HOME - Cronaca
 
 
06 Settembre 2010

Le reazioni all’anestesia locale: dalla classificazione ai rimedi

di Lucio Montebugnoli


Gestire le possibili reazioni all’anestesia locale è di fondamentale importanza, perché in alcuni casi possono esitare in situazioni a volte drammatiche. Nell’ambito di una reazione spiacevole dobbiamo distinguere quella che può essere prevista, in quanto dipendente dall’azione propria dell’anestetico o del vasocostrittore, da quella legata a una iper-reattività individuale, che si esprime in una abnorme liberazione di istamina e altre sostanze istamino-simili e può avere esiti a volte notevoli.
All’interno di questo secondo tipo di reazione ci sonodue casi distinti:
• le reazioni allergiche “vere” IgE mediate, che sono la conseguenza di una interazione tra allergene e anticorpi altamente affini ai mastociti. Questi, mediante una reazione “a cascata” talvolta imponente, possono portare a rilevanti liberazioni di istamina, indipendentemente dalla quantità di allergene introdotto;
• le reazioni “pseudo-allergiche”, che non sono il risultato di una risposta immunologia IgE mediata verso un allergene esterno, ma piuttosto la conseguenza della liberazione di istamina a seguito di un legame diretto del farmaco con i mastociti; tali reazioni sono più frequenti e possono strettamente connesse al dosaggio del farmaco; sono generalmente meno pericolose e meno imponenti delle reazioni allergiche “vere”.
I fattori che condizionano l’entità di una risposta allergica o pseudoallergica sono numerosissimi e spesso imprevedibili; a volte possono essere legati al farmaco, ma molto spesso sono frutto di una sensibilità che varia da individuo a individuo e addirittura, nella stessa personsa, da momento a momento.
Ne deriva una difficoltà di prevedere il tipo e l’entità della risposta, non solo tra un paziente e l’altro, ma nello stesso individuo a seconda delle modalità e del momento dell’esposizione all’allergene.
Vale la regola che, ogni qual volta il paziente riferisce un episodio di allergia a una determinata sostanza, occorre seguire un iter procedurale che preveda una anamnesi dettagliata per avere la certezza che il problema sia legato a una reazione da “liberazione di istamina”. Qualora il dubbio persista, è opportuno il rinvio della somministrazione fino all’esecuzione di test diagnostici in centri specializzati.
Una reazione allergica “vera”, e quindi potenzialmente pericolosa, a seguito di un’anestesia locale è una evenienza alquanto rara; le reazioni avverse invece sono riconducibili a cause che nulla hanno a che fare con una allergia nei confronti dei componenti delle tubofiale a uso odontoiatrico.
Secondo i dati della letteratura, il 97-98% di questi casi è rappresentato da reazioni psicogene scatenate dalla paura e dall’ansia che affliggono il paziente prima e durante la seduta odontoiatrica; in questa situazione il corteo sintomatologico che ne deriva è quanto mai vario: sensazione di svenimento, agitazione, fame d’aria, visioni, formicolii, e così via.
Le reazioni “tossiche” direttamente legate al dosaggio dell’anestetico utilizzato e del vasocostrittore eventualmente contenuto nella tubofiala sono generalmente responsabili del rimanente 2-3% dei casi.
Da un punto di vista teorico, tutti gli anestetici esercitano un’azione depressiva sulle membrane cellulari, che si esprime in una riduzione della produzione e della conduzione dell’impulso elettrico a livello locale e sistemico. Tuttavia, per avere reazioni indesiderate del sistema nervoso centrale (dalle convulsioni al coma) o dell’apparato cardiovascolare (ipertensione prima, ipotensione e shock poi) è necessario l’equivalente di almeno sei tubofiale iniettate direttamente in vena - evenienza molto improbabile nella pratica quotidiana.
Per quanto riguarda il vasocostrittore, la situazione è invece leggermente differente. Dati della letteratura hanno infatti evidenziato che, mentre, nel soggetto con anamnesi negativa sono necessarie moltissime tubofiale iniettate endovena per provocare alterazioni dell’apparato cardio-vascolare, nel cardiopatico anche una piccola quantità di adrenalina, associata a quella liberata dallo stress, può portare a fenomeni di scompenso cardiocircolatorio.
Le reazioni da liberazione di istamina invece rappresentano una eventualità veramente rara e la probabilità di una reazione allergica “vera” è assolutamente eccezionale. Infatti, alcuni studi hanno evidenziato che la maggior parte delle reazioni da “liberazione di istamina” sono da imputarsi a reazioni pseudoallergiche (angioedema, rash cutanei, orticaria, gonfiori, pruriti, e così via) che possono presentarsi da qualche minuto a qualche ora dopo l’iniezione e che sono provocate dal contatto diretto dell’anestetico con i mastociti e dal contatto diretto dell’adrenalina presente nella tubofiala o liberata in seguito allo stress per la seduta odontoiatrica. Tali reazioni, pur causando una certa preoccupazione per l’odontoiatra e per il paziente, sono di scarsa pericolosità e soprattutto, non essendo legate a fenomeni immunitari, non necessariamente si possono ripetere nel tempo
