HOME - Normative
 
 
01 Marzo 2016

Vendita di materiale ad uso odontoiatrico. La Legge Volponi indica chi e cosa può essere acquistato. I dubbi della CAO per le società di capitale


A molti la Legge Volponi non dice molto, anche se pienamente in vigore.

A ricordare la sua esistenza è stata ieri la trasmissione Striscia la Notizia con il servizio di Valerio Staffelli attraverso il quale ha nuovamente affrontato il problema della chiusura di alcuni studi della Vitaldent, chiedendosi come queste società proprietarie degli studi potessero acquistare materiali e attrezzature. Visto che proprio la Volponi ne consentirebbe l'acquisto ai soli iscritti all'Albo.

Questo dice la Legge

La Legge 05-02-1992, n. 175 che prende il nome del primo firmatario On. Alberto Volponi - laureato in Medicina e specializzato in Gastroenterologia e Cardiologia, Dirigente medico dell'Ospedale Umberto I di Frosinone e Presidente del locale Ordine provinciale dei medici ed anche Consigliere Enpam fino al 2012- reca norme in materia di pubblicità sanitaria e di repressione dell'esercizio abusivo delle professioni sanitarie. Molte delle norme contenute in questa Legge sulla pubblicità sono state abrogate o modificate dalla Bersani mentre sono rimaste pienamente in vigore quelle legate all'esercizio abusivo della professione, all'utilizzo dei titoli professionali e (l'articolo 9) che regolamenta la vendita di attrezzature e materiali ad uso odontoiatrico ed odontotecnico.

I testo:

  • Comma 1. con decreto del Ministero della sanità, sentito il parere delle federazioni nazionali degli ordini, dei collegi professionali e delle associazioni professionali degli esercenti le arti ausiliarie delle professioni sanitarie, è fissato, e periodicamente aggiornato, l'elenco delle attrezzature tecniche e strumentali di cui possono essere dotati gli esercenti le predette arti ausiliarie.
  • Comma 2. il commercio e la fornitura, a qualsiasi titolo, anche gratuito, di apparecchi e strumenti diversi da quelli indicati nel decreto di cui al comma 1, sono vietati nei confronti di coloro che non dimostrino di essere iscritti agli albi degli esercenti le professioni sanitarie, mediante attestato del relativo organo professionale di data non anteriore ai due mesi.
  • Comma 3. La violazione delle disposizioni di cui al comma 2 è punita, anche in aggiunta alle sanzioni applicabili ove il fatto costituisca più grave reato, con una ammenda pari al valore dei beni forniti, elevabile fino al doppio in caso di recidiva.

L'elenco predisposto dal Ministero della Salute indica, chiaramente, cosa possono comprare dentisti ed odontotecnici. Un elenco che come recita la Legge avrebbe dovuto essere aggiornato periodicamente, "almeno ogni 3 anni", ma che ad oggi non è mai stato modificato. Così si trovano elencate attrezzature e materiali non più in commercio mentre moltissimi altri non sono neppure contemplate.

Ma i depositi controllano a chi vendono attrezzature e prodotti ad uso esclusivo odontoiatrico e se chi li acquista è un iscritto all'Albo?

"Devono farlo", dice ad Odontoaitria33 Maurizio Quaranta Vice Presidente ADEE, l'associazione dei depositi dentali europea". "Prima di vendere una attrezzatura o un materiale ad uso odontoiatrico il deposito dovrebbe chiedere l'autorizzazione dello studio e verificare che il titolare o il direttore sanitario sia iscritto all'Albo, altrimenti non può venderla". "Il problema -ricorda Quaranta- nasce dal fatto che l'elenco è fermo al 1992 e mai aggiornato ed ANCAD da tempo chiede il suo aggiornamento".

Depositi chiamati, di fatto, nel ruolo di controllore verso l'esercizio abusivo della professione, ruolo che per Quaranta "non dovrebbe essere demandato ai venditori laddove Stato e Ordine non riescono ad intervenire".

E le sanzioni per i depositi scoperti a vendere a non abilitati sono importanti: da 2 a 5 volte il valore dell'attrezzatura venduta e l'arresto fino a 6 mesi.

Ma uno studio odontoiatrico organizzato in società di capitale può acquistare i prodotti ad uso esclusivo di un iscritto all'Albo degli odontoiatri?

"Io reputo di si", ci spiega l'avvocato Silvia Stefanelli (nella foto con il dott. Sanvenero) esperta in diritto sanitario in Bologna.

"L'obiettivo della legge era quello di non consentire la vendita di apparecchiature odontoiatriche a soggetti che non fossero legittimati ad utilizzarle: ciò allo scopo di evitare l'esercizio abusivo della professione. Poiché poi la legge è del 1992, in fase di formulazione della norma si è tenuto conto della situazione di fatto in essere all'epoca: cioè si è fatto riferimento solo ai soggetti iscritti agli albi professionale perché all'epoca erano solo loro ad esercitare l'attività odontoiatrica.

Nel corso degli anni poi è stata legittimata l'erogazione delle prestazioni odontoiatriche attraverso società di gestione titolari di autorizzazione sanitaria: ne deriva che la legge 175/92 deve oggi considerarsi integrata dai nuovi principi ammessi dall'ordinamento: in altre parole io reputo che le società che vendono dispositivi medici lo possano legittimamente fare a patto che verifichino che l'acquirente sia legittimato ad erogare odontoiatria"

Il dott. Sandro Sanvenero, segretario della CAO nazionale, nel definire non controvertibile la interpretazione autentica delle norme vigenti, sposta l'attenzione su un altro piano della questione.

