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02 Febbraio 2023

ECM, un sistema da riformare che tenga conto anche della qualità formativa erogata

Dal Convengo ASSO la proposta di un tavolo per valutare gli eventi ECM sulla base della qualità formativa per superare la corsa al credito. La qualità delle cure si tutela attraverso l’aggiornamento


Come promuovere un aggiornamento scientificamente validato per garantire prestazioni di qualità e sostenibili ed il ruolo dei vari attori che operano nel settore nel sotegno e verifica di questo tipo di formazione, potrebbe essere la sintesi del quesito a cui ASSO (Associazione Società Scientifiche Odontoiatriche) ha cercato di dare una risposta attraverso una mattina di confronto svoltasi sabato 29 gennaio a Bologna. 

A ragionare sulla formazione e l’aggiornamento oggi, su come individuare la qualità delle cure sostenibile per gli odontoiatri che devono erogarla e per i pazienti che devono accedervi, sono stati chiamati i rappresentati delle principali istituzioni del settore dentale coinvolte: l’Ordine attraverso il presidente nazionale CAO Raffaele Iandolo; i principali sindacati odontoiatrici, AIO ed ANDI con i rispettivi presidenti nazionali, Gerhard Seeberger e Carlo Ghirlanda; l’Università con i presidente del Collegio dei docenti prof. Roberto Di Lenarda; il Componente odontoiatra nella Commissione Nazionale ECM Alessandro Nisio e la presidente ASSO  Federica Fonzar con i presidenti delle Società scientifiche aderenti. Chiamato a moderare la discussione il direttore di Odontoiatria33 Norberto Maccagno. 

Molti i temi e le proposte analizzate durante la discussione a cominciare dalla necessità di una riforma del sistema ECM superando, anche, la raccolta di crediti in base alle ore di apprendimento in favore di un sistema che premi la qualità della formazione offerta. Cosa che oggi non avviene; un congresso in presenza con relatori di fama mondiale rilascia meno crediti di un corso Fad tenuto da un illustre sconosciuto, è stato fatto notare.  

La soluzione ipotizzata che potrebbe essere portata all’attenzione della Commissione Nazionale ECM, è quella di creare, anche in via sperimentale solo per l’odontoiatria, un tavolo composto da Ordine, Sindacati, Società Scientifiche ed Accademia per valutare gli eventi Accreditati assegnando crediti in base alla qualità formativa proposta.

Poi ovviamente si è discusso anche delle modifiche apportate in tema ECM dal decreto Milleproroghe auspicando che vengano corrette durante l’iter parlamentare di approvazione della Legge.

Dagli interventi è emersa la necessità di un sistema che guidi odontoiatri ed igienisti dentali non alla ricerca dei crediti ma ad una formazione di qualità scientificamente validata, ricordando come le conoscenze di oggi, in odontoiatria, tra pochissimi anni verranno superate da nuove più efficaci ed efficienti. Aggiornamento continuo, quindi, che deve essere anche eccellenza ma soprattutto finalizzato alla qualità di cure sostenibili, sia da parte dell’odontoiatra che le esegue ma anche e soprattutto dal paziente e non solo dal punto di vista economico, ma anche per il loro mantenimento e facilità di utilizzo nel caso vengano prescritti dispositivi protesici o ortodontici. E su come poter fare questo si è aperto un interessante dibattito, partendo dall’esperienza delle Raccomandazioni cliniche in odontoiatria validate dal Ministero della Salute. 

Infine il tema di come si debba comunicare la qualità in odontoiatria ai pazienti perché sappiano riconoscere le terapie utili dalle promesse irrealizzabili e dannose per la propria salute divulgate sempre più spesso attraverso messaggi pubblicitari o il web. 

A tenere legati tutti questi temi la parola condivisione, la necessità che tutti gli attori del settore si confortino e riescano ad esprimere posizioni univoche frutto di confronti e dibattiti costruttivi. 

Sotto la video registrazione integrale dell’intera tavola rotonda. 



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