Questo spiega perché il numero di episodi gravi legati a fenomeni allergici “veri” e riportati nella letteratura internazionale degli ultimi trenta anni siano circa una ventina e non di più. Tali episodi si riferiscono ad allergie più frequentemente indirizzate verso i componenti conservanti (paraben, metabisolfito, e così via) utilizzati nelle tubofiale con vasocostrittori.
Tuttavia, anche se “l’allergia” all’anestesia locale lamentata dal paziente durante l’anamnesi è probabilmente da mettere in relazione a cause diverse, occorre prendere in seria considerazione la possibilità di una reazione allergica “vera” a qualche componente della tubofiala (anestetico, conservanti), in quanto una reazione allergica “vera” può essere molto pericolosa e difficile da trattare.
L’approccio iniziale a un paziente che si dichiara allergico all’anestesia locale deve comprendere un’anamnesi accurata, finalizzata a comprendere le manifestazioni che si sono verificate durante il presunto fenomeno allergico.
Sintomi quali formicolii, giramenti di testa, svenimenti, crampi, tremolii, palpitazioni, disturbi visivi depongono per una reazione avversa che non è da mettere in relazione a una “liberazione di istamina”, sia essa di natura allergica vera o pseudoallergica. In questo caso l’anestesia locale può essere praticata senza alcun dubbio o preoccupazione.
La presenza di fatica respiratoria riferita durante il presunto fenomeno allergico impone una maggiore attenzione, in quanto occorre stabilire se la dispnea sia da imputarsi a una reazione psicogena, magari su un paziente con asma allergico all’anamnesi, oppure a una reazione di tipo allergico/pseudoallergico ai componenti dell’anestesia locale.
Sintomi riconducibili a edema della glottide (dispnea importante con sensazione di soffocamento), angioedema (rapida tumefazione a carico delle parti molli del cavo orale) o rash cutanei sono molto sospetti per una reazione allergica o pseudoallergica.
Nel caso in cui emerga dall’anamnesi la certezza (ricovero ospedaliero con accertamenti positivi per allergia all’anestetico locale), ma anche il solo sospetto che il paziente abbia avuto in passato una manifestazione da liberazione di istamina è consigliabile non praticare l’anestesia locale ma inviare il paziente dall’allergologo
La negatività ai test eseguiti dall’allergologo giustifica l’utilizzo dell’anestetico se testato in tempi brevi, cioè di poco successivi all’esecuzione del test.
Le emergenze allergiche e pseudoallergiche che interessano l’odontoiatra sono quelle che si scatenano dopo pochi minuti dal contatto con la sostanza e, come precedentemente accennato, sono scatenate dalla liberazione, più o meno massiva, di istamina e altre sostanze, che svolgono azioni complesse a livello del territorio vascolare, bronchiale e cutaneo. Generalmente meno tempo trascorre tra il contatto e l’inizio della reazione e più grave e imponente è la reazione.
Gli effetti possono essere:
• crisi asmatica e/o edema della glottide: la la liberazione di sostanze tipo istamina a livello della laringe e dell’albero respiratorio mediante costrizione dei bronchi e dei bronchioli determina la comparsa di dispnea più o meno imponente. La dispnea è di tipo espiratorio e deve essere considerata in maniera diversa dalla dispnea cardiaca che, al contrario, è di tipo inspiratorio. A seconda della gravità della dispnea si procederà con varie tappe terapeutiche: dapprima si utilizzeranno sostanze ad azione broncodilatatrice (salbutamolo) e/o antiallergica (cortisonici) e andranno nebulizzate direttamente all’interno dell’apparato bronchiale; in caso di insuccesso, dopo 5-10 minuti è giustificata la somministrazione di cortisonici i.m. o e.v. a seconda della gravità della crisi. La somministrazione di adrenalina dovrà essere riservata a situazioni cliniche drammatiche. Analogo discorso va fatto per la tracheotomia chirurgica in caso di grave edema della glottide.
• Shock anafilattico: è la conseguenza di una imponente liberazione di sostanze ad azione vascolare in grado di provocare la morte del paziente in pochissimi minuti.
La situazione clinica che si viene a determinare è la somma di due componenti, l’una cardiovascolare (riduzione drammatica della pressione arteriosa) e l’altra respiratoria (asma, edema della glottide).
La terapia deve essere immediata e si avvale dell’uso dell’adrenalina, della tracheotomia e delle manovre di rianimazione cardio-polmonare
• Orticaria e altre manifestazioni cutanee: iniziano generalmente dopo alcune ore dal contatto con l’allergene e solo raramente si manifestano all’interno dell’ambulatorio odontoiatrico.
La terapia è esclusivamente rivolta ad alleviare i sintomi legati al prurito e si avvale di farmaci antistaminici, cortisonici e sedativi.

