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04 Novembre 2013

Gli Stati Generali dell'Odontoiatria programmeranno la professione del futuro. Accordo tra le principali sigle del settore.

Primo proposito: modificare l'esame di stato

Gli odontoiatri italiani si sono trovati, compatti, sulla decisione di condividere una linea comune da proporre alle Istituzioni -italiane ed europee- individuando negli Stati Generali dell'Odontoiatria il gruppo di lavoro qualificato per indicarla. 

 "Gli Stati generali dell'Odontoiatria non sarà un evento sporadico, ma ci sarà continuità degli incontri e condivisione delle strategia comuni che saranno messe in campo e perseguite per far compiere all'Odontoiatria italiana passi in avanti perché possa confrontarsi a testa alta a livello europeo".
La decisione è stata presa durante la riunione del 31 ottobre scorso alla quale hanno partecipato
Pierluigi Delogu, presidente AIO; Gianfranco Prada, presidente ANDI; Antonella Polimeni, presidente del Collegio Docenti di Odontoiatria; Francesco Scarparo, presidente CIC; Marco Ferrari, presidente della Conferenza dei Presidenti dei corsi si laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria; Maria Grazia Cannarozzo, presidente del Cenacolo Odontostomatologico Italiano.

Gli Stati Generali dell'Odontoiatria, fino ad oggi, erano un momento d'incontro utilizzato dalla CAO nazionale per approfondire varie criticità sulla professione, per esempio l'abusivismo.

Prima decisione emersa dalla riunione, "quella di istituire un esame di Stato, o meglio di Laurea abilitante che comprenda un anno di pratica clinica, un esame nel quale siano rappresentati gli Ordini", si legge in una nota della CAO.
Su quali saranno le novità rispetto all'attuale ordinamento che già prevede un esame di Stato per abilitare i laureati in odontoiatria all'esercizio della professione al quale è presente un rappresentate dell'Ordine ed un anno di pratica all'interno dell'Università, il presidente CAO Giuseppe Renzo annuncia la realizzazione di un documento ufficiale.

"Sulla riunione di oggi -si legge nella nota della CAO- elaboreremo in tempi brevi un documento che sottoporremo all'esame di tutti i soggetti oggi presenti, perché da ora in avanti ci dovremo muovere per avere regole condivise che poi andranno applicate perché l'Odontoiatria deve definitivamente uscire dalla palude. Sul punto dell'esame di laurea abilitante e sugli altri argomenti e punti critici chiederemo incontri con i Ministeri della Salute e dell'Università".

In merito alla situazione attuale dell'odontoiatria, continua il presidente CAO, "permangono forti motivi di preoccupazione nel mondo odontoiatrico, in un Paese come il nostro dove, ad esempio, l'accesso dei giovani alla professione avviene in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, con ripercussioni sul sistema pensionistico. Ma non c'è solo questo - ha precisato Renzo - perché penso che ci dovremo muovere su più fronti ripensando all'assistenza odontoiatrica in Italia che dovrà essere garantita anche ai meno abbienti, e poi dobbiamo prepararci alla data del 1 gennaio 2014, quando sarà operativa la libera circolazione dei professionisti nell'Eurozona (la nuova versione della Direttiva Europea del 2005 NdR)".

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