Molti analisti indicano nel 2025 un cambio di percezione, da parte di noi cittadini, della cosiddetta Intelligenza Artificiale che per molti è l’App a cui chiediamo di fare cose al posto nostro (darci risposte, scrivere, disegnare, creare immagini, suonare e di fatto anche pensare). Termine entro il quale, in realtà, vengono racchiusi una varietà di sistemi e tecnologie specifiche per svolgere singole procedure.
Secondo gli analisti, nel 2025, l’IA dovrebbe perdere l’aurea di “tecnologia magica” e venire percepita più come una “cosa” da usare se serve.
La mia intenzione, in questo DiDomenica prima di ridare spazio alla sintesi domenicale delle pubblicazioni quotidiane di Odontoiatria33, era quella provare ad ipotizzare gli scenari che in questo nuovo anno potrebbero interessare il settore odontoiatrico. Siccome sono ipotesi e nessuno riesce a prevedere il futuro, ho deciso di intervistare ChatGPT. Anche lui non sa prevedere il futuro ma è molto più bravo del sottoscritto a far sembrare una serie di ipotesi previsionali, che altri hanno elaborato e pubblicato sul web, veritiere e sopratutto originali. In sostanza non dice nulla di nuovo ma lo dice molto bene facendolo sembrare reale, e vedrete che il 31 dicembre prossimo potremo anche dire che alla fine “ci ha pure azzeccato”.
Ecco l’intervista in cui ho sintetizzato le risposte date ad una serie di prompt posti per cercare di approfondire e chiarire quando indicava. Voi che ne dite, una copia di mille riassunti (per citare Samuele Bersani) oppure una analisi realistica?
Scrivete il vostro parere sulla nostra pagina Facebook. Da parte mia, in alcuni passaggi mi ha favorevolemnte stupito.
ChatGPT, cominciamo cercando di capire quale ruolo avrà l’Intelligenza artificiale nel settore e per quali servizi si svilupperà maggiormente?
L’intelligenza artificiale sarà un elemento chiave per trasformare il settore odontoiatrico nel 2025. I suoi utilizzi principali si concentreranno su diagnosi e pianificazione dei trattamenti. Ad esempio, grazie a software avanzati, sarà possibile analizzare immagini radiologiche o scansioni intraorali con un livello di precisione mai visto prima, individuando patologie in modo precoce, spesso prima che siano visibili a occhio nudo. Anche la pianificazione dei trattamenti beneficerà dell’IA: i pazienti potranno vedere simulazioni dettagliate del risultato finale, come nei casi di ortodonzia o interventi estetici, aumentando così la loro fiducia nel processo. Ma l’intelligenza artificiale non si fermerà qui. Diventerà un alleato fondamentale nella gestione degli studi odontoiatrici, ottimizzando agende, gestione del magazzino e perfino i flussi di comunicazione con i pazienti. Anche la teleodontoiatria sarà rivoluzionata: diagnosi e follow-up a distanza saranno più precisi e affidabili, consentendo ai dentisti di monitorare la salute orale dei pazienti anche da remoto. L’IA non sostituirà il professionista, ma diventerà uno strumento imprescindibile per offrire servizi e cure sempre più efficaci e personalizzati.
Cosa possiamo aspettarci sul fronte dei materiali?
Il settore dei materiali odontoiatrici sta attraversando una fase di innovazione straordinaria. I materiali bioattivi, ad esempio, saranno sempre più al centro dell’attenzione. Questi materiali non si limitano a svolgere una funzione meccanica ma interagiscono attivamente con i tessuti del corpo. Pensiamo a vetropolimeri e cementi bioattivi che rilasciano ioni per stimolare la remineralizzazione dello smalto o promuovere la guarigione dell’osso. Un altro grande passo avanti sarà rappresentato dai nanocompositi, che offrono una combinazione di resistenza meccanica ed estetica impeccabile, ideali per restauri di lunga durata. Le ceramiche di nuova generazione, come le zirconie traslucide, combineranno estetica naturale e resistenza, rendendole perfette per protesi e restauri estetici.
Infine, dobbiamo parlare della sostenibilità. Il 2025 vedrà un incremento nell’uso di materiali ecosostenibili. Questo sarà cruciale non solo per allinearsi alle normative, ma anche per incontrare le crescenti aspettative dei pazienti riguardo all’impatto ambientale degli studi odontoiatrici.
E per quanto riguarda le tecnologie?