GdO 2010;7

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

Deferiti dai NAS di Milano all’Autorità Giudiziaria per trattamenti con la tecnica PRP senza autorizzazioni dei centri trasfusionali pubblici


Dotto.ssa Milvia Di Gioia Presidente Poiesis

Superando la facile tentazione di gridare al complotto di qualche lobby economica o un potere oscuro la questione è molto seria. La nostra professione è normata da precisi riferimenti...


607 studi professionali medici ed odontoiatrici, ambulatori e poliambulatori “visitati”che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 172 strutture (pari al 28% degli obiettivi...


Si svolgerà sabato 21 Gennaio a Catania un incontro formativo organizzato dal Cenacolo Odontostomatologico Italiano e inThema . Nella splendida cornice del Museo Diocesano, con inizio alle...


La necessità di poter effettuare un prelievo venoso per la tecnica di rigenerazione ossea è solo una delle esigenze del laureato in odontoiatria. Se tecnicamente può imparare ad...


L'efficacia di una procedura adesiva ai tessuti duri del dente non deve essere valutata in termini di forza di legame ( studi di micro-trazione in laboratorio ) ma piuttosto con riferimento alla...


In uno studio sperimentale di laboratorio, pubblicato su Dental Materials di settembre 2021, gli autori hanno valutato le prestazioni di impianti, sabbiato-mordenzati, elaborati da un innovativo...

di Lara Figini


Il Prof François Duret è il "padre" di una tecnologia diventata parte integrante della moderna odontoiatria: il CAD CAM dentale. Nel 1970 all'età di soli 22 anni iniziò gli...


"Tenuto conto delle limitazioni comportate da uno studio in vitro, la resistenza all'usura di un'otturazione in resina composita a contatto con lo smalto è significativamente inferiore a...


Lo strumento PerForm per contatti prossimali della Garrison Dental Solutions assicura al dentista il controllo assoluto nel creare punti di contatto interprossimali in restauri in composito di denti...


In uno studio, che verrà pubblicato su Oral Surgery Oral Medicine Oral Pathology e Oral Radiology, gli autori hanno confrontato lo spessore del muscolo massetere dei pazienti con probabile bruxismo...

di Lara Figini


Altri Articoli

Da EBIPRO un contributo di 500 euro per dipendenti da studi professionali con familiari percettori dell'indennità di accompagnamento, ecco a chi spetta e come chiederlo


Un gruppo di ricercatori ha sviluppato e testato un vetro bioattivo stampabile in 3D che possa fungere da efficace sostituto osseo anche in ambito odontoiatrico


L’obiettivo è quello di predisporre una revisione organica e aggiornata delle tariffe professionali applicabili dagli iscritti ad Albi o Ordini professionali


Dentsply Sirona si appresta a sostituire il Connect Case Center (CCC) con l'innovativa piattaforma DS Core basata su cloud, che collega studi dentistici e laboratori e li supporta nei loro flussi di...


Le questioni legali, pratiche ma anche di approccio da conoscere e considerare prima di utilizzare strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale. Le valutazioni dell’Avvocato...


