Ascoltare un po' di musica nello studio e diffonderla nella sala d'aspetto. Per molti odontoiatri italiani (e più in generale per parecchi camici bianchi) è un'abitudine irrinunciabile, per rendere più gradevole il proprio lavoro quotidiano e per allietare i pazienti in attesa. Eppure, anche questa “innocente usanza” potrebbe trasformarsi in futuro in uno dei tanti balzelli che gravano sul portafoglio dei dentisti di tutta la Penisola. Già, perché il Consorzio fonografici (Scf), un ente che gestisce i compensi per le case discografiche, derivanti dalla diffusione al pubblico di brani musicali, vorrebbe far pagare una commissione a tutti i professionisti che, all'interno del proprio ambulatorio, utilizzano apparecchi stereo e radiofonici. Si tratta, è bene ricordarlo, di un compenso diverso da quello dovuto ogni anno alla Siae, la Società italiana autori ed editori. Quest'ultima percepisce infatti i diritti relativi alla composizione dei brani, da corrispondere agli autori di musica e testi. La somma da sborsare a Scf, invece, riguarda i diritti relativi all'incisione dell'opera, che spettano al produttore del disco e al musicista che ha prestato la propria interpretazione - che può essere diverso dall'autore. I compensi spettanti al Consorzio partono di solito da un minimo di circa 70 euro l'anno per i pubblici esercizi con piccola superficie, fino a 150 metri quadri, e arrivano a un massimo di quasi 400 euro, per le strutture di oltre 500 metri quadri (si veda la tabella).
“Persino la Chiesa” ha detto nelle settimane scorse il presidente di Scf, Gianluigi Chiodaroli, “attraverso la Conferenza episcopale italiana, ha da tempo stipulato con noi una convenzione per la diffusione della musica nelle parrocchie. Ci domandiamo allora perché, a questo punto, i dentisti non dovrebbero pagare”. In realtà, la questione sollevata da Chiodaroli è molto complessa e ha già portato a un lungo braccio di ferro in tribunale tra la Scf e il mondo dell'odontoiatria. Tutto è partito da Torino, dove il Consorzio fonografici ha avviato una causa civile contro un dentista, per aver diffuso brani musicali all'interno del proprio studio senza pagare i relativi diritti discografici. Prima che il contenzioso giungesse a una sentenza definitiva, Scf, dopo aver subito una sconfitta in primo grado, ha chiesto alla corte d'Appello del capoluogo piemontese di sospendere il giudizio e inviare le carte alla corte di Giustizia europea. Saranno dunque gli organi togati del Lussemburgo a mettere la parola fine su una questione che va avanti da anni e risale addirittura al 2005, quando il Consorzio fonografici diede il via alla prima azione legale su questa materia.
Cinque anni fa, ci fu anche un tentativo di risolvere amichevolmente la questione attraverso una trattativa con l'Andi, finita poi in un nulla di fatto. Ma Scf ha scelto di non mollare l'osso, cioè di portare fino in fondo la propria iniziativa giudiziaria. Con quale risultato? È difficile stabilirlo a priori, visto che la questione appare abbastanza complicata. Secondo i fonografici, lo studio medico o dentistico è di fatto assimilabile a un pubblico esercizio e, come tale è soggetto al pagamento dei relativi diritti d'incisione. Non la pensano però allo stesso modo alcuni Ordini dei medici e degli odontoiatri che, attraverso i propri consulenti legali, hanno espresso diverse volte un parere contrario. È il caso, per esempio, dell'Ordine dei medici di Modena che nel 2007 si è occupato della questione dei diritti musicali con un'analisi molto approfondita. In pratica, l'organismo rappresentativo dei camici bianchi modenesi ha fatto notare l'impossibilità di equiparare l'ambulatorio a un qualsiasi pubblico esercizio operante in Italia
Addirittura, nelle leggi in vigore nel nostro Paese, non esiste nemmeno una definizione specifica di pubblico esercizio. Ci sono soltanto alcune norme in materia di sicurezza dei cittadini, che qualificano come pubblici esercizi le attività subordinate “alla concessione di una licenza del questore”, come “gli alberghi, le locande, le pensioni, le trattorie, le osterie o i caffè”. Si tratta dunque di strutture ben diverse da uno studio odontoiatrico, dove il compito principale del titolare è quello di erogare cure mediche, nell'ambito di un rapporto di fiducia con il paziente. Inoltre, secondo i professionisti del mondo sanitario, gli ambulatori privati non possono essere considerati pubblici esercizi perché non sono qualificabili come strutture “aperte” alle quali tutti possono accedere. Spetterà però alla corte di Giustizia europea stabilire chi ha ragione.
GdO 2010;7
Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati
psicologia 13 Luglio 2009
Gli studi scientifici portano sempre maggiori evidenze riguardo al fatto che l’ansia del paziente odontoiatrico può essere contenuta attraverso metodi economici e non invasivi come la diffusione...
interviste 05 Maggio 2015
"Professionisti del Sorriso Dentisti Consorziati" nasce nell'Aprile del 2012 ed ha come scopo quello di riunire studi dentistici che condividano la necessità di fare gruppo per accedere...
interviste 21 Gennaio 2015
In tanti, nel settore dentale stanno, perseguendo varie ricette per cercare di fare "quadrare i conti".Non esiste, ovviamente, un modello ideale e neppure i tanti tentativi sperimentati hanno portano...
cronaca 20 Novembre 2014
Per ora è una promessa e per vederla mantenuta ci vorrà ancora un po' di tempo ma quanto deciso dal Consorzio Bancomat, 594 soggetti tra cui banche, società capogruppo di gruppi...
