Egr. Direttore,
la recente proposta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito al potenziamento dell’odontoiatria sociale tramite convenzioni con i liberi professionisti è una delle tante improvvide promesse preelettorali di cui, terminate le elezioni, non sentiremo la mancanza. Forse sulla salute ci vorrebbe un maggior riguardo, ma tant’è. Peraltro portando ad esempio virtuoso una iniziativa della Regione Toscana di circa dieci anni fa che non è mai riuscita a decollare, anzi. Alcuni colleghi sono già intervenuti sulla questione e condivido pienamente il loro approccio. Non so se le soluzioni da loro proposte siano o no fattibili, so però che la proposta della Lorenzin è assolutamente impraticabile e presentata peraltro con un cinismo ed un opportunismo che non mi aspetterei da un Ministro della Repubblica. In sostanza si tratterebbe di approfittare della crisi economica della nostra categoria per forzarci ad accettare una collaborazione con il sistema pubblico super scontata, fino al 50/60% delle normali tariffe.
Nessuno di noi ha bisogno di convenzionarsi con il pubblico per abbassare ulteriormente le proprie tariffe. Lo può fare in ogni caso ed in piena autonomia. Quanto ci vorrebbe per avere lo studio pieno, così come immagina la Lorenzin, visto che il passaparola è ancora il miglior strumento pubblicitario?
Ma non funziona così: sarebbe l’inizio della fine. Una eccessiva contrazione delle entrate, se non accompagnata da un equivalente contrazione delle spese, porta alla fine certa e dolorosa dell’attività. E poi c’è sempre da giustificarsi con l’Agenzia delle Entrate che ci rimprovererebbe di aver guadagnato troppo poco (vedi il sopravvissuto “redditometro”). Evidentemente non si vuole vedere che la velocità di impoverimento dei cittadini è ben superiore ai nostri tentativi, che già ampiamente facciamo da anni, di tenere ferme le nostre tariffe, se non di ridurle, lasciando invariate le nostre professionalità e rinunciando ai guadagni tipici di un’altra era. Senza sacrificare una qualità almeno decorosa delle prestazioni.
Ma forse neanche questo basterà.
Ma come si fa a ridurre le spese se, oltre a spese incomprimibili, le incombenze amministrative, fiscali, autorizzatorie ed altre inutili amenità ci portano via sempre più tempo e denaro e ci distraggono da quello che sappiamo e vogliamo fare, cioè curare i nostri pazienti? Teniamo conto che una eventuale convenzione con il SSN prevede il rispetto di una serie di ulteriori requisiti strutturali ed organizzativi che le Regioni, Toscana in primis, provvedono sistematicamente ad appesantire, spesso senza alcuna giustificazione. Per entrare nel circuito delle convenzioni, quindi, bisognerebbe affrontare nuovi sostanziosi e non è detto definitivi investimenti, la cui reale utilità è pari a zero.
E non mi si parli di “economie di scala”, a meno di non voler lanciare un velato messaggio alle Società di capitali in odontoiatria che potrebbero accaparrarsi la maggior fetta di questo seppur ipotetico mercato. Ricordiamoci che la convenzione non è automatica ma a discrezione del SSN, che potrebbe negarla a qualcuno e concederla ad altri, sulla base di valutazioni spesso opinabili ed autoreferenziali. Per buona misura, con questo sistema i colleghi odontoiatri che lavorano nel pubblico verrebbero trasformati in funzionari il cui ruolo sarebbe quello di stilare piani di cura per conto terzi, di cui poi dovrebbero controllare l’operato.
Risultato? Le prestazioni odontoiatriche “sociali” dirette verrebbero ulteriormente depotenziate perchè questi colleghi, che con grande fatica svolgono oggi un importante ruolo, dovrebbero stare dietro una scrivania e non più davanti ad una poltrona. Bel risultato… E se, invece, si cercasse di sfruttare anche in odontoiatria la grande forza che ha il volontariato nel nostro paese, rendendo istituzionale la nostra disponibilità a collaborare nel sociale, così come in alcuni casi già facciamo (vedi Prato, ma sicuramente altre città)?
Restituiteci il tempo e la serenità nel lavoro. Le metteremo volentieri a disposizione della collettività.