Interessa alcuni lotti prodotti dalla della Sudimplant e della Implants Diffusion International, ecco cosa devono fare i professionisti


Il Sole 24 Ore mette sotto la lente dati e sistemi e punta il dito contro problemi economici e le lunghe liste di attesa, ma se le cause si trovano, difficile è individuare le soluzioni 


Nella foto da sx: Francesco Carpenteri; Brunello Pollifrone; Antonio Magi; Arianna Patriarca; Maria Grazia Tarsitano

Successo per l’incontro promosso da Omceo Roma in Campidoglio: La dott.ssa Patriarca ed il dott. Carpenteri, consiglieri dell’ OMCEO Roma, hanno aperto un dialogo tra...


Ne abbiamo parlato al DS World Italia 2025 con Xavier Carro Fernandez, Vice President Commercial EMEA di Dentsply Sirona


Da oggi online con analisi, approfondimenti e previsioni sugli aspetti organizzativi e normativi. Domani la presentazione all’OMCeO di Roma


Secondo l’OCSE, il settore sanitario ha generato il 4,4% delle emissioni totali di gas serra. L’odontoiatra non si sottrae con il materiale monouso e lo scarso utilizzo del...


A colloquio con il dott. Roberto Molinari per capire i vantaggi clinici di un approccio digitale, la pianificazione digitale e le eventuali criticità


Iniziativa della CAO di Napoli e Fondazione “In nome della vita ONLUS”. Già più di 100 gli studi medici che hanno aderito, ecco come fare


Recepite le osservazioni CAO su StP. Senna (CAO): “Bene l’apertura del Parlamento, fiduciosi in una soluzione che preservi l’autonomia della professione odontoiatrica” ...


 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Annuncio in Evidenza


05 Settembre 2025
Affittasi avviato e moderno studio dentistico nel circondario di Aosta , con cessione del suo portafoglio pazienti

Affittasi avviato e moderno studio dentistico nel circondario di Aosta , con cessione del suo portafoglio pazienti, per motivi familiari ( trasferimento del proprietario in altra regione ) . L’affitto della struttura ammonta a 1300 euro e il portafoglio clienti assieme alle attrezzature viene ceduto per 70mila euro . Chi subentra trova tutto pronto e a norma ; ha quindi possibilità di lavorare e guadagnare da subito . E’ situato al primo piano di un recente edificio nella zona commerciale di Saint Christophe ( in costante crescita ), vicino alla strada statale e dotato di ascensori nonché di buona disponibilità di parcheggi . Il locale ha 136 metri quadrati commerciali , possiede due riuniti ( con possibilità di inserirne un terzo ) e due locali operativi con pareti piombate ( al fine di schermare i raggi X ) . Sono presenti anche un ampio locale adibito a zona sterilizzazione con angolo laboratorio . Ulteriori locali presenti : reception , sala d’attesa, ufficio , spogliatoio , zona per macchinari ( impianto di aspirazione e compressore ) , locale tecnico ( armadietto per rete distribuzione dati e deposito ). Vi è un corridoio con tre robuste porte automatiche scorrevoli per l’accesso ai locali operativi , di cui due piombate al fine di schermare i raggi X . Presenti anche : due bagni con antibagno , ingresso principale e secondario , riscaldamento con due pompe di calore separate e aria condizionata , balcone di 14 m2 , garage con porta automatica di 35m2 , cantina di 6m2 .
Notevoli gli allestimenti tecnici : ampio e articolato cablaggio elettrico e informatico con parecchie prese specifiche ( alcune delle quali sotto protezione UPS ) nonché esteso impianto idraulico. Radio-stereo-diffusione in ogni locale , videosorveglianza in parecchi locali , impianto di allarme antifurto e perdita di acqua, collegato a combinatore telefonico . Apparecchi telefonici nei locali principali , collegati a un centralino . Interfono per le chiamate tra i vari locali. Plafoniere a soffitto idonee per sala operatoria nei locali operativi e nella zona sterilizzazione . Moderno sistema di ricambio forzato d’aria in ogni locale . Pavimentazione galleggiante e doppio soffitto .
Se vi fosse interesse , inviare un SMS al numero 347 877 3105 indicando le proprie generalità per essere ricontattati oppure scrivere una E-mail all’indirizzo aosta750@gmail.com .

 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Integrazione tra scanner facciale e tracciati mandibolari

 
 
 
 
chiudi