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07 Marzo 2011

Pensare la prevenzione globalmente: l’esperienza della Cina

di Debora Bellinani


Da più di venti anni in Asia si svolge una vastissima campagna per la promozione della salute orale: si chiama “Love Teeth Day”, cade il 20 settembre di ogni anno ed è un’iniziativa che mira a portare conoscenze e strumenti di prevenzione nelle regioni più remote della Cina. Un recente articolo pubblicato dal British Dental Journal, che propone una descrizione di questa lunga esperienza basata sulla partecipazione coordinata di organismi istituzionali e singole persone, ha permesso un confronto con interventi più tradizionali e limitati e una valutazione dei risultati che possono essere raggiunti ponendosi un obiettivo ambizioso: cambiare le abitudini e l’approccio culturale all’igiene orale in remote zone rurali.
La giornata in cui “amare” i propri denti in Cina è dunque il 20 settembre: mentre all’inizio di questa esperienza, nel 1989, gli eventi organizzati si svolgevano principalmente durante questo giorno, oggi il programma della campagna prevede in realtà iniziative che si svolgono nel corso dell’intero anno.

Pensare globalmente: l’esperienza della Cina
Il “Love Teeth Day” del 2009 per esempio, per raggiungere l’obiettivo insegnare che una corretta igiene orale porta a una migliore qualità di vita, si è servito di mezzi differenti e strategie complesse: a livello locale sono state utilizzate unità mobili equipaggiate per visitare i villaggi e le scuole e fornire informazioni e assistenza, sono stati allestiti banchi promozionali con brochure esplicative destinate a diverse fasce d’età, le cui differenti modalità d’espressione comprendevano anche vignette, e molti odontoiatri hanno dato la disponibilità per fornire counselling; a livello nazionale, invece, sono stati coinvolti tutti i mezzi di comunicazione come la televisione, le radio e i giornali, sono stati organizzati spettacoli di intrattenimento e ideati progetti specifici da attuare nelle scuole.
Questo enorme lavoro di coordinamento tra istituzioni nazionali, locali e singoli operatori si è perfezionato nel tempo e ha portato a risultati quantificabili: i dati raccolti tra il 1986 e il 1996 dimostrano che in questi 10 anni la percentuale di persone in grado di rispondere correttamente a questionari riguardanti le pratiche di igiene orale è passato dal 38,7 al 70%. Grazie alle informazioni recepite, le persone hanno poi effettivamente modificato comportamenti e abitudini: sempre secondo dati nazionali l’utilizzo dello spazzolino due volte al giorno è aumentato dal 50 al 70,5%, l’uso di dentifrici contenenti fluoro dal 13,7 al 58,1%, la frequenza delle visite odontoiatriche regolari è passata dal 22,4 al 37%; e soprattutto, scrivono gli autori dello studio, la prevalenza della carie in età prescolare e nei bambini che frequentano la scuola primaria è diminuita.

Agire localmente: la “patente” nepalese
Se la giornata della salute orale in Cina è una campagna di prevenzione che dura tutto l’anno, vi sono esempi nei quali un solo giorno può davvero migliorare la salute orale e la qualità di vita di una popolazione. La letteratura, attraverso l’International Journal of Dental Hygiene, ha fornito recentemente un esempio di intervento più limitato ma efficace nei risultati: si tratta dell’esperienza di 141 donne nepalesi abitanti in villaggi remoti che, tra il 2006 e il 2009, sono state formate per favorire la salute orale nei loro luoghi di provenienza. Il loro addestramento è durato una sola giornata: quattro ore di teoria e quattro di pratica. Con questo bagaglio in tre anni le donne sono state in grado di formare 2100 adulti e di far partecipare ai loro programmi ben di 4000 bambini. Come scrive nel suo resoconto Ron JM Knevel, ricercatore della School of Dentistry and Oral Health presso La Trobe University di Bendigo in Australia, inizialmente ci sono state difficoltà perché alcuni membri delle comunità, soprattutto uomini, erano scettici rispetto al nuovo ruolo delle loro concittadine e alle informazioni che esse trasmettevano. Ma anche gli ostacoli culturali possono essere superati se si trova la chiave giusta: è stato sufficiente fornire alle donne una sorta di patente di educatrici, un “pezzo di carta”, per consentire loro di essere accettate con fiducia e raggiungere un gran numero di persone; è stato così possibile, grazie a un solo giorno di formazione, far sì che queste donne fossero in grado di svolgere un’azione efficace di prevenzione delle patologie del cavo orale.

“Love Teeth Day campaign in China and its impact on oral public health - the twentieth anniversary”
Br Dent J 2010;209(10):523-6.
“Training rural women to improve access to oral health awareness programmes in remote villages in Nepal”
Int J Dent Hyg 2010;8(4):286-93.

GdO 2011;4

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