"Le società di capitale se non inquadrate come cliniche o case di cura, e quindi devono prevedere la possibilità di degenza ed essere sottoposte alla pianificazione territoriale, non possono essere costitute al fine dell'esercizio dell'odontoiatria. E se sono costituite come società di servizi non possono acquistare materiale ed attrezzature ad uso odontoiatrico. L'unica norma che consente lo svolgimento della professione, secondo i modelli societari, è la legge che ha istituito le Società tra Professionisti: infatti la Bersani indicava la possibilità per le società di capitale di costituire studi medici ed odontoiatrici ma demandava all'emanazione di decreti attuativi, che non furono mai emanati, le modalità di costituzione.".

Per il dott. Sanvenero, quindi, il problema sta nel rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza delle cure ai cittadini e nessuna rilevanza può avere il fatto che una società abbia come amministratore unico un iscritto all'Albo degli odontoiatri.

"Troppo spesso in Italia leggi poco chiare lasciano lo spazio a diversificate interpretazioni. Per questo è necessario, oggi, approvare gli emendamenti sulle società di capitale inseriti nel Ddl Concorrenza per rendere esplicito ciò che le norme già prevederebbero".

Norberto Maccagno

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

Odontoiatria33, in un recente articolo, riporta all'attenzione degli operatori dentali gli obblighi e le responsabilità che i rivenditori di dispositivi medici hanno nell'esercizio della loro...


Secondo i dati dell’Osservatorio sulle entrate fiscali sono al settimo posto per reddito tra gli iscritti alle casse professionali, ma sono tra quelli che devono fatturare di più per ottenere quel...


Gli studi monoprofessionali sono meno di quelli attivi 5 anni fa, crescono solamente le società. Ecco i dati diffusi dal MEF (2023, dichiarazione 2024)


Accordo tra ANDI e Ministero delle pari opportunità per formare gli odontoiatri a cogliere i segnali e aiutare le vittime


Una ricerca inglese ha valutato l’impatto che può aver avuto la pandemia da Covid-19 sulla salute mentale dei dentisti oltre a comprendere i livelli di stress che la pandemia ha causato e i...

di Lara Figini


Uno studio inglese indaga il suo “potere distrattivo” durante le sedute

di Lara Figini


In una revisione della letteratura, pubblicata dal British Dental Journal, gli autori hanno rivisto la corrente conoscenza sulle reazioni ai comuni materiali dentali, compreso il ruolo...

di Lara Figini


Immagine di archivio

L’avulsione del dente provoca un riassorbimento dell’osso alveolare sia in senso verticale che orizzontale con un rimodellamento volumetrico spontaneo dei tessuti duri e...

di Alessandra Abbà


Dopo il completamento del trattamento ortodontico, uno degli obiettivi più importanti è il mantenimento del risultato finale. È stato riferito che circa il 70% dei casi...

di Davide Elsido


Utilizzo di una procedura minimamente invasiva, ricerca italiana pubblicata all'estero


Dentsply Sirona, mantenendo la sua lunga tradizione di offrire sempre le innovazioni più significative per il mercato odontoiatrico, è orgogliosa di presentare il nuovo Aquasil® Ultra+...


L’OMCeO di Torino invia una nota congiunta per fare chiarezza sulla prescrizione degli antibiotici indicata dall’odontoiatra sul ricettario del SSN


Altri Articoli

Francesco Romano

Francesco Romano, Segretario Generale SIOD, sul percorso sperimentale attivato in Regione Lombardia alternativo al corso ASO


La Fédération Française d'Orthodontie (FFO) ha dato il via a una nuova campagna nazionale di prevenzione, rivolta in particolare alle famiglie con bambini piccoli. 


Un nuovo materiale sperimentato da un team di ricercatori di inglesi è stato utilizzato per creare un gel in grado di riparare e rigenerare lo smalto dentale


Queste le norme in vigore in Italia, quando è possibile (ancora) utilizzare l’amalgama dentale e quando è vietato rimuoverla. Da ricordare l’obbligo del separatore d’amalgama


Da Sx: Gianmario Fusardi; Matteo Zanin

Fusardi (ANDI Lombardia): un sistema che offre semplicità rispondendo alle esigenze dei datori di lavoro e di chi vuole diventare ASO


Dal Congresso un richiamo alla politica a impegnarsi nella prevenzione e contro il turismo odontoiatrico, la necessità dell’unità della professione e la centralità dei giovani odontoiatri,...


La decisione alla COP6 Minamata di Ginevra. FDI e IADR scelgono un approccio più graduale per aiutare le popolazioni a basso reddito. Ancora più centrale il ruolo dell’odontoiatra nella decisione...


E’ il tema che il prof. Lodi affronta nel suo editoriale su Dental Cadmos, e lo fa portando le conseguenze che la disinformazione porta sui pazienti


La prof.ssa Nardi sollecita gli igienisti dentali a considerare un approccio trasversale e di approfondimento delle conoscenze sugli aspetti psicologici delle persone assistite, per non mettere a...

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


Uno studio norvegese evidenzia l’importanza di considerare le esperienze infantili avverse ed integrare la dimensione psicologica nella pratica clinica per agevolare l’accesso alle cure


Dall'eziologia intrinseca ed estrinseca al sistema BEWE: da Curasept una guida clinica per l'intercettazione e la terapia quotidiana con prodotti ad azione tampone


Aumenti economici e arretrati anche per gli odontoiatri del SSN. La (parziale) soddisfazione del SUMAI le critiche del UILFP


Pintus (Confartigianato): “La nostra categoria non chiede privilegi, ma riconoscimento, regolamentazione e chiarezza”


L’attività sarà volontaria ma è previsto un rimborso e la copertura assicurativa. Le domande devono essere inviate all’APSS di Trento entro il 20 novembre


 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Integrazione tra scanner facciale e tracciati mandibolari

 
 
 
 
chiudi