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07 Giugno 2018

La riforma degli ordini non tutela le minoranze

Il dott. Emilio Archetti impugna la Decreto Lorenzin al Tar


L' annullamento del Decreto del Ministero della Salute 15 marzo 2018 ( legge Lorenzin) ed in particolare gli art 1 comma 1 e 2 e 4 comma 4, nonché dell' art 16 DPR 221/50 Regolamento per l'esecuzione del D.lgs 233/46, nelle parti in cui non prevedono modalità volte a garantire il pluralismo e la rappresentanza delle minoranze all'interno degli Organi elettivi.

A chiederlo è il ricorso al Tar presentato nei giorni scorsi da Emilio Archetti (nella foto), odontoiatria bresciano già protagonista negli anni passati per ricorsi contro decisioni governative, come l’Accordo Stato Regioni sulle autorizzazioni sanitarie presentato nel 2016.

“Come certamente saprete –spiega ad Odontoiatria33 il dott. Archetti- nel corso del tempo, da più parti (sindacati, giovani medici etc.) si sono espresse lagnanze proprio in relazione alla mancanza di democratica rappresentanza delle minoranze all' interno dei Consigli degli Ordini professionali, ma, tuttavia, quando si tratta di passare agli atti concreti, spesso la memoria vacilla”.  

“Ritenendo –continua- la materia di competenza del Giudice amministrativo, nonché immediatamente e concretamente lesivi gli Atti impugnati (Tar Roma sez I  8332- 8333- 8334 /2015), si è posto in rilievo ed a giudizio, come gli stessi violino gli art 3, 48 e 51 della Costituzione; si ritiene, in particolare, gravemente lesionato il principio di uguaglianza del voto, sia sotto il  profilo dell'elettorato attivo che passivo, e ciò, anche in riferimento alle elezioni ordinistiche (Ordinanza 260 /2002). Si è, altresì, posto in evidenza come il principio costituzionale imponga l'uguaglianza del voto non solo 'in entrata', ma vada mantenuto anche rispetto alla effettiva composizione degli Organi elettivi (voto in uscita - Corte Costituzionale 1/2014, 35/2017”.

Tale principio costituzionale per il dott. Archetti sembra completamente sacrificato, sia da parte del Legislatore regolamentare, sia da parte “della Lorenzin”, non prevedendo alcun meccanismo volto a tutelare le minoranze (in tal senso Tar Lazio sez. Latina 649/2007 ).

“Ulteriormente –continua- si è posta in evidenza la violazione del principio pluralista, secondo gli insegnamenti della Corte Costituzionale, espressi nella Sentenza 138/2010”. 

“Per questi motivi -conclude Archetti- ho chiesto al Giudice adito di annullare il Decreto Lorenzin e il Regolamento presupposto e, per l'effetto, ordinare al Ministero di adottare le modifiche necessarie a garantire la democratica rappresentanza delle minoranze negli Organi ordinistici delle professioni sanitarie. Naturalmente le aspettative non possono che coincidere con quelle, a suo tempo, rappresentate dalla professione forense, peraltro pienamente soddisfatte dalla giurisdizione adita”.

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