Gentile direttore
Ho letto con molto interesse la lettera del dottor Cappellin pubblicata sul vostro giornale. A mio avviso, vanno fatte alcune considerazioni nel merito di cosa sia permesso e cosa no, con le normative vigenti, anche per fugare alcuni dei dubbi espressi dal collega.
Una breve premessa per analizzare correttamente la questione: cosa si intende per “pubblicità”, pubblicità ingannevole, veritiera, trasparente?
Per pubblicità si intende (D.Lgs. 2 agosto 2007, n.145 contro la pubblicità ingannevole) qualsiasi forma di messaggio che è diffuso, in qualsiasi modo, allo scopo di promuovere la prestazione di servizi.
Pubblicità ingannevole: qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, possa indurre in errore le persone fisiche o giuridiche a cui è rivolta e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico o sia idonea a ledere un concorrente; oppure, possa indurre in errore il consumatore medio riguardo ad uno o più dei seguenti elementi: l’esistenza o la natura del prodotto, le caratteristiche principali del prodotto quali disponibilità, i vantaggi, i rischi, l’esecuzione, la composizione, gli accessori, l’assistenza post vendita, i risultati e le caratteristichefondamentali de prodotto, il prezzo o il modo in cui questo è calcolato o l’esistenza di uno specifico vantaggio quanto al prezzo (come , ad esempio, pubblicità di prezzi scontati senza l’indicazione del prezzo finale).
Il concetto di trasparenza significa che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile come tale, con modalità, anche grafiche, che la rendano immediatamente distinguibile dalle altre forme di comunicazione, essendo espressamente vietata ogni forma di pubblicità subliminale (e qui il pensiero va, immediatamente, a tutte quelle forme di redazionali spesso diffuse su giornali o siti). Inquadrato l’ambito di riferimento della pubblicità, occorre ora connotare l’aggettivo seguente: commerciale (o promozionale) e informativa.
La pubblicità informativa è ammessa per tutte le professioni regolamentate, tra cui la nostra; di contro dalla pubblicità commerciale o promozionale sono espressamente escluse le professioni sanitarie, in quanto incidono sulla tutela della salute.
In ogni caso l’abolizione dei limiti alla pubblicità professionale non è assoluta, infatti il legislatore ha posto l’accento sul carattere “informativo” (e non suggestivo-promozionale, che tenta di promuovere la vendita di un bene o un servizio) del messaggio, affermando : ”E’ ammessa con ogni mezzo la pubblicità informativa avente ad oggetto l’attività delle professioni regolamentate, le specializzazioni, i titoli posseduti attinenti alla professione, la struttura dello studio professionale e i compensi richiesti per le prestazioni. La pubblicità informativa di cui al comma 1 deve essere funzionale all’oggetto, veritiera e corretta, non deve violare l’obbligo del segreto professionale e non deve essere equivoca, ingannevole o denigratoria”.
Quindi mi pare del tutto evidente che sia ampiamente permessa e ben descritta ogni forma di comunicazione che rientri in questi ambiti, e quali siano invece le forme di comunicazione che violano le modalità ammesse.
Purtroppo però il previsto (anzi, dovuto) controllo ordinistico può essere esercitato solo a posteriori, di fatto depotenziandone enormemente gli effetti e i risultati, permettendo ai messaggi chiaramente ingannevoli o contrari a quanto stabilito dalla legge di godere di una lunga esposizione con tutti i danni che ne conseguono.
Da qui la richiesta del ripristino di un controllo preventivo, che possa evitare le storture a cui quotidianamente assistiamo.
Questo meccanismo, tra l’altro, indirettamente permetterebbe anche di rispondere a quanto erroneamente a volte si percepisce, e che è stato correttamente rilevato dal collega, cioè la questione “terzietà degli Ordini”. Infatti ora è possibile attivarsi solo su segnalazione, e su questo posso garantire che i miei colleghi presidenti di commissione sono assolutamente attenti e tempestivi; la conseguenza è di dare la sensazione di intervenire in modo discrezionale stante la quantità di messaggi che quotidianamente compaiono e, come accennato prima, la lunghezza dell’iter valutativo e giudiziario spesso può dare la sensazione che nulla si stia facendo, quando in realtà il procedimento è stato incardinato da tempo ma non ha ancora avuto modo di diventare esecutivo. Infine, è necessario ricordare come le commissioni ordinistiche rappresentino solo il primo dei gradi di giudizio, siano elette a suffragio universale da tutti gli iscritti, periodicamente siano rinnovate e quindi sottoposte all’esito delle urne, e che sono istituite ispirandosi al principio tipicamente anglosassone del “giudizio tra pari”.
Nel progetto di legge viene espressamente citata la regola dei trenta giorni secondo il principio del silenzio assenso comune a tutta la pubblica amministrazione con un termine di valutazione equo, in grado di valutare i principi che devono ispirare l’informazione pubblicitaria ricordati prima, e che permette di programmare agevolmente ogni tipo di campagna informativa, cosa ben diversa dal dare informazioni sulla vita dello studio quali “feste, compleanni”. Piuttosto, si possono rilevare nella proposta depositata dall’ On. Boldi aspetti critici relativamente alla prevista possibilità di intervento successivo alla pubblicazione del messaggio, introducendo di fatto indeterminatezza del giudizio, e nella descrizione dei meccanismi di controllo deputati alla valutazione di campagne a diffusione massiva, magari estese a tutto il territorio nazionale. Il gruppo di discussione di cui faccio parte (CAO C’è) ha affrontato queste tematiche in un documento, già da tempo sottoposto alle autorità competenti, consultabile a questo link.