Dottor Renato Mele: Socio ANDI Prato - Vicepresidente ANDI Toscana
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
cronaca 05 Novembre 2025
Aumenti economici e arretrati anche per gli odontoiatri del SSN. La (parziale) soddisfazione del SUMAI le critiche del UILFP
cronaca 24 Giugno 2025
Solo il 5-7% delle cure è garantito dal pubblico. CAO ed ANDI Firenze: “si rischia di allargare disuguaglianze ed aumentare fratture sociali”
Il Ministero della Salute accelera sull’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, molte le novità ma non per le cure odontoiatriche
cronaca 21 Febbraio 2025
Senna (CAO) sollecita di applicare uniformemente la legge senza ulteriori indugi e chiede l’intervento del Ministero della Salute
cronaca 31 Gennaio 2025
Obiettivo promuovere e agevolare la formazione di futuri odontoiatri attraverso tirocini di orientamento e sviluppare collaborazioni di ricerca ed assistenza
approfondimenti 08 Febbraio 2019
Con la pubblicazione sulla GU N°25 del 31 gennaio della legge 3/2018 (in vigore dal 15 febbraio 2018), oltre al riordino delle professioni sanitarie, ha apportato, nell’art.12, comma 1...
approfondimenti 28 Novembre 2018
Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere l’emendamento presentato a prima firma dalla presidente della Commissione Affari Sociali, Marialucia Lorefice (M5S), che voleva consentire...
approfondimenti 19 Ottobre 2018
Il Ministero ricorda: obbligo già in vigore, chi non è iscritto è un abusivo
Soddisfazione AIDI ed UNID. Online il tutorial per iscriversi
approfondimenti 25 Giugno 2018
Le risposte di UNID ad alcuni quesiti e l’elenco degli ordini territoriali
Per ANDI l’odontoiatria pubblica si risolve con i fatti, non con proposte irrealizzabili
cronaca 05 Marzo 2018
Per ANDI Torino, proposta inaccettabile che mette a rischio 300 mila posti di lavoro e salute dei cittadini
Solo il 19% degli iscritti al 5° e 6° anno di medicina e odontoiatria ha deciso di aderire all’iscrizione agevolata ottenendo, anche, copertura previdenziale e assistenziale
O33Approfondimenti 24 Novembre 2025
L’odontoiatra viene assolto in appello e la Cassazione conferma: ha rispettato le linee guida
Aziende 24 Novembre 2025
L’obiettivo è quello di supportare i professionisti a migliorare la salute delle persone. Ne abbiamo parlato con il presidente e CEO Dirk Jeffs e con Aurelio Gisco Area Vice President
Cronaca 21 Novembre 2025
Anelli: “Colpo di spugna sulla legislazione degli ultimi dieci anni, rischio è fuga in massa verso l’estero”
O33Approfondimenti 21 Novembre 2025
Un libro bianco del CED per promuovere l’attenzione verso la tutela della salute orale dell’anziano. “Servono azioni urgenti per rendere la salute orale parte integrante della politica...
Cronaca 21 Novembre 2025
Un sondaggio dell’Università Bicocca di Milano per “capire” la conoscenza e l’approccio degli odontoiatri e degli igienisti dentali nella gestione dei pazienti con ansia dentale
Approfondimenti 21 Novembre 2025
L’applicazione della Mini Invasive Endodontics e gli scopi che l’odontoiatra dovrebbe perseguire. Alcune riflessioni della dott.ssa Lucia Reggio
Igienisti Dentali 20 Novembre 2025
La prof.ssa Nardi ricorda come la percezione sensoriale sia determinante per l’adesione ai corretti stili di vita, influenzando la motivazione della persona assistita
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi
Cronaca 20 Novembre 2025
La longevità passa (anche) dalla cura della bocca e del naso. Prof. Testori: “La bocca è assai di più di un semplice strumento masticatorio: è un vero e proprio ecosistema pulsante di vita”.
O33Normative 20 Novembre 2025
Nominare il proprio Esperto di Radioprotezione è il primo passaggio fondamenta. Ecco gli altri che l’odontoiatra deve conoscere
Approfondimenti 20 Novembre 2025
IL CED approva una raccomandazione per sensibilizzare gli atleti, i familiari, le società sportive verso l’utilizzo e chiede alle assicurazioni di includerli tra le misure obbligatorie
Un sondaggio dell’American Heart Association evidenzia come i pazienti considerino il proprio dentista una sentinella per la salute generale. Di seguito le linee guida proposte
Lettere al Direttore 19 Novembre 2025
Magenga (SIASO): è l’ultima trovata della regione Lombardia a favore dell’ANDI che sminuisce la formazione ASO
O33Approfondimenti 19 Novembre 2025
Entro il 31 dicembre 2025 si chiude il triennio formativo 2023-2025. Le possibilità per recuperare i crediti usando bonus, compensazioni e autoformazione