O33approfondimenti 24 Settembre 2019
Dentista giudicato colpevole di aver effettuato un intervento altamente invasivo, non necessario e sulla base di esami radiografici eseguiti un anno prima
normative 06 Dicembre 2018
Gli Stati dell’Unione Europea devono sempre riconoscere i titoli universitari conseguiti in uno dei 28 Paesi europei, anche se sono stati ottenuti seguendo contemporaneamente due corsi di laurea. A...
cronaca 14 Febbraio 2018
La Corte dei Conti ha promosso l'ENPAM per il "risultato economico positivo" riscontrato negli anni 2015 e 2016. Nell'ultima relazione sul controllo di gestione nei confronti dell'ENPAM, pubblicata...
normative 25 Settembre 2017
La Corte di Giustizia Europea in data 21 settembre ha pubblicato la sentenza riguardante (causa C-125/16) riguardante la possibilità per un Odontotecnico Maltese, qualificato nel Regno Unito...
cronaca 19 Luglio 2017
Gentile direttore, mi permetto di condividere un commento sulla recente sentenza della Corte di Giustizia europea.In piena sintonia con l'azione già da tempo intrapresa dall'Ordine dei Medici...
O33approfondimenti 29 Maggio 2019
La differenza tra ambulatorio e studio odontoiatrico non è data dalla tipologia della prestazione eseguita ma dalla complessità organizzativa, e già la forma societaria indica la natura...
cronaca 30 Gennaio 2019
L'Assemblea di Palazzo Madama, con 142 voti favorevoli, 74 contrari e 10 astensioni, ha approvato il Ddl di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, in materia di sostegno e...
cronaca 17 Gennaio 2019
Istituire un registro pubblico dei direttori sanitari ed una anzianità minima per poter assumerne l’incarico, riservare l’esercizio dell’attività odontoiatrica ad iscritti All’albo ed alle...
Inchieste 26 Novembre 2025
L’Health at a Glance: Europe 2024 evidenzia che la spesa out-of-pocket per le cure sanitarie. Quelle odontoiatriche incidono in modo significativo sui bilanci familiari,...
Cronaca 26 Novembre 2025
Dovrà risarcire un paziente con 15milioni di dollari per avergli cagionato la perdita del gusto dopo una estrazione
Cronaca 26 Novembre 2025
Il Ministero della Salute Orazio Schillaci esprime parere contrario all’emendamento che attribuisce ai medici la responsabilità primaria dei danni ai pazienti
O33Cronaca 25 Novembre 2025
Pubblicato il Decreto di nomina della nuova Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie e dei componenti che esamineranno gli affari concernetti le singole...
Cronaca 25 Novembre 2025
Dal Convegno ANDI Lombardia la proposta di una normativa specifica per le società odontoiatriche, con l’obiettivo di tutelare i cittadini: iscritte in appositi Albi con maggiori poteri di...
Anche medici ed odontoiatri potranno ricongiungere i contributi in ENPAM. Soddisfazione di AIO, che fu impegnata in una azione giudiziaria per sostenere questo diritto, e ADEPP
Solo il 19% degli iscritti al 5° e 6° anno di medicina e odontoiatria ha deciso di aderire all’iscrizione agevolata ottenendo, anche, copertura previdenziale e assistenziale
O33Approfondimenti 24 Novembre 2025
L’odontoiatra viene assolto in appello e la Cassazione conferma: ha rispettato le linee guida
Aziende 24 Novembre 2025
L’obiettivo è quello di supportare i professionisti a migliorare la salute delle persone. Ne abbiamo parlato con il presidente e CEO Dirk Jeffs e con Aurelio Gisco Area Vice President
Cronaca 21 Novembre 2025
Anelli: “Colpo di spugna sulla legislazione degli ultimi dieci anni, rischio è fuga in massa verso l’estero”
O33Approfondimenti 21 Novembre 2025
Un libro bianco del CED per promuovere l’attenzione verso la tutela della salute orale dell’anziano. “Servono azioni urgenti per rendere la salute orale parte integrante della politica...
Cronaca 21 Novembre 2025
Un sondaggio dell’Università Bicocca di Milano per “capire” la conoscenza e l’approccio degli odontoiatri e degli igienisti dentali nella gestione dei pazienti con ansia dentale
Igienisti Dentali 20 Novembre 2025
La prof.ssa Nardi ricorda come la percezione sensoriale sia determinante per l’adesione ai corretti stili di vita, influenzando la motivazione della persona assistita
di Prof.ssa Gianna Maria Nardi
Cronaca 20 Novembre 2025
La longevità passa (anche) dalla cura della bocca e del naso. Prof. Testori: “La bocca è assai di più di un semplice strumento masticatorio: è un vero e proprio ecosistema pulsante di vita”.
