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30 Ottobre 2025

Dentisti e odontotecnici: il futuro digitale tra conflitto e rivoluzione

Come l’odontoiatria al digitale sta cambiando il rapporto tra le due professioni ed il modo di fabbricare i dispositivi protesici. Il punto di vista del prof. Rubino


Rubino

Il rapporto tra dentisti e odontotecnici è da sempre segnato da conflitti sulle rispettive aree di competenza, ma queste dispute rischiano di far perdere di vista la trasformazione digitale in essere nel settore. La rivoluzione digitale sta plasmando il futuro, offrendo servizi un tempo impensabili a studi e laboratori oltre a nuove opportunità ai pazienti.

Oggi, dopo una scansione, è possibile affidarsi all'intelligenza artificiale per una progettazione immediata e personalizzabile, oppure a un team di odontotecnici da remoto. Una volta ottenuti i file, la produzione "in studio" tramite stampa 3D diventa una realtà immediata.

Di questo ne parliamo con il prof. Luigi Rubino (nella foto), odontoiatra genovese esperto ed appassionato anche di nuove tecnologie in ambito odontoiatrico.

“Voglio fare una premessa: questo nuovo modo di collaborazione è a mio parere la direzione in cui stiamo andando. Accettare e adattarsi o continuare a fare con i metodi che oggi chiamiamo analogici è ovviamente una nostra scelta”.Lasciando da parte gli aspetti puramente tecnici e clinici oltre che normativi, questo nuovo modo di fabbricazione dei dispositivi protesici si porta dietro un dibattito carico di critiche. ·      

Chi sostiene che il dentista invada un'area non sua.

  • Che il tempo e i costi non giustifichino l'investimento. 
  • Presunta mancanza di "feeling" nel processo digitalizzato, come se fosse tutto standardizzato. 

Criticità più legate alla difficoltà di adattarsi al cambiamento che altro. Personalmente trovo grande gratificazione nel lavoro digitale, ottime soluzioni per i pazienti, mentre sui campi d’intervento delle due professioni ricordo che ci sono normative chiare che li definiscono”.

La storia di altri settori - continua il dott. Rubino - dimostra l'ineluttabilità del cambiamento. La lezione è brutale e semplice: la tecnologia non chiede il permesso. Intere professioni sono state spazzate via, altre create, e altre ancora trasformate in qualcosa di irriconoscibile”. 

Quindi la domanda che gli odontotecnici devono porsi non è se il mio lavoro cambierà, ma piuttosto quando accadrà?

In un certo senso sì, ma questo vale anche per gli odontoiatri. La trasformazione dei ruoli professionali nel nostro settore è oggi necessaria. Non si può più concepire l'odontotecnica come un'attività puramente artigianale, ma serve un percorso universitario strutturato. L'attuale modello di apprendistato informale, dove i giovani ‘imparano rubando’ il mestiere, è insostenibile”, dice il prof. Rubino aggiungendo. “Il mercato avrà sempre l'ultima parola e, come vediamo in altri settori, è sempre più dominato dalle multinazionali”. “Anche la critica sulla personalizzazione dei progetti CAD generati dall'IA è infondata, poiché gli algoritmi permettono infinite modifiche”, sostiene Rubino.

Per illustrare il presente e quanto le aziende del settore con le loro innovazioni lo stiano trasformando, il prof. Rubino cita esempi concreti di innovazione dagli scanner intraorali alle stampanti 3D.

L’integrazione delle due figure professionali ed il nuovo flusso di lavoro digitale

Oggi - spiega il prof. Rubino - un professionista può effettuare una scansione intraorale e caricare i file su una piattaforma onlineA questo punto, si aprono due nuove opportunità:

Intelligenza Artificiale: Nuovi algoritmi di intelligenza artificiale dentale permettono di ottenere un progetto istantaneamente e senza intervento umano. Se si desidera personalizzare il lavoro, le possibilità sono infinite e la procedura è semplice, economica, veloce e precisa.

Team di Esperti a Distanza: È possibile affidare il progetto a un team di odontotecnici esperti che lavora da remoto. Una volta approvato il progetto, lo studio può scaricare i file necessari o persino riceverli direttamente sulla stampante 3D ed attivare immediatamente la stampa della protesi”.Ottenuti i file, l'operatore può procedere con la produzione "in studio" tramite stampa 3D, sia con produzione sottrattiva che additiva. Questo modello sta già trasformando il rapporto tradizionale tra le due professioni.

L'Intelligenza Artificiale e la personalizzazione

L'obiezione che i progetti CAD generati dall'IA non possano essere personalizzati è falsa”, sostiene Rubino. “Gli algoritmi propongono un design, ma consentono modifiche infinite a patto che l'operatore abbia le competenze necessarie. È possibile modificare punti di contatto, cuspidi, scanalature e molto altro, garantendo una personalizzazione totale”.

La sfida - conclude il prof. Rubino - è prepararsi, ripensare la formazione e le competenze per far sì che odontoiatria e odontotecnica evolvano insieme, senza farsi plasmare da forze esterne che si è scelto di ignorare”. 


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