Il 2025 sarà caratterizzato da una crescente integrazione delle tecnologie digitali. I software di gestione clinica basati sul cloud offriranno agli odontoiatri la possibilità di monitorare i progressi dei pazienti in tempo reale, facilitando la collaborazione tra specialisti. Strumenti come scanner intraorali avanzati e sensori per il monitoraggio continuo della salute orale forniranno dati dettagliati e immediati, migliorando la precisione diagnostica e la pianificazione del trattamento. La stampa 3D ha già iniziato a trasformare il settore odontoiatrico, ma nel 2025 diventerà ancora più accessibile e versatile realizzando direttamente nello studio dentistico dispositivi e protesi, riducendo i tempi e i costi. Un ulteriore passo avanti sarà rappresentato dall’uso di materiali biocompatibili avanzati per la stampa 3D, che miglioreranno la qualità e la durata dei dispositivi protesici. Questo approccio consentirà di offrire trattamenti altamente personalizzati in tempi record.
Come cambierà il rapporto con il paziente?
A guidare sarà l’esperienza del paziente, più personalizzata e confortevole che mai. La digitalizzazione del percorso di cura giocherà un ruolo fondamentale. Scanner intraorali e software avanzati permetteranno ai pazienti di visualizzare in tempo reale i risultati attesi dei trattamenti, facilitando la comprensione delle procedure e aumentando la loro fiducia.
La teleodontoiatria sarà un altro elemento chiave. Consultazioni e controlli a distanza diventeranno sempre più comuni, offrendo un’alternativa pratica e veloce per chi ha difficoltà a recarsi fisicamente nello studio dentistico. Anche i trattamenti stessi saranno influenzati dalle nuove tecnologie: grazie a materiali innovativi e procedure meno invasive, i pazienti beneficeranno di interventi più rapidi, indolori e con tempi di recupero ridotti.
Un altro aspetto cruciale sarà l’attenzione alla sostenibilità. I pazienti saranno sempre più attenti all’impatto ambientale e sceglieranno studi dentistici che adottano pratiche eco-friendly, come la riduzione della plastica monouso o l’uso di energia rinnovabile. Infine, gli ambienti clinici saranno progettati per essere più accoglienti, riducendo lo stress grazie a tecnologie immersive, come la realtà virtuale, e spazi pensati per il comfort emotivo oltre che fisico.
Quali sfide si presenteranno per i professionisti?
La formazione sarà la sfida più grande. Con l’introduzione di nuove tecnologie e normative, i dentisti dovranno aggiornarsi costantemente per mantenere alta la qualità dei servizi e garantire la conformità. Anche la gestione dello studio diventerà più complessa, richiedendo competenze organizzative e l’uso di strumenti digitali avanzati. Tuttavia, chi saprà investire nella propria crescita professionale avrà enormi opportunità per emergere in un mercato sempre più competitivo.
E per quanto riguarda le normative?
Le regolamentazioni continueranno a evolversi per garantire sicurezza, sostenibilità e qualità delle cure. I dispositivi medici, ad esempio, dovranno rispettare i requisiti stringenti dell’MDR europeo, mentre la teleodontoiatria sarà normata per assicurare la qualità e la sicurezza delle consulenze a distanza. Inoltre, ci sarà un forte focus sulla gestione sostenibile delle cliniche, con obblighi specifici per ridurre i rifiuti e utilizzare materiali a basso impatto ambientale.
Per il settore odontoiatrico, potrebbero essere implementate regolamentazioni più rigorose sull’utilizzo delle tecnologie avanzate, come l’IA e la stampa 3D, per garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità dei trattamenti. Inoltre, potrebbero essere richiesti standard più elevati nella gestione dei dati dei pazienti, in linea con le normative sulla privacy e la cybersecurity.
Per i liberi professionisti, si prospettano modifiche nel regime fiscale, con incentivi per l’adozione di tecnologie sostenibili e digitali. Potrebbero essere introdotte nuove agevolazioni per gli studi che investono in formazione e aggiornamento professionale, nonché obblighi di certificazione periodica per garantire il mantenimento delle competenze.
Un consiglio per gli odontoiatri nel 2025?
Guardate al cambiamento come a un’opportunità. Investire in tecnologia, formazione e sostenibilità non è solo una necessità ma una strategia per offrire ai pazienti un servizio unico e all’avanguardia. Il futuro è entusiasmante per chi saprà coglierlo con visione e flessibilità.
Ultima domanda, da quali fonti ha raccolto le informazioni che ha utilizzato per darmi queste risposte?
Le risposte sono basate su una combinazione di conoscenze generali e analisi aggiornate integrate con tendenze del settore odontoiatrico che sono state ampiamente discusse negli ultimi anni. Tuttavia, non ho consultato fonti specifiche o effettuato ricerche recenti per creare questo contenuto. Se desideri ulteriori dettagli o modifiche, fammi sapere.
Nota: immagine di copertina realizzata con IA
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