità di valutazioni estetiche basate sui dati di scansione intraorale è l’obiettivo su una ricerca pubblicata sul Journal of Esthetic and Restorative...
Uno studio italiano pubblicato su Dental Cadmos ha cercato di indagare l’incidenza del fenomeno in relazione al posizionamento dell’impianto
Uno studio pubblicato su JP ha analizzato la precisione e l’affidabilità di scansione di varie tipologie di scanner intraorali su di un modello edentulo superiore con 6 impianti ...
O33implantologia 24 Marzo 2025
Un studio condotto anche da ricercatori italiani ha valutato la stabilità dimensionale delle guide chirurgiche implantari dopo la sterilizzazione
approfondimenti 21 Marzo 2025
Il prof. Luigi Rubino ci parla dell’utilizzo degli scanner facciali, dalle soluzioni fai da te agli strumenti professionali e le loro applicazioni odontoiatriche
implantologia 25 Novembre 2022
Quelli corti possono essere un'alternativa affidabile per riabilitare mascellari atrofici senza pre-chirurgia per aumentare il volume osseo. Il parere del prof. Di Stefano
implantologia 19 Maggio 2022
Studio clinico del JCP Digest n. 95, ora disponibile in italiano, che ha coinvolto pazienti con perdita di due elementi dentali che necessitavano di protesi dentarie fisse...
O33implantologia 18 Maggio 2021
In uno studio split-mouth, pubblicato sull’International Journal of Oral and Maxillofacial Implants di aprile 2021, gli autori hanno valutato clinicamente e radiograficamente le overdenture...
di Lara Figini
prodotti 22 Maggio 2020
Difetti ossei trasversali e verticali sono casi frequenti che i dentisti si trovano ad affrontare e che spesso portano all’uso di tecniche invasive al fine di aumentare il...
O33implantologia 05 Maggio 2020
La presenza di un volume osseo adeguato è fondamentale per la sopravvivenza dell’impianto e il successo a lungo termine.Diverse procedure – quali rialzo del seno mascellare,...
di Lara Figini
inchieste 31 Maggio 2017
Dopo l'indagine condotta nel 2009, l'associazione consumatori Altroconsumo è ritornata ad indagare il fenomeno del turismo odontoiatrico raccogliendo le storie di chi si è recato...
approfondimenti 03 Giugno 2014
Molta odontoiatria nella puntata di ieri lunedì 2 giugno di Report, la popolare trasmissione di inchiesta di Rai 3.Subito un'inchiesta sulle casse presidenziali, ENPAM compresa, dove sono...
Intervista a Ivan Pagnini, Specialist Imaging Dürr Dental Italia. In EXPODENTAL Meeting la possibilità di confrontarsi e conoscere nel dettaglio VistaSoft e VistaVox
Cronaca 13 Maggio 2025
Incontri con gli Autori, con le redazioni e firma copie. Venite a trovarci allo stand EDRA per scoprire tutte le novità
Cronaca 13 Maggio 2025
L'eccellenza del settore dentale torna protagonista a Rimini. Oltre 120 eventi molti accreditati ECM, 400 le aziende che espongono le ultime novità per il settore
Approfondimenti 13 Maggio 2025
Il Segretario Sindacale AIO scrive al presidente ISTAT ed agli uffici interessati per chiedere ci correggere al più presto
Aziende 12 Maggio 2025
Con l’Intelligenza Artificiale, CGM guida l’evoluzione digitale dello studio dentistico unendo tecnologia e “human intelligence”
Cronaca 12 Maggio 2025
I dentisti ANDI in prima linea contro il carcinoma orale: un impegno condiviso per la prevenzione, per sensibilizzare la popolazione e promuovere la diagnosi precoce
Approfondimenti 12 Maggio 2025
I perché l’ascolto autentico è oggi una competenza strategica anche – e soprattutto – nello studio dentistico
Cronaca 12 Maggio 2025
Ecco gli appuntamenti della Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap a Rimini. Tra quelli in programma, un Convegno scientifico e la presentazione del Progetto Ambasciatore...
Aziende 09 Maggio 2025
Presentazione del Corso Fradeani Education G&T RESTO 2 moduli da 4 giornate nei mesi di giugno e luglio. Ottieni un codice sconto grazie a Garrison
Cronaca 09 Maggio 2025
In Toscana in varie provincie si stanno raccogliendo le iscrizioni per corsi gratuti ASO. Ecco dove e chi può iscriversi
Approfondimenti 09 Maggio 2025
I professori Kumar e Sanz offrono alcune riflessioni e nuove prospettive ponendo una ulteriore riflessione sulla parodontite aggressiva
Cronaca 09 Maggio 2025
Obiettivo: sensibilizzare pazienti ed istituzioni sanitarie sull’importanza di mantenere sane le proprie gengive. Ecco cosa possono fare dentisti ed igienisti dentali
Aziende 08 Maggio 2025
La nuova soluzione di intelligenza artificiale di CompuGroup Medical supporta i dentisti nella compilazione della cartella parodontale utilizzando solo la voce, in modo semplice, veloce ed...
Igienisti Dentali 08 Maggio 2025
Nelle strategie di prevenzione per la salute del cavo orale è opportuno che gli igienisti dentali possano indicare un protocollo di prevenzione personalizzato per le persone...
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi