Sembrare belli anche con l’avanzare dell’età ha portato in questi ultimi anni a un aumento dei trattamenti di ringiovanimento. Richieste che cominciano a essere rivolte anche al dentista. Dopo aver ripristinato o modificato l’estetica, al dentista si chiede di completare con un ritocchino alle labbra e ai tessuti vicini. Il Dental Botox, per utilizzare un’espressione a stelle e strisce, gode di una sempre maggior popolarità, tant’è che secondo un sondaggio condotto da The Wealthy Dentist, una società di consulenza per odontoiatri, il 16% dei dentisti Usa offre questo tipo di trattamento, il 27% lo offrirà a breve e il 37% sta valutando di inserirlo nella propria attività. Il Dental Botox è considerato in genere come un trattamento complementare ad altre cure estetiche odontoiatriche, perché aiuta a eliminare le rughe intorno alla bocca e dona alla persona un aspetto più giovanile.
Di solito questi trattamenti interessano persone non più giovanissime, anche se da una indagine di Time Magazine il 25% delle ricerche condotte su internet sulla chirurgia estetica è fatta da giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni.
Nel 2009, secondo i dati dell’American Society for Plastic Surgery (Asps), negli Stati Uniti sono state eseguite 12,5 milioni di procedure estetiche, l’1% in meno rispetto al 2008, ma il 69% in più dal 2000. La medicina estetica e gli interventi mininvasivi sono quelli che hanno contribuito maggiormente a questa crescita (+99% dal 2000). Le cinque procedure più richieste sono state: tossina botulinica (4,8 milioni); soft tissue fillers (1,7 milioni); chemical peel (1,1 milioni). In aumento soprattutto i soft tissue fillers come l’acido ialuronico (+9%). In calo invece le operazioni chirurgiche (-9%), con oltre 1,5 milioni di procedure nel 2009.
In Italia i dati che indicano quanto questa pratica sia diffusa negli studi odontoiatrici non ci sono. Che sia un fenomeno in ascesa lo possiamo dedurre dalle campagne degli specialisti di chirurgia estetica. L’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma per guidare il cittadini ha creato un elenco ad hoc al quale possono iscriversi i laureati in medicina, per attingere a esperienze e formazione adeguata. La conferma della discussione ancora aperta sulle competenze arriva da Pordenone, dove nelle scorse settimane un esposto anonimo ha riproposto un annoso problema: il laureato in odontoiatria può intervenire oltre che sui denti, anche sulle labbra del paziente?
Molti pareri autorevoli (a pagina 10 è riportato l’ultimo della Cao nazionale, ndr) e sentenze si sono espressi favorevolmente, considerando gli interventi sulle labbra un completamento della riabilitazione estetica del paziente da parte dell’odontoiatra.
Come noto il laureato in odontoiatria, ai sensi dell’articolo 2 della legge 409/85, è legittimato a svolgere “le attività inerenti alla diagnosi e alla terapia delle malattie e anomalie congenite e acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione e alla riabilitazione odontoiatrica”.
Per questo, ci dice l’avvocato Silvia Stefanelli, esperta di diritto sanitario, “le attività che riguardano una terapia o una riabilitazione della bocca e dei tessuti in qualche modo collegate a una malattia e a un’anomalia di tale parte del corpo possono legittimamente rientrare nell’ambito dell’attività dell’odontoiatra. Per intenderci: se il filler alle labbra è eseguito a seguito di una protesi dentale per ridare alla bocca una forma e una consistenza corretta, lo reputo del tutto legittimo, in quanto rientra nella cura della malattia. Ove invece il ricorso al filler non sia collegato a una “malattia” o “terapia” di denti, bocca e mascelle, allora credo che si possa dubitare della liceità di tale attività: in questo caso si rischierebbe di sconfinare nella medicina estetica, che può essere svolta invece solo da medici”. Anche guardando la vicenda dal punto di vista della possibilità per l’odontoiatra di utilizzare questi farmaci (perché tali sono i filler) va detto che per la quasi totalità di questi la stessa Aifa, l’organismo che regolamenta l’uso dei farmaci, in sede di rilascio dell’autorizzazione non ne ha previsto un uso limitato in ambito ospedaliero o comunque da parte di soggetti con particolari qualifiche. Per altro, proprio una sentenza del Tar Lazio (Se. III quater sent. 4591/2006) era intervenuta su un farmaco contenente una tossina botulinica, per il quale l’Aifa aveva previsto un uso solo da parte di specialisti in chirurgia plastica, maxillo facciale, dermatologia e oftalmologia, dando ragione ai ricorrenti, medici non specialisti: il Tar aveva ritenuto che la tossina botulinica fosse presente in misura così limitata da non comportare alcun rischio per il paziente.
Sull’uso della tossina botulinica il ministero della Salute ha richiesto un parere al Consiglio superiore di sanità. Intanto, il sottosegretario alla salute Francesca Martini, intervenendo a un convegno, ha sottolineato che si dovrà riflettere su quale debba essere la formazione necessaria.
GdO 2010;11
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
approfondimenti 15 Luglio 2022
La xerostomia può essere dovuta a malattie o farmaci, i sintomi possono migliorare con l'automedicazione. In caso contrario è necessario il parere del medico
Il professor Andrea Sardella spiega come si presenta, come diagnosticarla e cosa caratterizza questo particolare quadro clinico
O33farmacologia 16 Novembre 2021
In uno studio, pubblicato su Oral Surgery Oral Medicine Oral Pathology Oral Radiology, gli autori hanno valutato l’efficacia clinica della combinazione di alcuni farmaci per il trattamento della...
di Lara Figini
O33patologia-orale 09 Marzo 2021
Dati di una recente revisione sistematica
di Lara Figini
patologia-orale 18 Dicembre 2018
La sindrome della bocca che brucia (BMS) è una condizione idiopatica, cronica, caratterizzata da incessante bruciore orale o sensazione di bruciore, frequentemente accompagnata...
di Lara Figini
O33normative 09 Novembre 2017
Non sono pochi gli odontoiatri che negli ultimi anni si sono avvicinati a prestazioni rientranti nel campo della medicina estetica, ovviamente limitatamente alla zona periorale. Dell'argomento se ne...
normative 18 Aprile 2017
Dopo la determinazione 241/2017 dell'AIFA del 16 febbraio scorso, che aveva autorizzato l'utilizzo dei medicinali Botox e Dysport secondo determinate specifiche, anche ai laureati in odontoiatria,...
patologia-orale 16 Maggio 2017
Secondo la definizione proposta da Lobbezoo e altri nel 2013, il bruxismo è un'attività ripetitiva dei muscoli masticatori caratterizzata da serramento o usura dei denti e/o da un...
approfondimenti 15 Marzo 2017
Dopo la pubblicazione da parte di Odontoaitria33 della notizia sulle determina dell'Aifa sull'utilizzo della tossina botulinica, ed in particolare delle dichiarazione di AIO ed ANDI, la...
normative 13 Marzo 2017
L'Agenzia del Farmaco (AIFA) ha emanato due importanti determine in tema di utilizzo delle tossine botuliniche Botox e Dysport a base del principio attivo neurotossina di Clostridium Botulinum di...
patologia-orale 05 Luglio 2016
Ci sono due principali strategie di trattamento per le nevralgie: - la farmacoterapia e- la neurochirurgia.La gestione medica e farmacologica è il trattamento di prima scelta per la maggior...
farmacologia 24 Novembre 2015
La tossina botulinica è una potente neurotossina batterica prodotta naturalmente dal Clostridium botulinum che può causare paralisi muscolare, atrofia e debolezza.Sette distinti...
Positivo il giudizio sulle possibilità ed i vantaggi ma permango i timori per la tutela della privacy e sulla riduzione del “contatto” umano con il medico
DENTECHSTRY: Il Podcast dell’innovazione Odontoiatrica 26 Marzo 2025
Il restauro diretto in conservativa a la tecnica flow injection sono i temi approfonditi nella nuova puntata del podcast Dentechstry. Protagonisti della puntata i dottori Vincenzo...
In occasione della IDS - International Dental Show, la più importante manifestazione mondiale del settore dentale in corso a Colonia, l’azienda italiana Curasept ha avuto l’onore di accogliere...
Approfondimenti 26 Marzo 2025
EFP ricorda come il 30% della popolazione soffra di alitosi ma la maggioranza sia convinta che l’alito cattivo dipenda dalla tipologia di cibo consumato e non dalla salute orale
Tra le novità previste, procedure più snelle mentre le sanzioni comminate dagli Ordini saranno immediatamente esecutive, in attesa della decisione della Commissione
Dal XXIX Congresso COI-AIOG interessanti indicazioni per odontoiatri ed igienisti dentali. La prevenzione periodica appresenta una fase chiave nella gestione del paziente fumatore ...
Un parere del Garante ritiene che le modifiche apportate al StS ed alla Fatturazione elettronica tutelino la privacy del contribuente, ma il parere rischia di essere inutile
Cronaca 25 Marzo 2025
L’Office Manager è una figura chiave nel management dello studio odontoiatrico. Supporta le figure dirigenziali (amministratore e/o titolare e direttore sanitario) nella...
Normative 25 Marzo 2025
ANIA aggiorna le FAQ, tra le indicazioni anche quelle sull’obbligo di assicurare i locali anche se si è in affitto e le precisazioni sulle sanzioni
Cronaca 25 Marzo 2025
Primo esperimento di lezioni online dedicate alla salute orale nell’ambito del progetto di salute orale nell’ambito del programma “Scuole che promuovono la salute”
Cronaca 24 Marzo 2025
Il Terminale Associativo Specialisti Ambulatoriali UILFPL SAI denuncia la perdita di oltre 800 ore settimanali dedicate all’assistenza odontoiatrica pubblica e minaccia azioni sindacali
Anelli (Fnomceo): “per smaltire arretrati e dare esecutività alle sanzioni disciplinari degli Ordini: ora medici radiati e sospesi continuano a esercitare”
Approfondimenti 21 Marzo 2025
Il prof. Luigi Rubino ci parla dell’utilizzo degli scanner facciali, dalle soluzioni fai da te agli strumenti professionali e le loro applicazioni odontoiatriche
Cronaca 21 Marzo 2025
Il Sindacato Italiano Odontoiatria Democratica (SIOD), con il suo segretario nazionale Francesco Romano, chiede che la pubblica amministrazione adotti gli stessi criteri imposti...