Gian Paolo Damilano, presidente CAO Cuneo
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
approfondimenti 30 Luglio 2025
AGCOM pubblica delle linee guida da rispettare, ma ci sono anche quelle FNOMCeO, quelle sull’informazione sanitaria e quelle sulla pubblicità dei dispositivi medici
cronaca 17 Aprile 2025
Nonostante sia stato approvato in Commissione, e poi modificato, è stato sospeso. Nel Ddl approvato introdotta la possibilità di iscrizione all’Albo di Bolzano per gli odontoiatri che sanno...
Soddisfazione per entrambe le Associazioni. AIO propone un tavolo con l’AGCOM per condividere conoscenze per un’attuazione equilibrata e favorevole sia ai cittadini sia agli studi
cronaca 07 Marzo 2025
Dopo 7 anni possono diventare pienamente operative le norme sulla pubblicità. Potranno essere sanzionate anche le società sanitarie e chi diffondeun messaggio scorretto. La...
normative 07 Ottobre 2024
La Cassazione conferma la sanzione inflitta ad un iscritto dell’Ordine di La Spezia che dovrà scontare la sospensione dall’esercizio per 4 mesi
O33normative 24 Luglio 2024
A sancirlo è la Corte di Cassazione intervenendo sul ricordo si un iscritto all’Albo degli odontoiatri sospeso per aver divulgato in televisione e sul web terapie mediche alternative screditando i...
normative 14 Giugno 2024
La pubblicità deve essere chiaramente riferita alla struttura che ha l’autorizzazione sanitaria e non al marchio. La Commissione conferma la sospensione per il Direttore...
cronaca 12 Dicembre 2023
Fallita l’azienda texana che vendeva online gli allineatori fai da te. Ora i pazienti si trovano senza assistenza e con le rate da pagare
normative 26 Ottobre 2023
Una nota inviata alle Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie, motiva le modifiche effettuate alle norme sulla pubblicità sanitaria
Ne abbiamo parlato con il prof. Antonio Pelliccia. “Si deve cominciare con il saper creare una relazione con i propri pazienti prima di pensare ai vari strumenti per farsi conoscere ed alla...
O33gestione-dello-studio 07 Settembre 2023
Le proposte di raccomandazioni del Gruppo di Lavoro ICT della FNOMCeO: no alle fake news e cautela nelle “amicizie” con pazienti
normative 05 Settembre 2023
Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche al comma 525 della Legge 145/18, l’informazione sanitaria non potrà contenere messaggi “attrattivi”
Cronaca 12 Novembre 2025
Nuova alleanza per rafforzare la rappresentanza degli ASO offrendo oltre al sostegno sindacale anche servizi e consulenze
Cronaca 12 Novembre 2025
L’evento di Caserta ha registrato circa 900 presenze e la partecipazione di oltre 850 studenti. Organizzato da UNIDI per il settore odontotecnico, ha favorito un confronto tra...
Inchieste 12 Novembre 2025
Negli ultimi 5 anni hanno superato le 1200 rappresentando circa il 24% dei modelli societari in campo odontoiatrico. Ecco i motivi del loro apprezzamento
Il 14-15 novembre la Franciacorta per 2 giorni capitale dell'odontoiatria. Il venerdì si parla di temi sindacali, il sabato di clinica
O33Approfondimenti 11 Novembre 2025
Grazie alla neutralità fiscale l’aggregazione in una società diventa più conveniente, ma quando scegliere di attivare una StP ed una Società commerciale? Le considerazioni della dott.ssa...
Cronaca 11 Novembre 2025
Per l’Associazione il testo inserito Ddl Concorrenza non fa chiarezza, si doveva affermare chiaramente che i soci professionisti mantengano una posizione di prevalenza sia per teste che per quote
Approfondimenti 11 Novembre 2025
Prevenzione e salute orale: piccoli gesti quotidiani che aiutano anche i polmoni. Il collegamento tra bocca e apparato respiratorio è più diretto di quanto si pensi
Cronaca 11 Novembre 2025
Un nuovo Convegno dedicato al futuro dell’odontotecnica italiana per una visione condivisa per il futuro dell’odontotecnica italiana
Lettere al Direttore 10 Novembre 2025
Francesco Romano, Segretario Generale SIOD, sul percorso sperimentale attivato in Regione Lombardia alternativo al corso ASO
Cronaca 10 Novembre 2025
La Fédération Française d'Orthodontie (FFO) ha dato il via a una nuova campagna nazionale di prevenzione, rivolta in particolare alle famiglie con bambini piccoli.
Un nuovo materiale sperimentato da un team di ricercatori di inglesi è stato utilizzato per creare un gel in grado di riparare e rigenerare lo smalto dentale
Normative 10 Novembre 2025
Queste le norme in vigore in Italia, quando è possibile (ancora) utilizzare l’amalgama dentale e quando è vietato rimuoverla. Da ricordare l’obbligo del separatore d’amalgama
Cronaca 07 Novembre 2025
Dal Congresso un richiamo alla politica a impegnarsi nella prevenzione e contro il turismo odontoiatrico, la necessità dell’unità della professione e la centralità dei giovani odontoiatri,...
La decisione alla COP6 Minamata di Ginevra. FDI e IADR scelgono un approccio più graduale per aiutare le popolazioni a basso reddito. Ancora più centrale il ruolo dell’odontoiatra nella decisione...
